Il ‘Black Friday’ sta per tornare. Non c’è una data fissa per il ‘venerdì nero’ che tradizionalmente cade il giorno successivo al Thanksgiving Day, il giorno del Ringraziamento, che a sua volta ricorre il quarto giovedì di novembre. Quest’anno la data da segnare in agenda è il 23 novembre. Da questa data comincia, più o meno ufficialmente, il periodo natalizio. Ed è per questo motivo che il Black Friday ha assunto col passare del tempo un significato sociale ed economico più profondo: osservando i dati delle vendite, infatti, si ha una proiezione dei ricavi e delle tendenze di mercato.
Il Black Friday riguarda soprattutto il commercio on line. Su Amazon il venerdì nero dura una settimana. Comincia lunedì 19 novembre e continua fino a venerdì 23 novembre, giorno del Black Friday, per poi proseguire tutto il week end successivo fino a lunedì 26, giorno del Cyber Monday.
A volte però gli sconti pubblicizzati non sono veramente irripetibili. Ma la tendenza ad acquistare nel black friday potrebbe ingannarci.
Ecco alcuni modi per sapere se stiamo facendo davvero un affare on line.
Il primo sito da consultare è Camelcamelcamel. Tre volte cammello. Si tratta di un sito fondato in Inghilterra nel 2008 da alcuni ragazzi alla ricerca dell’affare e del risparmio. E per come funziona il servizio, sicuramente saranno riusciti a fare acquisti a prezzi convenienti. Il sito registra le variazioni di prezzo dei più variegati prodotti, ma si offre anche di avvisarci quando questi raggiungono la fascia più conveniente. Nella barra di ricerca basta inserire il nome del prodotto o il link di Amazon. Immediatamente avremo un grafico che ci mostra tre tipologie di prezzi: le variazioni di prezzo del prodotto nuovo venduto da Amazon, una sul prodotto nuovo venduto da terzi e un’altra sull’usato. Possiamo, poi, impostare il nostro ‘prezzo soglia’ per essere avvisati attraverso mail o con un tweet. Tra le altre funzionalità c’è anche una raccolta degli oggetti che sono attualmente proposti con il miglior sconto applicato negli ultimi sette giorni.
Come CamelCamelCamel ma con qualche funzione in più è Keepa. Anche in questo caso abbiamo dei dettagliati grafici costantemente aggiornati sulle oscillazioni dei prezzi con una funzione in più che prevede la possibilità di confrontare i prezzi di Amazon.it con quelli dei portali esteri.
Esistono, poi, anche delle applicazioni da installare su smartphone Android o iOS per monitorare i prezzi sul web. Ne sono davvero tante. Tra le più scaricate: Price Tracker (per Android e iOS), Price Radar (iOS), Prezzi sotto controllo (Android), Price Tracker (Android e iOS), Pagomeno, Prezzi SottoControllo e tante ancora. Tutte hanno più o meno le stesse caratteristiche: confrontano i prezzi degli ecomerce (in particolare di Amazon) e ci indicano dove è possibile acquistare il prodotto scelto a prezzo inferiore.
Le sezioni speciali di Amazon
Per i più attenti conoscitori di Amazon, poi ci sono delle sezioni speciali attive tutto l’anno e solo in occasione del Black friday.
Outlet di Amazon: diviso per categorie, mette a disposizione prodotti sottocosto a sconti davvero interessanti, fino a esaurimento scorte.
Offerte di Amazon: un sotto-negozio con sconti a tempo che dunque hanno una durata che viene impostata in precedenza e che scade anche se l’oggetto rimane a disposizione. Nota bene: potrebbero esserci prodotti con piccoli difetti estetici, con sconto maggiore.
Amazon Renewed: ossia, la pagina dedicata ai prodotti ricondizionati che avevano difetti di funzionamento o estetici, ma che sono stati rimessi a nuovo e certificati.
Amazon Warehouse Deals: con prodotti che sono stati resi e che vengono rivenduti.
E per i temerari dello shopping ci sono le pagine internazionali di Amazon.
OpenAi ha sospeso l’accesso al servizio ChatGpt in Italia, dopo lo stop del Garante della privacy al software d’intelligenza artificiale sviluppato dall’organizzazione di ricerca con sede negli Stati Uniti.
OpenAi ha dichiarato di aver disabilitato ChatGpt per gli utenti in Italia su richiesta del Garante, riportano i media internazionali. Il sito internet dell’applicazione risulta al momento irraggiungibile dal nostro Paese. Un avviso sulla pagina web chat.openai.com. afferma che “il proprietario del sito potrebbe aver impostato restrizioni che impediscono agli utenti di accedere”. “Lavoriamo attivamente per ridurre i dati personali nella formazione dei nostri sistemi di intelligenza artificiale come ChatGpt, perché vogliamo che la nostra intelligenza artificiale impari a conoscere il mondo, non i privati”, spiega OpenAi.
“Riteniamo inoltre che la regolamentazione dell’Ai sia necessaria. Speriamo quindi di poter lavorare al più presto stretto contatto con il Garante per spiegare come i nostri sistemi siano costruiti e utilizzati”, aggiunge l’organizzazione di ricerca sull’intelligenza artificiale.
Assegnati 544 milioni di euro dal Consiglio Europeo della Ricerca (Erc) a 218 ricercatori europei impegnati in settori di frontiera, dalle nanotecnologie alla comprensione dell’invecchiamento. Con 21 ricercatori, l’Italia è terza nella classifica per nazionalità, ma ascende al sesto posto quando si considerano i 14 progetti ospitati nel nostro Paese, tutti condotti da uomini. Ad aggiudicarsi due finanziamenti sono l’Università di Padova e la Fondazione Telethon, uno dei quali per le ricerchee sui tumori condotte dal genetista Andrea Ballabi; seguono con un finanziamento le Università di Trento, Roma Tor Vergata, Pavia, Milano, Europea di Roma e Bocconi,e ancora Elettra Sincrotrone di Trieste, Istituto Italiano di Tecnologia (Iit), Politecnico di Milano e Fondazione Toscana Life Sciences, con il progetto sulle infezioni virali coordinato da Rino Rappuoli.
I finanziamenti europei alle ricerche più innovative (Advanced Grants) sono tra i più prestigiosi al mondo in campo scientifico; vengono assegnati a ricercatori affermati e con una consolidata esperienza internazionale, e possono arrivare a 2,5 milioni di euro per ogni singolo progetto articolato al massimo in 5 anni. “Il finanziamento di 544 milioni di euro mette i nostri 218 leader della ricerca, insieme ai loro team di borsisti post-dottorato, studenti di dottorato e personale di ricerca, in pole position per ampliare i confini della nostra conoscenza, aprire nuovi orizzonti e costruire le basi per la crescita e la prosperità future in Europa”, ha detto Mariya Gabriel, Commissario europeo per l’innovazione, la ricerca, la cultura, l’istruzione e la gioventù .
Ad accogliere il maggior numero di premiati sono la Germania, con 37 vincitori, seguita da Regno Unito (35), Francia (32); l’Italia (14) è sesta dietro a Spagna e Israele. Considerando invece la nazionalità dei ricercatori premiati, l’Italia è terza con 21, dopo tedeschi (36) e francesi (32); seguono i britannici (19). Dei 218 vincitori dell’Advanced Grant, oltre due terzi (158) sono uomini e solo 60 le donne, nessuna delle quali italiana. Eppure mai come quest’anno sono state numerose le richieste presentate dalle donne: il 23% delle 1.650 domande arrivate all’Erc.
I 14 progetti finanziati in Italia riguardano settori scientifici molto diversi. Ci sono, per esempio, i nuovi metodi per progettare e costruire materiali su scala nanometrica, atomo dopo atomo, proposti da Liberato Manna dell’Iit, che ha ottenuto circa 2,5 milioni i prossimi cinque anni, e poi le ricerche su alcune rare eccezioni della matematica condotte dall’australiano Amnon Neeman, dell’Universitàdi Milano, e ancora il finanziamento di 2,1 milioni ottenuto da Andrea Mattevi, dell’Università di Pavia, per svelare tutti i segreti del coenzima Q utilizzato nella cosmesi ma interessante per mote altre applicazioni. All’Università di Padova, il progetto ROOMors condotto da Umberto Castiello analizza la capacità delle piante di ‘pianificare le azioni, mentre Stefano Piccolo studia l’erosione del tessuto connettivo come possibile causa dell’invecchiamento degli organi.
“Ho bisogno di qualche secondo per trovare una risposta alla tua domanda”, dice Nao, ansioso di mostrare in pubblico “le nuove capacità”, acquisite grazie a ChatGpt. Il piccolo robot sociale, da anni di casa nei laboratori e nelle sperimentazioni in scuole e ospedali, da oggi è infatti in grado di conversare con gli esseri umani senza dover essere programmato prima. L’ultima frontiera dell’intelligenza artificiale è stata presentata dall’Unità di ricerca sulla Teoria della Mente del Dipartimento di Psicologia e dalla Facoltà di Scienze della formazione dell’Università Cattolica di Milano. “Io sono un robot sociale ed è la prima volta che posso interagire in maniera più conviviale” si è presentato Nao, chiedendo a chi lo ascoltava un’unica accortezza: “Ricordati solo di parlarmi in modo semplice, spontaneo e senza fretta”.
Alla prima domanda sulle stagioni si è bloccato, ma al secondo tentativo – dopo averci ‘pensato’ un po’ – ha intrattenuto il pubblico su primavera, estate, autunno e inverno. L’iniziativa del gruppo di ricerca guidato da Antonella Marchetti, che dirige il dipartimento di Psicologia ed è responsabile dell’Unità di ricerca sulla Teoria della Mente, nasce dall’idea di integrare un robot sociale con ChatGPT, capace di intrattenere conversazioni naturali basate su scambi interattivi “per rendere più fluida la conversazione dei robot con le persone”, ha spiegato Angelo Cangelosi, direttore del laboratorio di robotica cognitiva dell’Università di Manchester e visiting professor dell’Università Cattolica. “Nao è un sistema capace di avere dialoghi con le persone, con frasi preparate e strutturate, ma ora si può collegare a chatGPT per ottenere delle risposte”.
E per trovarle ha a disposizione lo strumento di OpenAI “che è addestrato a memorizzare milioni di pagine, una mega enciclopedia – ha detto Cangelosi – come se avessimo costretto dieci persone a leggere tutta la vita. Ha dei limiti perché è un sistema linguistico, non pragmatico e contestualizzato, ma essendo basato su un sistema di apprendimento simile a quello del cervello può fare cose potenti come creare un sommario o dare definizioni e spiegazioni”. Come esseri umani, poi “noi siamo abituati alla fisicità nella comunicazione, per questo – ha sottolineato – avere ChatGPT embodied è l’ideale”. I ricercatori hanno già avviato un esperimento pilota in ambito scolastico, ma il nuovo Nao potrebbe trovare applicazioni anche con anziani e utenti con disabilità. Ricordando sempre che “con ogni tecnologia si può fare del bene o del male, i sistemi di AI sono molto complessi e per questo la cautela è giusta, servono sistemi di controllo”, ha concluso Cangelosi, commentando lo stop all’addestramento dei sistemi più avanzati di AI chiesto da Elon Musk e altri 1000 tra ricercatori e manager.