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Milano

Castello Sforzesco, musei, Palazzo Reale, tutti i gioielli d’arte con cui il Comune fa affari con gli affitti

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Matrimonio a Palazzo Reale. Cena nuziale in una delle sale dell’edificio. Festa di compleanno in uno degli spazi del Castello Sforzesco. Non sempre la risposta è no. Ma non tutti gli spazi del patrimonio storico del Comune di Milano sono “affittabili”. E non solo per attività culturali, ma anche per attività promozionali e commerciali sia del mondo profit e privato sia del mondo no profit. Sono spazi messi a reddito. Nel 2017, le location del Castello, di Palazzo Reale e di Palazzo Morando, hanno portato nelle casse di Palazzo Marino 163.775 euro da privati che hanno affittato spazi. Ma al consuntivo finale mancano una serie di spazi. Da quelli dell’Acquario civico, al Pac, dalla Rotonda della Besana, alla Fabbrica del Vapore, dalla Palazzina Liberty alla Sala del Grechetto. Tutti luoghi che possono essere affittati anche dai privati. Quanto costa affittare uno di questi spazi a un privato? I più cari, ma sottoposti a regole rigidissime e affittati solo per occasioni particolari, sono la Sala delle Cariatidi a Palazzo Reale, la Sala da Ballo della Galleria d’Arte moderna e la Sala Fontana del Museo del Novecento. Costo giornaliero: 24.200 euro. Tutte e tre sale di grande pregio e soprattutto, almeno per quanto riguarda il Gam e il Museo del Novecento, inserite in percorsi espositivi museali con opere che potrebbero essere facilmente danneggiate. Per questo motivo è molto difficile che gli spazi vengano affittati se non per eventi eccezionali. Ci sono tre tipi di canone. Ridotto, agevolato e intero.

Il primo è riservato a chi propone attività di carattere culturale e sociale sia profit sia no profit le cui finalità sono condivise dalla pubblica amministrazione con il patrocinio del Comune. Il secondo è invece riservato al mondo no profit.
Il terzo riguarda iniziative diverse, promozionali e commerciali organizzate da profit e privati anche senza il patrocinio del Comune.
Affittare i 1360 metri quadrati del Cortile della Rocchetta dello Sforzesco costa a un privato 15mila e 100 euro al giorno. Stesso prezzo per i 180 metri quadrati del Portico dell’Elefante e i 397 metri della Sala Viscontea. Si può chiedere ospitalità nel fossato al prezzo di 2.600 euro. Stessa cifra per le merlate e la Torre Falconiera. Nel 2017 gli introiti hanno raggiunto i 132mila euro. Per circa un terzo si è trattato di eventi istituzionali sotto l’egida del Comune, come Bookcity, Estate Sforzesca, Pianocity, Museocity ma non sono mancate iniziative in collaborazione con altri enti come Bandiere arancioni insieme al Touring club o il Premio Compasso d’ Oro con Adi. Qui, il Consolato americano per molti anni ha festeggiato l’Indipendence Day.
Chi affitta deve stipulare una polizza per responsabilità civile verso terzi per danni a cose o persone, compresi quelli al patrimonio e deve versare una cauzione. Seguono una lunga serie di prescrizioni: dalla cucina senza fuochi, ai tappeti contro i danni ai pavimenti.
Al privato che chiede di avere in concessione per un giorno il Cortile d’onore (1.632 metri quadrati per 600 posti) il costo è di 15mila e 100 euro. Stessa cifra che si paga per la Sala delle Otto Colonne. Ma la location più richiesta è la nuova Sala conferenze che costa rispettivamente 450 euro, 2.600, e 5.200 euro. Eventi nella stragrande maggioranza istituzionali. Nel 2017 ci sono state 116 iniziative: 26 di soggetti privati (quasi tutti no profit – associazioni, fondazioni) che hanno generato un incasso per il Comune di 28.550 euro, 29 iniziative di Direzioni comunali, 42 eventi organizzati dalla Direzione Mostre, 19 della Direzione Cultura.

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Cronache

Poliziotto ferito, l’ira di Sala: governo inadempiente, l’accoltellatore doveva essere espulso

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“I delinquenti acclarati devono essere rimpatriati e intendiamoci, il punto è chi fa che cosa. Quindi anche il nostro governo, visto che qualche esponente dei partiti di maggioranza butta la croce addosso a Milano e a me, faccia un esame di coscienza e si chieda perché non fa il suo dovere”. Così il sindaco di Milano Giuseppe Sala ha commentato il ferimento di un agente di Polizia avvenuto questa notte in città, sottolineando che “se c’è un provvedimento di espulsione il dovere è eseguirlo. Altrimenti chi ci rimette sono le forze dell’ordine o i cittadini” e in questo caso è “chiaro di chi è la responsabilità”.

“Vediamo questo caso nella sua dinamica e nella sua storia – ha detto Sala a margine di Orticola, la mostra mercato di fiori -. La persona che ha colpito” l’agente “era stata fermata qualche giorno fa su un treno con una lama, eppure era in giro. Aveva ricevuto un provvedimento di espulsione da tempo, firmato dal prefetto di Avellino ed era ancora in Italia. Se c’è un provvedimento di espulsione il dovere è eseguirlo”. “Altrimenti chi ci rimette sono le forze dell’ordine o i cittadini. Quindi in questo caso la responsabilità è chiaro di chi è – ha concluso -. Questo non è un caso isolato qui ormai l’idea è che tanto non succede nulla e che tanto si può delinquere. Quindi ci deve essere certezza della pena e chi sbaglia deve pagare. Altrimenti sono sempre le città e i cittadini a pagarne le conseguenze e non va bene”.

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Cronache

Milano, diciottenne ucciso a colpi di pistola nella notte

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Nella notte scorsa assurdo delitto alla periferia di Milano. Un giovane diciottenne, di origine slava, è stato brutalmente ucciso con tre colpi d’arma da fuoco al torace in via Varsavia, vicino all’ortomercato. Secondo quanto emerso da una prima ricostruzione, il ragazzo si trovava a bordo di un furgone quando è stato avvicinato da un gruppo di individui che hanno aperto il fuoco.

I dettagli dell’aggressione dipingono un quadro di violenza e paura. La vittima, evidentemente ignara del pericolo, stava riposando all’interno del mezzo insieme a una donna, forse la sua compagna. Gli assassini hanno infranto i vetri del furgone per accertarsi della presenza di persone all’interno, prima di aprire il fuoco. Il giovane è stato soccorso tempestivamente dagli operatori del 118, ma purtroppo i loro sforzi sono stati vani: è spirato poco dopo il suo arrivo all’ospedale Policlinico.

La compagna del ragazzo, fortunatamente, è sopravvissuta all’attacco, ma è stata portata in ospedale in stato di choc, testimone impotente della tragedia che si è consumata sotto i loro occhi.

Le indagini sono ora nelle mani degli agenti della Polizia di Stato, impegnati a cercare di gettare luce su questo terribile crimine. La zona intorno all’ortomercato, come riportato dalle autorità, è nota per essere frequentata da roulotte e furgoni abitati, soprattutto da comunità nomadi. Tuttavia, quanto accaduto stanotte ha scosso la comunità locale e ha sollevato interrogativi su quanto sicure siano realmente queste aree.

Mentre la città si ritrova a piangere la perdita di un giovane vita spezzata troppo presto, ci si interroga anche su quali misure possano essere prese per prevenire simili tragedie in futuro. In un momento in cui la sicurezza pubblica è al centro delle preoccupazioni di tutti, è fondamentale che le autorità agiscano con fermezza per garantire la protezione di tutti i cittadini, indipendentemente dal loro status sociale o dalle loro abitudini di vita.

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Cultura

Da Picasso a Tim Burton, a Milano una mostra a settimana

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Da Pablo Picasso a Dolce e Gabbana, da Edvard Munch a Mike Bongiorno, fino al regista Tim Burton con il suo straordinario universo creativo. Sono quasi cinquanta le mostre in programma nel 2024 a Milano, a Palazzo Reale e nelle altre sedi del Comune, in pratica una a settimana a conferma di un’offerta varia. Il 2023 del resto è stato un anno da numeri record con oltre 3 milioni di visitatori nelle mostre e nei musei del Comune, mentre nelle sedi espositive delle mostre temporanee sono arrivati 1.475.776 visitatori (oltre il 40% in più rispetto al 2022).

Sono “dati positivi che non sono un punto di arrivo, ma uno sprone per proseguire con la collaborazione tra arte, turismo e mostre”, ha osservato l’assessore alla Cultura del Comune Tommaso Sacchi. Mentre il sindaco Giuseppe Sala ha parlato di “numeri che ci danno fiducia e ci permettono di rilanciare in modo convinto sul 2024”, ha sottolineato. Il 2024 e il 2025 saranno all’insegna dell’arte moderna e soprattutto contemporanea, protagonista assoluta del programma espositivo, nel segno del rapporto tra l’Italia e la Francia, tra Milano e Parigi, che inizia con il grande ritorno di Pablo Picasso.

Sono ben due le esposizioni a lui dedicate: una a Palazzo Reale da settembre, in collaborazione con il Musée national Picasso-Paris, che seguirà il filo rosso del suo status di “eterno straniero” in Francia; e l’altra al Mudec, in collaborazione con i principali musei spagnoli e gli eredi di Picasso. In maggio, sempre a Palazzo Reale, l’artista Ercole Pignatelli reinterpreterà invece in chiave performativa Guernica, il capolavoro di Picasso, dipingendo nell’arco di sei giorni una tela della stessa dimensione, in occasione dei settant’anni dalla straordinaria esposizione di Guernica in Sala delle Cariatidi.

Ad inaugurare le mostre del 2024 sarà, il 24 febbraio, ‘Giuseppe De Nittis artista europeo’, la più completa monografica sul pittore che conquistò Parigi, con in esposizione ben 90 opere. Da febbraio sempre a Palazzo Reale è in programma una mostra dedicata a Brassaï, il fotografo ungherese di nascita e francese d’adozione con immagini iconiche dal 1930 al 1958. Grazie alla collaborazione con la Francia dal 19 marzo aprirà sempre nella stessa sede ‘Cézanne e Renoir. dalle collezioni del musée d’Orsay e dell’Orangerie’. E nasce da una collaborazione con il musée d’Orsay e con il Getty Museum di Los Angeles la monografica di Paolo Troubetzkoy in programma nel 2026 alla GAM-Galleria d’arte moderna. Dall’arte alla moda con la mostra ‘Dal cuore alle mani. Dolce e Gabbana’ che animerà Palazzo Reale ad aprile, mentre nel 2025 sarà la volta di Dalì e il suo legame con la moda. In concomitanza con i 70 anni della Rai a settembre spazio, a Palazzo Reale, all’esposizione che ripercorre la vicenda personale e professionale di uno dei suoi principali protagonisti, Mike Bongiorno, di cui quest’anno ricorre il centenario della nascita. Mostra del centenario anche per Enrico Baj, mentre l’anno di Palazzo Reale si chiuderà con Edvard Munch con opere provenienti dal Munch Museet di Oslo e una dedicata alla fotografia di Ugo Mulas.

Alla Fabbrica del Vapore nel 2024 arriverà il genio di Tim Burton con la mostra “Labirynth”, un viaggio nell’universo creativo del regista di Beetlejuice, Batman, Edward mani di forbice, Nightmare Before Christmas. Anche i musei civici contribuiscono alla proposta espositiva temporanea. Al Museo del Risorgimento, ad esempio, in occasione dei 100 anni dell’anniversario dell’omicidio di Giacomo Matteotti, la Fondazione Anna Kuliscioff realizzerà in autunno, in collaborazione con le Civiche Raccolte Storiche, una mostra storico-documentaria per indagare a fondo la figura di Matteotti e la sua relazione con la città di Milano. Già in programma, invece, nel 2025 alla Gam-Galleria d’Arte Moderna di Milano la mostra dedicata a Giuseppe Pellizza da Volpedo, che dialogherà con il Quarto Stato, capolavoro protagonista della collezione permanente del Museo.

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