Collegati con noi

Cronache

Anziano ucciso col coltello e il motosega, fermato un 35enne romeno

Pubblicato

del

E’ stato descritto da alcuni testimoni come un uomo “mite” e come un padre “quasi perfetto”, Dorel Grec, il romeno di 35 anni, ora in cella a San Vittore con l’accusa di omicidio aggravato e tentato incendio, per aver ucciso, lunedi’ sera, a Milano, Pierantonio Secondi, il pensionato con cui avrebbe avuto una frequentazione di cui non avrebbe accettato la fine. Il pm di Milano Elio Ramondini, titolare dell’indagine condotta dai Carabinieri, domani inoltrera’ al gip la richiesta di convalida del fermo e di custodia cautelare in carcere per l’uomo, rintracciato ieri all’alba nei pressi di una farmacia di Melegnano dove lavorava come magazziniere e raggiunta, probabilmente a piedi, nella notte. Interrogato gia’ ieri da inquirenti e investigatori, Grec, che e’ apparso tranquillo, non ha risposto alle domande. Forse gia’ dopodomani potrebbe tenersi l’interrogatorio davanti al giudice. Secondo la ricostruzione, l’altro ieri, 6 dicembre, poco prima delle 21, l’uomo avrebbe fatto irruzione nell’appartamento dell’anziano, in via Giulio Romano, con una motosega usata non solo per aprirsi un varco nella porta d’ingresso ma anche per tranciargli una mano. Secondi, che ha reagito spruzzando dello spray urticante, e’ stato anche ferito a morte con due profonde coltellate al collo. Dopo di che il presunto killer, che in un trolley aveva, oltre alla motosega, un’accetta e una tanica di benzina, ha cercato di appiccare il fuoco nel tentativo di fare sparire le tracce: su un tappeto in camera da letto e’ stata trovata una grande bruciatura. Dalle immagini delle telecamere di sorveglianza del palazzo gli sarebbero bastati nove minuti per uccidere e fuggire. Anche se le mail scritte dal romeno e indirizzate al pensionato e ora agli atti dell’inchiesta non lasciano dubbi, inquirenti e investigatori stanno facendo approfondimenti sul movente del delitto e stanno scavando nella vita di Grec. Da tempo separato dalla moglie, con cui conviveva senza litigi e in un clima di rispetto reciproco, e legato ai figli con cui si comportava come un padre premuroso, con tutta probabilita’ non avrebbe accettato la fine della relazione del tutto “disinteressata”, e’ stato riferito, con Secondi. Una relazione a cui l’82enne ha messo fine prima della scorsa estate in quanto Grec sarebbe diventato ossessivo. Al punto da aver ricevuto, 13 ottobre scorso, un ordine di allontanamento in seguito a una denuncia per stalking: aveva rapinato e percosso l’anziano, che aveva riportato 21 giorni di prognosi. Ancora ieri i carabinieri lo avevano cercato al telefono, senza pero’ riuscire a raggiungerlo, per comunicargli il divieto di avvicinamento alla sorella e al migliore amico di Secondi, accusati dal romeno di aver convinto il pensionato a interrompere quel rapporto intimo, cosa di cui non e’ riuscito a capacitarsi al punto da mettere in atto il suo piano omicida.

Advertisement

Cronache

Ragazzo scomparso a Barletta, 5 indagati per omicidio

Pubblicato

del

Cinque persone sono state iscritte nel registro degli indagati dai magistrati della Direzione distrettuale antimafia di Bari, nell’ambito dell’inchiesta sulla morte di Francesco Diviesti (nella foto), il 26enne di Barletta scomparso il 25 aprile scorso e trovato morto ieri mattina, semicarbonizzato, nelle campagne tra Canosa di Puglia e Minervino Murge, nel nord Barese. L’uomo è stato quasi sicuramente ucciso e le indagini per omicidio con aggravante mafiosa sono a carico di tre persone di Barletta, un’altra di Minervino Murge e di un cittadino albanese.

La certezza che il cadavere trovato ieri sia del 26enne parrucchiere si avrà solo dopo lo svolgimento di alcuni esami, come l’autopsia che sarà eseguita da Sara Sablone dell’istituto di Medicina legale del policlinico di Bari a cui l’incarico verrà conferito venerdì prossimo. Ma intanto le indagini, coordinate dal pm antimafia Ettore Cardinali e condotte dalla squadra mobile di Andria, vanno avanti e hanno segnato un possibile punto di svolta proprio con l’iscrizione di cinque persone, alle quali sono stati notificati i primi avvisi nelle scorse ore. Sotto sequestro è finita anche una villa, non lontana dal rudere in cui è stato ritrovato il corpo carbonizzato, e da cui gli inquirenti hanno portato via oggetti e documenti utili alle indagini.

Continua a leggere

Cronache

Consiglio comunale di Napoli, ok a tariffe Tari 2025

Pubblicato

del

Alla presenza di 27 consiglieri comunali di Napoli è iniziata in via Verdi la seduta del Consiglio comunale, presieduta da Vincenza Amato. L’Aula ha approvato a maggioranza – con l’astensione dei consiglieri Bassolino e Clemente (Misto) e il voto contrario dei gruppi di Forza Italia, Fratelli d’Italia, Insieme per Napoli Lega Napoli e del consigliere Grimaldi (Misto) – la delibera n. 65 di variazione al bilancio 2025-2027 (annualità 2025), per l’applicazione dell’avanzo vincolato per l’affidamento delle attività di supporto tecnico-operativo alla predisposizione degli atti a corredo delle istanze per accedere ai finanziamenti relativi alla linea 1 e alla linea 6 della metropolitana di Napoli, su proposta dell’assessore Edoardo Cosenza. Il consiglio, poi, ha approvato a maggioranza la delibera Tari 2025, presentata dall’assessore Baretta, confermando l’aumento del costo complessivo del servizio di gestione dei rifiuti, salito a 264 milioni di euro (+10 milioni rispetto al 2024), nonostante una lieve riduzione dei rifiuti raccolti e un aumento della raccolta differenziata (dal 40% al 42%).

Non hanno partecipato al voto i consiglieri del gruppo Forza Italia, Fratelli d’Italia e Insieme per Napoli Lega Napoli. Il numero di utenze domestiche è aumentato del 3%, con oltre 11.000 nuove famiglie e una maggiore superficie complessiva tassata. Anche le utenze non domestiche sono aumentate di 1.725 unità. Questo ampliamento della base imponibile ha permesso di mitigare l’impatto dell’aumento dei costi, comportando una riduzione della Tari per il 54% delle famiglie, soprattutto per chi vive in abitazioni fino a 75 mq. Inoltre, il Comune ha deciso di destinare 3,3 milioni di euro provenienti dalla tassa di soggiorno per ridurre ulteriormente le tariffe, soprattutto a beneficio delle famiglie. Le utenze non domestiche registrano invece variazioni minime (+0,3%). Baretta ha evidenziato che, sebbene l’intervento sia positivo, è necessario avviare riforme strutturali nel ciclo dei rifiuti, puntando sull’autonomia nello smaltimento e su un’ulteriore crescita della raccolta differenziata.

Nel dibattito, il presidente della Commissione Bilancio Walter Savarese d’Atri ha parlato del grande confronto svolto sui contenuti della delibera. Si poteva certamente fare di più, ha precisato, annunciando un ordine del giorno a sua firma per riequilibrare alcuni aspetti. Per Sergio D’Angelo (Napoli Solidale), va riconosciuta l’onestà intellettuale dell’assessore, che ha ammesso che c’è ancora molto lavoro da fare. Ha chiesto formalmente una sessione di Consiglio dedicata al funzionamento e all’organizzazione di Asia e una riflessione seria su come il servizio viene offerto nelle diverse aree della città, che non sono servite in maniera omogenea. Ha anche proposto l’istituzione di un fondo di emergenza per mitigare gli effetti dell’aumento della tariffa per le famiglie più disagiate.

Iris Savastano (Forza Italia) ritiene improprio l’uso dell’imposta di soggiorno per mitigare la Tari. I fondi, secondo la consigliera, dovrebbero essere utilizzati esclusivamente per migliorare i servizi turistici, che giudica insufficienti rispetto al flusso di visitatori. Ha inoltre proposto di estendere il beneficio del bonus sociale anche ai nuclei familiari con ISEE basso. Gennaro Esposito (Misto) ha chiesto di destinare maggiori risorse derivanti dalla tassa di soggiorno ai servizi per i cittadini. Ha, inoltre, proposto la sospensione della licenza per gli esercenti morosi nel pagamento della TARI. Luigi Carbone (Napoli Solidale Europa Verde Difendi la Città) ha sottolineato l’importanza di qualificare meglio l’utenza e individuare con precisione chi produce i rifiuti, al fine di garantire equità nella tassa e scoraggiare l’evasione. Salvatore Guangi (Forza Italia) ha criticato la scelta di destinare risorse della tassa di soggiorno a sconti modesti sulla Tari, destinati solo a una parte della popolazione, legando lo sconto alla metratura dell’immobile invece che al reddito. Ha poi denunciato la scarsa efficacia della raccolta differenziata nell’area nord della città, dove si continua a sversare abusivamente senza controlli.

Toti Lange (Misto) ha espresso dubbi sulla proposta di Sergio D’Angelo di modulare la tariffa in base alle zone della città, auspicando una riflessione più ampia su un sistema integrato dei rifiuti da realizzare entro la fine della consiliatura. Ha, inoltre, segnalato una riduzione di attenzione su questo tema, ricordando che zone come i Quartieri Spagnoli risultano essere quasi “zone franche” rispetto ai controlli. Ha, infine, proposto una revisione della tariffa per i bed & breakfast, che non possono essere assimilati alle utenze residenziali. Per Giorgio Longobardi (Fratelli d’Italia), il tema TARI è troppo spesso affrontato con toni trionfalistici che non trovano riscontro nella realtà. L’aumento colpisce sempre le stesse persone, senza affrontare questioni cruciali come lo sversamento abusivo dei rifiuti. Aniello Esposito (Partito Democratico) ha ringraziato l’assessore Baretta per il lavoro svolto in questi anni, che consente oggi una riduzione della tariffa per migliaia di cittadini.

Ha ritenuto giusto destinare parte della tassa di soggiorno alla Tari, in quanto anche i turisti producono rifiuti. Massimo Cilenti (Napoli Libera) ha annunciato il voto favorevole, ma ha richiamato l’attenzione sull’alto tasso di evasione che penalizza i cittadini onesti. Ha sottolineato inoltre che la qualità del servizio non è omogenea in tutte le zone della città. Carlo Migliaccio (Insieme per Napoli Mediterranea) ha apprezzato lo sforzo dell’amministrazione, che punta alla definizione di un processo di smaltimento autonomo, compresa la realizzazione di un impianto di compostaggio. Ha chiesto un riequilibrio della raccolta differenziata nell’area nord della città. Rosario Andreozzi (Napoli Solidale Europa Verde Difendi la Città) ha chiesto una riunione monotematica in Commissione Ambiente sul tema dello smaltimento rifiuti, anche con un focus regionale. Ha inoltre sollecitato il miglioramento della riscossione e l’attivazione di scorrimenti di graduatoria per nuove assunzioni.

Per Gennaro Acampora (PD), è giusto votare questa delibera, che segna una prima, seppur piccola, inversione di tendenza con la riduzione della tariffa per molte famiglie napoletane. Ha ritenuto giusto premiare con uno sconto chi paga regolarmente, auspicando che questo modello venga applicato con continuità. Ha anche difeso l’uso di una parte della tassa di soggiorno per migliorare il decoro urbano, rilanciando sull’importanza del miglioramento del servizio, della lotta all’evasione e dell’organizzazione interna. Nella replica, l’assessore Baretta ha chiarito che il percorso intrapreso dovrà portare a una riduzione progressiva della tariffa. Per farlo, bisogna agire su due piani: quello finanziario e quello organizzativo del servizio. Ha condiviso la necessità di una discussione di merito sull’intero sistema dei rifiuti, precisando che l’utilizzo della tassa di soggiorno non può diventare uno strumento strutturale.

Per ridurre la TARI in modo stabile occorre allargare la platea e potenziare la struttura impiantistica. Respinto, invece, l’ordine del giorno presentato da Forza Italia, mentre il Presidente della Commissione Bilancio Walter Saverese d’Atri ha ritirato l’ordine del giorno da lui presentato per consentire una discussione più ampia sul documento. Teresa Armato ha infine illustrato la delibera n. 83 relativa alla modifica e integrazione di alcuni punti del vigente Regolamento di Contabilità del Comune di Napoli, con la conseguente approvazione del regolamento di contabilità, aggiornato in esecuzione dell’Accordo tra lo Stato e il Comune di Napoli per il rispetto dei tempi di pagamento dei debiti commerciali. Un passo indispensabile per migliorare la governance finanziaria dell’Ente, ha concluso l’assessora. La delibera è stata approvata all’unanimità.

Continua a leggere

Cronache

Serve un tasso di fertilità di 2,7 figli per donna per evitare l’estinzione

Pubblicato

del

Per anni, il tasso di 2,1 figli per donna è stato considerato il minimo necessario per garantire il ricambio generazionale e la sopravvivenza di una popolazione. Ma oggi questo dato viene superato da nuovi modelli matematici, pubblicati sulla rivista Plos One e coordinati dall’Università di Shizuoka in Giappone, che fissano la soglia a 2,7 figli per donna per assicurare la continuità nel lungo termine.

I fattori casuali che alterano le proiezioni

Per la prima volta, la ricerca ha integrato fattori casuali nei modelli matematici, modificando radicalmente i parametri tradizionali. Tra questi: la variazione reale nel numero di figli per donna, i tassi di mortalità, la possibilità che alcuni adulti non abbiano figli e la frequenza dei rapporti sessuali. Questi elementi rendono insufficiente il precedente tasso di sostituzione.

I piccoli gruppi sono più vulnerabili

Secondo la ricercatrice Diane Carmeliza N. Cuaresma, autrice dello studio, l’effetto delle fluttuazioni casuali si avverte con particolare forza nelle piccole popolazioni, dove può portare all’estinzione di interi lignaggi familiari e alla conseguente perdita di lingua, cultura e tradizioni. Anche nelle grandi popolazioni sviluppate, però, il destino della maggior parte delle famiglie sembra segnato da un lento esaurimento generazionale.

Il caso Italia: il tasso è tra i più bassi d’Europa

In questo scenario, l’Italia si colloca in una posizione particolarmente critica. Secondo i dati Istat del 2024, il tasso di fertilità italiano è di appena 1,18 figli per donna, ben al di sotto non solo della nuova soglia di 2,7, ma anche del vecchio standard di 2,1. Una condizione che accende un campanello d’allarme demografico sempre più urgente.

Una chance dalla nascita di più femmine

Un elemento evolutivo citato dagli studiosi riguarda la maggiore nascita di femmine in periodi difficili come guerre e carestie. Questo fenomeno, osservano i ricercatori, può contribuire alla sopravvivenza delle popolazioni nel tempo, offrendo un vantaggio alla continuità dei lignaggi.

Implicazioni anche per la tutela delle specie a rischio

I risultati dello studio non si limitano all’umanità. Gli autori suggeriscono che questi modelli corretti possono essere applicati anche per ridefinire le strategie di conservazione delle specie animali in via di estinzione, adattando i programmi ai nuovi dati sulla fertilità necessaria.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto