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Calciomercato Napoli, rifiuti per Esposito, Miretti e Ortiz: gli obiettivi restano Jackson e Arokodare

Il Napoli respinto su Esposito, Miretti e Ortiz. De Laurentiis aspetta un ribasso per Jackson e valuta Arokodare. Intanto si muovono Juventus, Roma e Fiorentina.

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Il Napoli incassa una serie di “no” sul mercato. Aurelio De Laurentiis aveva messo sul tavolo 45 milioni per Pio Esposito, ma l’Inter non ha ceduto. Stesso esito con la Juventus per Fabio Miretti, blindato dopo la cessione di Douglas Luiz al Nottingham Forest. Anche dal Brasile è arrivata la porta chiusa: il Flamengo ha rifiutato i 15 milioni offerti per Leo Ortiz, difensore che lunedì sarà convocato da Carlo Ancelotti per la Seleção.

Obiettivi ancora aperti

Il ds Manna resta concentrato sulla ricerca di un centravanti. I partenopei hanno bussato al Lipsia per Elmas, profilo che però non corrisponde alla priorità. Restano vive le piste estere:

  • Jackson (Chelsea): il prezzo fissato a 70 milioni è considerato troppo alto, il Napoli attende un ribasso.

  • Arokodare (Genk): 1,97 di altezza, capocannoniere in Belgio, valutazione in corso da parte del club.

Il Sassuolo ha smentito trattative per Pinamonti, mentre per Hojlund resta da chiarire la strategia del Milan, che valuta anche Boniface del Bayer Leverkusen.

I movimenti di Roma e Juventus

La Roma lavora sul ritorno di fiamma per Sancho, spinta dalla proprietà americana. Con il Manchester United l’accordo c’è già, resta da convincere il calciatore. In alternativa si guarda a Fabio Silva. Per l’attacco giallorosso non è previsto invece l’addio a Dovbyk, vicino alla permanenza.

La Juventus ha messo sul tavolo Nico Gonzalez e, se l’affare si concretizzerà, punterà a Zhegrova (Lilla) e Kolo Muani. Sfuma invece il ritorno di Renato Veiga, in direzione Villarreal. Non è da escludere un clamoroso ritorno di Adrien Rabiot, messo sul mercato dal Marsiglia dopo una lite interna.

Atalanta, Fiorentina e altri club

L’Atalanta ha scelto Krstovic (Lecce) come nuovo attaccante e ora lavora su Musah (Milan), valutato 25 milioni.
La Fiorentina ha offerto 25 milioni al Cagliari per Piccoli, ma il giocatore è incerto vista la concorrenza di Dzeko e Kean. Su di lui anche la Roma, se partirà Dovbyk.
Il Sassuolo lavora sulla cessione di Laurentié al Besiktas e sull’arrivo di Matic, svincolato dal Lione.
La Cremonese rinforza l’attacco con Sanabria e si prepara ad accogliere anche Colpani dal Monza, in prestito con obbligo di riscatto a 10 milioni in caso di salvezza.
L’Udinese tratta Payero con la Cremonese e sogna Zaniolo, che spinge per lasciare il Galatasaray.
Il Bologna segue Nicolussi Caviglia del Venezia, dopo lo stop per Asllani dell’Inter.

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Napoli, intervento al tendine per il ds Giovanni Manna: mercato e squadra non si fermano

Giovanni Manna operato al tendine d’Achille a Napoli: il ds azzurro, nonostante l’intervento, continua a lavorare sul mercato e punta a essere presente contro il Sassuolo.

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Periodo complicato per il Napoli, colpito non solo dall’infortunio di Romelu Lukaku, ma anche dal problema fisico del direttore sportivo Giovanni Manna. Il dirigente originario del Cilento è stato sottoposto a un intervento chirurgico al tendine d’Achille presso la Clinica Ruesch di Napoli, sotto la supervisione del dottor Ugo Camilleri. L’infortunio è avvenuto mentre Manna faceva footing.

Mercato rallentato, ma non fermato

L’operazione ha causato un rallentamento momentaneo nelle trattative di mercato, ma il ds ha ripreso rapidamente a lavorare, anche a distanza, per garantire al Napoli gli ultimi rinforzi. Tra le priorità c’è l’arrivo di un nuovo attaccante per sostituire Lukaku, oltre a diversi affari paralleli utili a completare la rosa richiesta da Antonio Conte.

La voglia di esserci contro il Sassuolo

Nonostante l’intervento appena subito, Manna non vuole mancare all’appuntamento di sabato a Reggio Emilia, quando il Napoli farà il suo esordio in campionato contro il Sassuolo. Il dirigente azzurro punta a essere al fianco della squadra, confermando il suo ruolo centrale nella costruzione del progetto tecnico.

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Napoli, il dubbio di Conte: chi sarà il portiere titolare tra Meret e Milinkovic-Savic

Alla vigilia del debutto col Sassuolo, Antonio Conte deve sciogliere il nodo del portiere: Meret o Milinkovic-Savic? Intanto si studiano soluzioni in difesa e centrocampo.

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Alla vigilia della nuova stagione, il Napoli si presenta con un interrogativo chiaro: chi sarà il portiere titolare? A Reggio Emilia, contro il Sassuolo, Antonio Conte dovrà scegliere tra Alex Meret, campione degli ultimi scudetti, e Vanja Milinkovic-Savic, nuovo arrivato fortemente voluto dalla società. Nell’ultima amichevole contro l’Olympiacos ha giocato il serbo, ma Conte ha lasciato intendere che entrambi potrebbero alternarsi.

Le certezze di Meret e l’ambizione di Vanja

Meret ha già dimostrato di saper convivere con la concorrenza e di saper rispondere sul campo: sette stagioni in azzurro e un bagaglio di esperienza anche in Champions League lo rendono ancora una garanzia. Milinkovic-Savic, invece, rappresenta il presente e il futuro, un portiere seguito a lungo dal Napoli e acquistato con convinzione. Per questo la porta potrebbe presto cambiare padrone, almeno nelle intenzioni dell’allenatore.

Le prove di Conte e il centrocampo stellare

Nell’allenamento di ieri a Castel Volturno, Conte ha messo in campo una squadra molto vicina a quella che scenderà sabato al “Mapei Stadium”. Senza Lukaku, sostituito da Lucca, il tecnico conta sulla qualità di Kevin De Bruyne, pronto a guidare il nuovo centrocampo insieme a Lobotka, Anguissa e McTominay. Politano sarà ancora una pedina fondamentale nelle due fasi.

Il nodo Buongiorno in difesa

Altro rebus riguarda la difesa: Alessandro Buongiorno, clinicamente recuperato, non gioca una gara ufficiale da aprile e ha bisogno di ritrovare ritmo. Conte, per ora, ha puntato spesso sulla coppia Juan Jesus-Rrahmani, ma il centrale ex Torino scalpita, anche in vista delle convocazioni in Nazionale con Gattuso.

Reggio Emilia, debutto senza passi falsi

Il Sassuolo di Grosso non sarà un avversario semplice: «Se vogliamo centrare i nostri obiettivi, dobbiamo giocarcela anche contro i più forti», ha detto il tecnico neroverde. Per il Napoli sarà il primo vero test della stagione, con la consapevolezza di dover evitare inciampi come il clamoroso 0-3 subito a Verona un anno fa, all’esordio di Conte in panchina.

 

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Lukaku evita l’operazione, ma lo stop sarà lungo: almeno 4 mesi fuori

Romelu Lukaku non si opererà: scelto il recupero con terapia conservativa per la lesione alla coscia. Tempi stimati: minimo 4 mesi di stop. Napoli e Belgio in allarme.

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Romelu Lukaku, dopo le visite svolte ieri a Bruxelles dai medici di fiducia della nazionale belga, ha deciso di non sottoporsi a intervento chirurgico per la lesione alla coscia sinistra. Una scelta che lo riempie di sollievo, visto che non aveva alcuna intenzione di entrare in sala operatoria. Il recupero seguirà quindi un percorso di terapia conservativa, con tempi stimati in almeno quattro mesi.

Oggi il consulto decisivo

La decisione definitiva arriverà comunque solo dopo un secondo consulto medico previsto questa mattina alle 11. L’obiettivo è scongiurare qualsiasi rischio di complicazioni future. Nelle ultime ore era stato preso in considerazione anche il parere del chirurgo finlandese Lasse Lempainen, specialista in ortopedia, ma per ora l’ipotesi intervento resta congelata.

Le parole di Lukaku e il sostegno del Belgio

«Grazie a tutti per i messaggi negli ultimi giorni. Apprezzo davvero il vostro supporto, ma gli infortuni fanno parte del gioco. Per grazia di Dio mi sento bene e resto positivo, non importa cosa accadrà. Ci vediamo presto», ha scritto Lukaku su Instagram. Con lui, nella clinica della capitale belga, c’erano il fisioterapista di fiducia Lieven Maesschalck e alcuni familiari.

Il recupero tra Belgio e Italia

Il giocatore ha già iniziato le prime cure conservative a Castel Volturno, ma potrebbe decidere di rimanere a Bruxelles per gestire la fase iniziale della riabilitazione. Il Napoli lascia ai calciatori la libertà di scegliere dove curarsi, mettendo comunque a disposizione i propri specialisti. Attualmente Lukaku non utilizza stampelle, ma cammina a piccoli passi e avverte ancora dolore nella zona lesionata, motivo per cui i trattamenti fisioterapici sono particolarmente delicati.

Le conseguenze sportive

La prognosi di almeno quattro mesi costringerà Lukaku a saltare tutte le gare di qualificazione al Mondiale 2026 con il Belgio e a stare lontano dai campi fino al nuovo anno. Il Napoli e Antonio Conte, aggiornati costantemente sulla situazione insieme al ct belga Rudi Garcia, dovranno quindi fare a meno del loro centravanti per un lungo periodo.

 

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