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Cronache

Aggrediti nel centro di Napoli alcuni tifosi del Liverpool, polizia in allerta per evitare altri incidenti

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Il timore c’era e è accaduto. Un gruppo di tifosi del Liverpool, a Napoli per la partita di Champions, è stato aggredito questa notte nei pressi di un bar di via Cesare Rosaroll, nel pieno centro cittadino. Gli inglesi hanno raccontato alla polizia, che indaga sull’episodio, di essere stati avvicinati da alcuni giovani che, senza apparente motivo, li hanno picchiati. Uno dei tifosi, un ragazzo di 26 anni, è stato medicato al Loreto Mare per ferite lacero contuse alla testa ed è stato dimesso con una prognosi di 15 giorni. La polizia sta acquisendo i filmati delle telecamere di sorveglianza della zona in cui si è verificata l’aggressione per provare ad identificare i balordi criminali che hanno aggredito i tifosi del Liverpool. Nelle ore precedenti all’aggressione il club dei Reds, con un comunicato sul suo sito web, aveva avvisato e invitato tutti i supporters presenti a Napoli e quelli che arriveranno oggi, ad evitare di inoltrarsi da soli in luoghi poco frequentati e soprattutto di non indossare magliette rosse dei Reds per non rendersi riconoscibili agli idioti malintenzionati che sporcano l’immagine del calcio e della città con i loro atteggiamenti criminali. In ogni caso, da quel che sappiamo, gli autori dell’aggressione non rimarranno impuniti perché ci sono immagini che li inchiodano. Per la partita di Champions di stasera, in onda a partire dalle 2030, su Rai 1, la questura di Napoli ha previsto un servizio di sicurezza assai rafforzato fuori e dentro lo stadio, dove saranno scortati un po’ prima dell’inizio del match i 2500 tifosi inglesi con delle navette. La speranza è che gli oltre 300 uomini in divisa potranno scoraggiare ogni atto criminale e violento.

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Cronache

Curia di Napoli a parroci, a Pasqua niente allestimenti maestosi

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Per le cerimonie della Settimana Santa l’ufficio liturgico della diocesi di Napoli ha scritto una sorta di vademecum che è stato pubblicato sul sito. Ai parroci viene ricordato, ad esempio, che per l’altare della Deposizione, che viene allestito in occasione del triduo pasquale “non servono dunque fioriture e allestimenti maestosi, né eccessivi segni, spesso frutto di estrosa fantasia, che finiscono per distogliere lo sguardo e l’attenzione dal ‘Segno'”. “È piuttosto necessaria la preparazione di un luogo accogliente e consono alla preghiera, senza elementi di disturbo. Risulta pertanto assolutamente inopportuno dare “un tema” all’altare della reposizione. Esso non è dunque il luogo dove ostentare la solennità e gareggiare alla realizzazione più bella, né delle rappresentazioni scenografiche con le quali stupire i fedeli: l’unico stupore è dato dal dono dell’Eucaristia da parte del Signore stesso alla sua Chiesa”.

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Cronache

È morta Sofia Sacchitelli la ragazza che combatteva le malattie rare come la sua

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Aveva solo 23 anni Sofia Sacchitelli, la ragazza genovese affetta da un raro tumore al cuore : non ce l’ha fatta ed è morta. Sofia aveva dato vita a una associazione per raccogliere fondi per la ricerca scientifica per le malattie rare, come la sua. Lei stessa aveva parlato in pubblico per spingere questa missione e in tanti la stavano sostenendo. Sofia studiava Medicina ma l’angiosarcoma cardiaco, un tumore rarissimo al cuore, l’ha ucciso. Parliamo di una malattia che colpisce una persona ogni 2-3 milioni. Anche le società calcistiche di Genoa e Sampdoria hanno sostenuto la onlus che si chiama ‘Sofia nel cuore’. In tanti hannopvoluto ricordare il coraggio della giovane Sofia, fra questi il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti: “Ti ricorderemo con il sorriso sul viso e il coraggio di chi sa trasformare le difficoltà in solidarietà e speranza per gli altri. Addio Sofia. Tutta Genova e la Liguria oggi pregano per te e si stringono alla tua famiglia, ai tuoi amici, a chi ti vuole bene e porterà avanti il percorso che hai iniziato”.

 

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Cronache

Valanga su Courmayeur, sono due giovani svedesi le sciatrici morte

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È stata trovata anche la seconda sciatrice morta dopo essere stata travolta dalla frana caduta su Courmayeur, in val Veny. Si tratta di una ragazza svedese di 25 anni, faceva parte di un gruppetto di 4 giovani “freerider” tra 20 e 25 anni, giunti a Courmayeur per sciare fuori pista. E mentre facevano questo sono stati travolti dalla frana: le due ragazze non sono riuscite a ripararsi e sono state travolte in pieno trovando la morte sulle nevi valdostane, i due ragazzi sono riusciti a mettersi in salvo. A trovare gli sciatori sono stati i soccorritori del Soccorso alpino, nel caso dell’ultima giovane ritrovata, hanno individuato il corpo sorvolando la zona in elicottero quando il maltempo ha concesso una pausa

 

 

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