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Cronache

Antiterrorismo, i Carabinieri arruolano anche la Grand Cherokee nelle unità antiterrorismo

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Una Grand Cherokee con la divisa dell’Arma dei Carabinieri. È l’ultima arrivata nella famiglia delle unità antiterrorismo. Contraddistinte dalla classica livrea blu, 19 vetture Jeep che compongono questa speciale flotta sono equipaggiate con motore 3.0 V6 CRD da 190 cv, cambio automatico a 8 marce con controllo elettronico e trazione integrale. Per essere “arruolate” nell’Arma le Grand Cherokee sono state oggetto di uno specifico processo di blindatura, che ha interessato diversi componenti del veicolo (parabrezza, cristalli laterali, pneumatici e carrozzeria), e di un intervento di rinforzo delle sospensioni, per garantire la tenuta di strada.

Il risultato finale è un veicolo tattico in grado di offrire massima sicurezza e grande affidabilità meccanica, per affrontare qualunque missione, qualunque rischio e anche qualche importante offesa come ordigni o colpi di fucile. Su questi speciali Suv Jeep debuttano i lampeggianti a LED blu sul portellone posteriore, collocati ai lati della targa, mentre all’interno spiccano avanzati sistemi tecnologici in dotazione all’Arma, come il sistema Odino che si collega in tempo reale con le banche dati delle Forze di Polizia, Motorizzazione e Ania, e che funziona su un tablet Android da 7 pollici posto su binari scorrevoli posizionati sul cruscotto. Il primo dei 19 esemplari è già stato consegnato a Roma ed entro la fine dell’anno tutte le Grand Cherokee prenderanno servizio in Italia, rafforzando così un sodalizio storico tra i marchi del Gruppo FCA e i Carabinieri, nato nel secondo dopoguerra quando tutte le “Gazzelle” avevano il marchio Alfa Romeo. Dopo Roma, le altre auto della flotta saranno dislocate a Napoli, Milano, Torino e via via in altre città.

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Cronache

Vance: felice di averlo visto ieri, lo ricorderò per sempre

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“Ho appena appreso della morte di Papa Francesco. Il mio pensiero va ai milioni di cristiani in tutto il mondo che lo hanno amato. Sono stato felice di vederlo ieri, nonostante fosse molto malato. Ma io lo ricorderò sempre per le sue omelie nei primi giorni del Covid, È stato veramente meraviglioso”: sono le parole su X del vicepresidente americano, JD Vance, che ieri nel corso della sua visita in Vaticano era stato brevemente ricevuto a Santa Marta dal Pontefice.

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Cronache

Figli violenti tra Napoli e Portici, due arresti dei carabinieri

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Storie di violenze in famiglia tra Napoli e la vicina Portici: in un caso un figlio ha cercato di strangolare la madre, nell’altro una donna ha picchiato con calci e pugni la mamma ottantenne e la sorella. A Ponticelli, periferia di Napoli, quando i carabinieri hanno spalancato la porta, le mani di un 46enne napoletano erano ancora strette al collo della madre. E non è bastato l’intervento dei militari a fermare rabbia, insulti e minacce di morte. I militari erano stati allertati da una telefonata al 112: qualcuno aveva sentito urlare e probabilmente non era la prima volta. I carabinieri della stazione di Ponticelli e quelli del nucleo radiomobile sono arrivati in pochi istanti e hanno scoperto che il 46enne, già noto alle forze dell’ordine, aveva appena aggredito la madre.

I motivi non sono ancora chiari ma, da quello che è emerso, non sarebbe stata la prima volta. L’uomo è finito in manette e dovrà rispondere di maltrattamenti in famiglia. Storia simile nella vicina Portici. In questo caso la storia è tutta al femminile. Una 50enne, in casa con la madre di 83 anni e la sorella, forse a causa dell’abuso di alcolici, ha preso a calci e pugni le due vittime, sarebbero state colpite anche con un cellulare, ripetutamente. Secondo quanto ricostruito dai militari della stazione di Portici, intervenuti dopo una chiamata al 112, la 50enne avrebbe imputato a sorella e madre la sparizione di un gatto. La donna è stata portata nel carcere di Secondigliano. Delicate le condizioni delle vittime. Per la 83enne visibili ematomi alla schiena provocati dai calci ricevuti. Tra naso e bocca una vistosa perdita di sangue causata dai colpi inferti con lo smartphone. Anche la sorella ha riportato ferite ed escoriazioni su tutto il corpo. Se la caveranno con qualche giorno di prognosi.

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Cronache

Malore durante gita di Pasqua, donna di Pozzuoli muore in agriturismo in Irpinia

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Tragedia di Pasqua in un agriturismo in provincia di Avellino. Una donna di 74 anni di Pozzuoli (Napoli), in gita insieme ai familiari, è stata stroncata da un malore improvviso poco prima dell’ora di pranzo. Inutili i tentativi di rianimarla. Sul posto, in località Scampata, i carabinieri di Ariano Irpino e i sanitari del 118 che hanno constatato il decesso. La salma, su disposizione della Procura di Benevento, è stata trasferita nel capoluogo sannita all’ospedale “San Pio”.

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