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Economia

Caro energia, verso proroga aiuti fino a fine anno

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I sostegni destinati ad aiutare imprese e famiglie in difficoltà sul fronte del caro-energia dovrebbero essere garantiti fino alla fine dell’anno. A questo si lavora nella maggioranza, che punterebbe a prorogare fino a dicembre quanto fatto dall’esecutivo Draghi con il decreto aiuti ter. Un pacchetto di misure che, se non ci saranno intoppi nei tempi di formazione del governo, dovrebbe tradursi in un emendamento a quello stesso provvedimento, che sarà il primo su cui si cimenterà il nuovo Parlamento. Per iniziare ad arginare l’emergenza energia, la prima mossa dovrebbe essere dunque la proroga anche per l’ultimo mese dell’anno dei sostegni introdotti dal decreto aiuti ter e che sono destinati ad esaurirsi alla fine di novembre. Quindi innanzitutto un altro mese di credito di imposta per le imprese. Una misura che prevede aliquote del 40% per gli energivori e del 30% per le imprese più piccole che impiegano energia elettrica con una potenza dai 4,5 kw in su. Per replicare questo intervento serviranno risorse pari a circa 4,7 miliardi. Si starebbe ragionando anche su altre misure, come la riproposizione dell’indennità una tantum da 150 euro per alcune categorie, ma tutto dipende dalle scelte che farà il nuovo esecutivo. Il contenitore in cui confluiranno le nuove misure è invece legato ai tempi con cui verrà formato il governo: i sostegni potrebbero essere inseriti in un emendamento al decreto aiuti Ter, che dovrebbe essere esaminato dalla commissione speciale che dovrebbe essere istituita alla Camera verso la fine della settimana; ma se i tempi dovessero allungarsi, visto che il decreto aiuti ter scade il 22 novembre, si potrebbe procedere con un decreto ad hoc. Un altro fronte aperto è quello della benzina, che negli ultimi giorni è tornata a salire, rendendo sempre più necessaria la proroga dello ‘sconto’, visto che l’attuale taglio di 30 centesimi sulle accise scade a fine ottobre. Per finanziare questo intervento servono circa 1 miliardo al mese, quindi si tratterebbe di stanziare altri due miliardi fino alla fine dell’anno. A garantire risorse per i nuovi aiuti c’è comunque il ‘tesoretto’ di circa 10 miliardi lasciato in eredità dal governo Draghi, che ha certificato nella Nadef un deficit inferiore di 0,5 punti rispetto a quello autorizzato nel Def.

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Economia

Françoise Bettencourt Meyers lascia il consiglio di L’Oréal

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Dopo quasi 30 anni, Françoise Bettencourt Meyers (foto Imagoeconomica) lascia il consiglio di amministrazione di L’Oréal, pur mantenendo la presidenza della holding familiare Tethys, primo azionista del gruppo. Al suo posto nel board entrerà un altro rappresentante di Tethys, mentre il ruolo di vicepresidente sarà assunto dal figlio Jean-Victor Meyers, 38 anni. Françoise Bettencourt Meyers, 71 anni, è l’unica erede diretta del fondatore di L’Oréal, Eugène Schueller.

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Economia

Cambio ai vertici di Engineering: Aldo Bisio nuovo amministratore delegato

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Cambio della guardia al vertice di Engineering, multinazionale specializzata nella trasformazione digitale. Maximo Ibarra (foto Imagoeconomica sotto) ha rassegnato le dimissioni da amministratore delegato con effetto immediato. Al suo posto, il consiglio di amministrazione della società – controllata dai fondi Bain e Renaissance – ha nominato Aldo Bisio (foto Imagoeconomica in evidenza), ex numero uno di Vodafone Italia dal 2014 al 2024.

MAXIMO IBARRA EX AD ENGINEERING

Prima della sua lunga esperienza in Vodafone, Bisio ha ricoperto incarichi di rilievo in Ariston Thermo e in McKinsey. Attualmente siede anche nel board di Coesia, produttore globale di soluzioni industriali per l’imballaggio.

Il bilancio della gestione Ibarra

Maximo Ibarra lascia Engineering dopo quasi quattro anni di gestione che hanno visto la società crescere significativamente: circa 14.000 dipendenti, oltre 80 sedi tra Europa, Stati Uniti e Sud America, con un fatturato che ha raggiunto quasi 1,8 miliardi di euro, generato da oltre 70 società controllate in 21 Paesi.

«Negli ultimi mesi ho maturato la volontà di prendermi del tempo per valutare nuovi progetti professionali», ha dichiarato Ibarra, aggiungendo che resterà disponibile fino al prossimo 1° settembre per garantire un efficace passaggio di consegne e che continuerà a essere investitore nella società.

La sfida per Bisio: crescita e nuove operazioni strategiche

Il presidente di Engineering, Gaetano Micciché, ha ringraziato Ibarra per il lavoro svolto ed espresso fiducia nella capacità di Bisio di guidare l’azienda verso una nuova fase di sviluppo e innovazione.

Tra i primi dossier sul tavolo del nuovo amministratore delegato c’è la valutazione sulla vendita di Municipia, società del gruppo attiva nei servizi ai Comuni. Engineering ha incaricato Klecha di esplorare il mercato alla ricerca di investitori interessati, con una valutazione che si aggira intorno ai 250 milioni di euro.

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Economia

Wsj, Trump verso un alleggerimento dei dazi sulle auto

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Donald Trump intende attenuare l’impatto dei dazi sulle auto prodotte all’estero, impedendo che si accumulino ad altre tariffe dazi da lui imposte e alleggerendo alcuni dazi sui componenti esteri utilizzati per la produzione di veicoli negli Usa. Lo scrive il Wall Street Journal citano una persona a conoscenza del dossier. In base a questa mossa, le case automobilistiche che pagano i dazi di settore non saranno soggette anche ad altri dazi, come quelli su acciaio e alluminio. La decisione sarebbe retroattiva, hanno affermato le fonti, il che significa che le case auto potrebbero essere rimborsate per tali tariffe già pagate.

Il dazio del 25% sulle auto finite prodotte all’estero è entrato in vigore all’inizio di questo mese. L’amministrazione Usa, sempre secondo il Wsj, modificherà anche i dazi sui ricambi delle auto estere – previsti al 25% e in vigore dal 3 maggio -, consentendo alle case automobilistiche di ottenere un rimborso per tali dazi fino a un importo pari al 3,75% del valore di un’auto prodotta negli Stati Uniti per un anno. Il rimborso scenderebbe al 2,75% del valore dell’auto nel secondo anno, per poi essere gradualmente eliminato del tutto. Si prevede che Trump adotti queste misure in vista di un viaggio in Michigan per un comizio alla periferia di Detroit martedì sera, in occasione dei suoi primi 100 giorni alla Casa Bianca. Le misure mirano a dare alle case automobilistiche il tempo di riportare le catene di approvvigionamento dei componenti negli Usa e rappresenterebbero probabilmente un significativo impulso per le case automobilistiche nel breve termine, ha affermato una fonte a conoscenza della decisione. Le case auto dovranno presentare domanda di rimborso al governo, ma non è immediatamente chiaro da dove arriveranno questi fondi.

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