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Branson fonda la compagnia di navigazione spaziale per turisti, il primo spazioporto a Grottaglie

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Richard Branson, fondatore e presidente di Virgin Group, pensa al business dei voli suborbitali. Ha costruito un impero economico globale che va dal wellness alla musica, dal turismo al cinema, ai trasporti. E ora attraverso il cosmo e i progressi della scienza, pensa ai futuri trasporti e dunque già guarda con molta attenzione ai voli spaziali. Fosse per lui un volo nello spazio avrebbe un costo, si pagherebbe un biglietto e via, più veloci della luce negli sconfinati spazi del nostro sistema solare. Vuole costituire una compagnia di navigazione capace di far viaggiare le persone – non gli astronauti – nello spazio. È un sogno? Bene, Branson è abituato a sognare. E spesso quello che ha sognato ha poi fatto. Ora pensa a come portare passeggeri ad osservare la nostra terra a oltre cento chilometri di distanza.

Richard Branson. Il magnate inglese pensa a voli di linea nello spazio

Una esperienza meravigliosa che avrebbe un costo: 250 mila euro per un viaggio di circa due ore. Primi lanci nel 2021. Le navicelle spaziali? Gli spazi porti? C’è tutto. Occorre solo rendere sicuro al massimo il viaggio e fare in modo che sia accessibili a tutti. Anzi, quasi a tutti visto il biglietto da pagare. Due i luoghi di partenza delle navicelle. Dallo spazioporto nel deserto Jornada del Muerto, in Nuovo Messico, già pronto e di proprietà del gruppo Branson. Il secondo luogo di partenza dovrebbe essere l’Italia. Branson vorrebbe utilizzare un altro spazioporto a Grottaglie. L’infrastruttura pugliese già c’è, con due navicelle SpaceShipTwo per portare i turisti in un’altra dimensione. Questo è quanto vuole realizzare mister Branson con partner italiani. Il primo accordo è tra Virgin Orbit e Sitael, del gruppo Angel di Vito Pertosa, per il lancio in orbita da Grottaglie dei mini satelliti prodotti in Puglia, mentre il secondo è tra Virgin Galactic, Sitael e Altec per creare lo spazioporto di Grottaglie destinato anche al turismo. Perchè la scelta dell’Italia? Amore per il nostro Paese dice Branson. “Sono innamorato dell’ Italia e nel 2016 l’ho attraversata in bicicletta con un gruppo di 250 persone per una raccolta di fondi a sostegno di progetti formativi. Oggi sono ancora qui. Evidentemente continuo a trovare ragioni per venire in Italia. Ora c’è una partnership con il gruppo Pertosa e il sistema Italia che prospetta una sfida eccitante. Perché questa avventura non sappiamo esattamente dove ci porterà, ma sicuramente sarà un futuro meraviglioso” spiega il magnate inglese.

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Rientrato il razzo di Starship, persa la capsula

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Il razzo Super Heavy della Starship è rientrato correttamente, mentre la capsula è andata perduta. Si è concluso con un successo a metà il settimo test della nave di SpaceX progettata per i futuri viaggi verso la Luna e Marte. Il razzo è stato agganciato alla torre di lancio, chiamata Mechazilla, dalla quale era partito poco meno di sette minuti prima. Si sono invece persi i contatti con la capsula, che sarebbe dovuta rientrare con un ammaraggio nell’oceano Indiano insieme alle dieci copie dei satelliti Starlink che avrebbe dovuto rilasciare. La SpaceX dice di avere perso il segnale e al momento non si hanno ulteriori notizie.

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Esteri

Media, la Cina valuta vendita attività Usa di TikTok a Musk

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Il governo cinese sta valutando un piano che prevede l’acquisizione delle attività americane di TikTok da parte di Elon Musk per evitare che la app venga vietata negli Stati Uniti: lo riporta Bloomberg News. Il piano di emergenza è una delle opzioni che Pechino sta valutando mentre la Corte Suprema degli Stati Uniti decide se confermare o meno una legge che chiede alla società cinese ByteDance di cedere le attività statunitensi di TikTok entro il 19 gennaio. I funzionari del governo cinese non hanno ancora deciso se procedere o meno con l’opzione Musk, si legge nel rapporto, sottolineando che il piano è ancora preliminare.

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Instagram dice addio ai filtri di realtà aumentata: cosa cambia per gli utenti

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Dal 14 gennaio 2025 Instagram cambierà volto, letteralmente. La piattaforma eliminerà i filtri di realtà aumentata (AR), noti per levigare i visi, ingrandire gli occhi e trasformare i tratti del volto in versione “perfetta”. Con questa decisione, Meta disattiverà anche Meta Spark, la piattaforma che permetteva la creazione e il caricamento di questi filtri.

Cosa resterà disponibile?

Dopo il 14 gennaio, saranno disponibili solo gli effetti di realtà aumentata realizzati direttamente da Meta. Si tratta di circa un centinaio di filtri, una quantità esigua rispetto ai più di due milioni che spariranno dalla piattaforma. Questa decisione riflette un approccio più cauto verso l’impatto che i social media hanno sulla salute mentale degli utenti, soprattutto dei più giovani.

L’effetto dei filtri sulla salute mentale

Diversi studi hanno dimostrato che l’uso intensivo dei social media, e in particolare dei filtri di realtà aumentata, può avere conseguenze negative sulla salute mentale. Il confronto continuo con standard di bellezza irrealistici e il bisogno di “migliorare” la propria immagine prima di condividerla online alimentano ansia, depressione e una percezione distorta di sé. Per gli adolescenti, che trascorrono ore sui social, questo effetto può essere amplificato.

Anche TikTok vieta i filtri per i minori

Instagram non è l’unico social a intervenire. TikTok, una delle piattaforme più popolari tra i giovani, ha recentemente vietato l’uso dei filtri di realtà aumentata per i minori di 18 anni. Questo ulteriore passo dimostra come il settore stia iniziando a considerare più seriamente l’impatto dei social sulla salute mentale degli utenti.

Basteranno queste misure?

Sebbene queste decisioni rappresentino un passo avanti, resta da capire se saranno sufficienti per arginare il fenomeno. La dipendenza dai social e il confronto costante con immagini idealizzate restano problemi complessi. Eliminare i filtri è un buon inizio, ma potrebbe essere necessario un impegno più ampio per educare gli utenti, soprattutto i più giovani, a un uso consapevole delle piattaforme.

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