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Calcio, Milan ko e polemiche: è a -2 dall’Inter

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Accade di tutto a San Siro. Milan-Spezia e’ una partita destinata a scatenare fiumi di polemiche ma che i rossoneri, dopo essersi portati in vantaggio, non riescono a vincere. Il Milan sciupa la chance di sorpasso sull’Inter e vede il Napoli avvicinarsi pericolosamente a soli due punti. Inutile il gol di Leao, il migliore in campo nella squadra di Pioli, pesa l’ennesimo rigore sbagliato – procurato da Leao – con l’errore dal dischetto di Theo Hernandez. Sbaglia la difesa rossonera sul pari di Agudelo. Clamorosa e inspiegabile la decisione dell’arbitro in pieno recupero che non concede il vantaggio al Milan vanificando il gol di Messias e interrompendo il gioco. All’ultimo secondo disponibile, poi, ripartenza dello Spezia e arriva il 2-1 firmato da Gyasi a tempo ormai scaduto. Inevitabili le proteste dei pochi tifosi rossoneri presenti a San Siro. Ma il Milan doveva chiudere prima la partita, la posta in palio era la vetta della Serie A e serve piu’ cinismo sottoporta. Invece lo Spezia resiste agli assalti della squadra di Pioli grazie ad una prova straordinaria di Provedel che e’ un muro su Ibrahimovic, soprattutto nei minuti finali.

Nella serata delle sue 150 presenze con la maglia del Milan, lo svedese manca il gol. A fare la differenza e’ Leao che prima si procura il rigore, intuendo un’incertezza del portiere ligure su un retropassaggio da linea laterale. Provedel frana sul portoghese, l’arbitro da’ fallo in attacco ma la Var lo chiama a rivedere le immagini e viene concesso il rigore. Theo sbaglia ma un minuti piu’ tardi Leao e’ ancora decisivo: lancio lungo di Krunic, favorito anche dall’errore di Nikolau, e il portoghese brucia tre avversari calciando in porta con un pallonetto. Nella ripresa Provedel si supera e respinge su Saelemaekers. La partita pero’ non e’ chiusa. La squadra di Thiago Motta alza ritmo e baricentro. Prima Maignan salva su Amian poi il portiere rossonero nulla puo’ al 19′ sulla conclusione di Agudelo, appena entrato. Il cross di Verde al centro e’ perfetto, Kalulu questa volta sbaglia i tempi e il gol rivitalizza i liguri. Pioli corre ai ripari, richiama Brahim Diaz ancora poco soddisfacente e butta nella mischia Giroud per gli ultimi venti minuti di partita. Un 4-4-2 con Ibra-Giroud in attacco per cercare il raddoppio. Ma e’ lo Spezia a guadagnarsi le occasioni piu’ limpide per il vantaggio con Aduelo e Kovalenko, due giocatori subentrati. Poi al 47′ clamoroso errore dell’arbitro che non concede il vantaggio al Milan e fischia un fallo su Rebic fermando il gioco mentre Messias calcia in porta segnando. Gli ultimi secondi sono di fuoco: Ibra su punizione obbliga Provedel alla deviazione in tuffo, poi in qualche modo neutralizza il colpo di testa dellos vese oltre la traversa. E al 51′, superati i 5′ di recupero, contropiede dello Spazia e gol di Gyasi. La difesa del Milan si trovare scoperta ed e’ un ko che pesa tantissimo, perche’ ora i rossoneri affronteranno Juventus e Inter. Rientrera’ Romagnoli, ma non Tomori e dietro il Milan soffre davvero troppo.

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Jannik Sinner: “A Roma torno con una mentalità diversa. Ho anche pensato di lasciare il tennis”

Jannik Sinner si confessa al Tg1: “Momenti difficili, ho pensato di lasciare. Ora pronto a tornare a Roma con una nuova mentalità”. La forza della famiglia e del team.

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Jannik Sinner si prepara a rientrare in campo agli Internazionali d’Italia di Roma con uno spirito nuovo, dopo mesi difficili segnati dalla sospensione per doping patteggiata con la Wada. In un’intervista esclusiva rilasciata al Tg1, il numero uno del tennis mondiale si è raccontato senza filtri al direttore Gian Marco Chiocci, svelando emozioni, fragilità e speranze alla vigilia del suo ritorno.

«Sono molto contento di rientrare in campo a Roma. Sicuramente torno con una mentalità diversa», ha detto Sinner, pronto a rimettersi in gioco dopo aver attraversato momenti complessi. «In campo non stavo come un giocatore si dovrebbe sentire. Il divertimento era andato via, pensavo ad altre cose. Ma ora sono felice di tornare, non c’è posto più bello di Roma per ricominciare».

Il campione altoatesino ha rivelato di aver pensato persino di lasciare il tennis: «Prima degli Australian Open non mi sentivo a mio agio, nemmeno negli spogliatoi. I giocatori mi guardavano in modo diverso, e lì ho pensato: è pesante vivere il tennis in questo modo».

Sinner ha ricordato la difficile gestione del caso Clostebol, la sostanza proibita che ha portato alla sua squalifica: «In quel momento non ho capito nulla. Non sapevo da dove venisse. È stato pesante accettare tre mesi di squalifica sapendo di non aver fatto nulla di sbagliato. Ma con il mio avvocato abbiamo deciso di patteggiare, per evitare rischi peggiori».

Fondamentale per lui è stato l’appoggio delle persone più vicine: «La mia fortuna è stata avere il mio team, la mia famiglia, persone che mi hanno protetto. Mi sono costruito una bolla, e questo mi ha dato la voglia di continuare a lottare».

Sul piano mentale, Sinner ammette di vivere le emozioni in modo intenso: «Anche io ho scatti di rabbia, ma il tennis è come il poker: devi nascondere le emozioni. Quando capisci che l’altro è in difficoltà, ti dà forza». E aggiunge: «Il tennis è importante, ma fuori dal campo c’è qualcosa di ancora più importante: la vita privata, la famiglia. Senza il mio team non sarei nessuno».

Con il rientro ormai imminente, Sinner si dice pronto ad affrontare la nuova sfida con consapevolezza: «Mi manca la competizione, la pressione della partita vera. Adesso voglio solo tornare a divertirmi giocando, ritrovare il piacere del campo. Siamo pronti a ripartire».

 

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A Madrid si gioca, Tsitsipas ko e Musetti vola a ottavi

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Torna l’elettricità in Spagna ed anche il Masters 1000 di Madrid riprende la sua corsa dopo la sospensione obbligata di ieri. L’Italia sorride con Lorenzo Musetti che batte ancora Stefanos Tsitsipas e raggiunge gli ottavi di finale del torneo madrileno (dove affronterà l’australiano Alex De Minaur). E’ costretto invece al ritiro Matteo Berrettini per un fastidio accusato agli adduttori dopo aver perso al tie break il primo set del terzo turno contro Jack Draper. Una scelta prudenziale, quella del romano, per evitare problemi più seri. A due settimane dal torneo di Montecarlo, quando (ai quarti) Musetti ha battuto per la prima volta Tsitsipas, il carrarino si ripete sulla terra rossa spagnola con un match in rimonta con l’azzurro che ha conquistato il primo parziale col punteggio di 7-5, risalendo dal 2-5, annullando anche un set point.

Nel secondo ha invece chiuso i conti al tie break. “E’ stata una partita difficile, all’inizio, perchè non avevo mai provato questo campo, il Manolo Santana, neanche in allenamento, e ho trovato molta differenza. Poi però mi sono adattato e la voglia di vincere questo match ha fatto la differenza”, ha spiegato Musetti a fine match. “Sono felice e orgoglioso perchè ci tenevo molto a vincere”, ha aggiunto. L’azzurro ha poi parlato della strana giornata di ieri, quando il black out in Spagna ha portato alla cancellazione di tutti gli incontri in programma, tra i quali quello appena vinto. “Ieri è stata una giornata dura, nel complesso. Quando succedono questa cose comprendi quanto siamo miserabili senza energia elettrica – ha detto Musetti -. Ma non è stato tutto brutto, per tornare in albergo siamo partiti insieme con Flavio e Matteo (Cobolli e Arnaldi, ndr). Abbiamo camminato due ore per rientrare, una bella camminata ma valeva la pena. E’ stata una bella preparazione per la partita di oggi”, ha concluso. Saluta Madrid con un ritiro Berrettini.

Il tennista romano, dopo aver perso al tie break il primo set contro il britannico Draper ha alzato bandiera bianca per il riacutizzarsi del fastidio all’addome emerso già dopo il match del primo turno contro Giron. E’ stato lo stesso Berrettini, con una nota affidata ai media, a chiarire i motivi del suo infortunio e a fornire aggiornamenti sulle sue condizioni: “Ho voluto provare a giocare nonostante il problemino dell’altro giorno, perché questi due giorni di riposo mi hanno aiutato a scaricare un po’ la zona dell’addome, che era molto carica e contratta – fa sapere l’ex n.6 del mondo -. Ma il ritiro è avvenuto perché il gioco non valeva la candela, c’era un rischio grosso di farsi male. E l’ultima cosa che vogliamo è infortunarsi agli addominali durante la stagione. E soprattutto per giocare contro i migliori al mondo ho bisogno delle mie armi al 100%. E questo oggi non c’era, soprattutto nella seconda parte, quando ho ricominciato a sentire forte il fastidio. Farò di tutto per recuperare per Roma. Mi dispiace perché tengo molto a questo torneo, anche oggi stavo giocando bene nonostante tutto. Il prossimo anno ci riproveremo”.

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Tennis: Djokovic non ci sarà agli Internazionali di Roma

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Novak Djokovic non sarà a Roma per gli Internazionali. Il tennista serbo ha comunicato poco fa all’ATP e alla direzione del torneo che non verrà nella Capitale dopo che risultava iscritto all’entry list del mille italiano.

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