Da crocevia del degrado a simbolo del riscatto, a modello per il recupero di tutte le aree abbandonate del Paese. E’ l’ex centro Delphinia di Caivano, posto a pochi metri dal parco Verde, dove si sarebbero consumate anche alcune delle violenze ai danni delle due cuginette. Oggi alla presenza del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri, Giovanbattista Fazzolari, e del ministro dello Sport, Andrea Abodi, è stata abbattuta la vecchia insegna ed è stata posta la prima pietra per i lavori di ristrutturazione, che secondo il cronoprogramma stabilito dovranno essere ultimati a maggio in modo che il mese successivo – dopo l’affidamento alle Fiamme oro della polizia – il centro possa essere pienamente fruibile. In tre mesi i militari del 10mo Reparto Infrastrutture dell’Esercito e quelli del genio della Brigata Garibaldi, in una complicata operazione di bonifica, hanno portato via di tutto. Rifiuti di ogni specie, compreso dell’amianto.
E poi un tappeto di siringhe. Infatti quella struttura sportiva, abbandonata da poco più di cinque anni dopo essere stata vandalizzata e saccheggiata, era diventata il ritrovo abituale di giovani tossicodipendenti. Prima della prossima estate diventerà ben altro: piscina, campi di calcio, di tennis, di padel accanto ad un centro polifunzionale per la cultura ed un boschetto. In tutto sette ettari che rappresenteranno un importante polo di attrazione, con un boschetto già risistemato dai carabinieri forestali. Il tutto è stato deciso dopo la visita della premier Giorgia Meloni a fine agosto, dopo l’appello lanciato dal parroco, don Maurizio Patriciello. Oggi alla posa della prima pietra hanno partecipato anche tre ragazzi del quartiere che insieme ai rappresentanti di ogni forza dell’ordine hanno lasciato la loro orma della mano sul cemento fresco.
Ora gli uomini di Sport e Salute (per il polo sportivo) e quelli dell’Esercito provvederanno alla ricostruzione. “Non solo abbiamo rispettato i tempi ma li abbiamo anticipati”, ha detto il ministro dello Sport, Andrea Abodi parlando con i giornalisti. “Questo centro sarà un punto di riferimento nazionale”, ha aggiunto Abodi, anzi sarà un format “che declineremo dovunque si manifesta il disagio”. A tal proposito Sport e Salute, ha proseguito il ministro, “ha avuto l’incarico di redigere un dossier dei luoghi abbandonati”. Oggi a Caivano è stato presente anche il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, che ha partecipato alla giornata della legalità promossa dal liceo “Braucci”. Gli studenti nell’aula magna della scuola don Milani hanno tenuto un processo simulato per un furto di un telefonino. Nell’aula di giustizia – ricostruito alla perfezione anche con tanto di gabbia per gli imputati – sono comparsi gli studenti che hanno rivestito i ruoli di indagati, avvocati, testimoni, agenti di polizia giudiziaria, pubblica accausa e collegio giudicante. Il processo simulato si è chiuso con due assoluzioni, ed il ministro si è complimentato con i ragazzi per l’iniziativa.