Collegati con noi

Cronache

Lecce, assaltarono con i kalashnikov un ufficio postale: arrestati in quattro, sarebbero legati alla Sacra Corona Unita

Pubblicato

del

Sarebbero vicini alla Sacra Corona Unita i quattro rapinatori che il 1. ottobre scorso assaltarono l’ufficio postale di Merine, nel leccese. Il colpo fruttò un bottino di appena 1200 euro perché i malviventi non riuscirono ad aprire la cassaforte. Tutti e quattro sono stati arrestati dalla squadra mobile di Brindisi: si tratta di pericolosi elementi della criminalità leccese già responsabili di alcuni reati, per lo più aggravati dall’essere stati commessi- secondo gli investigatori- per agevolare la consorteria mafiosa denominata Sacra Corona Unita. Il primo ottobre scorso si presentarono nell’ufficio postale di Merine con un fucile a canne mozze con il quale hanno minacciato per tutta la durate dell’assalto il direttore costringendolo a prendere le chiavi della cassaforte, il poverino strattonato da uno dei rapinatori aveva provato a spiegare che c’era uni funziona un dispositivo che ne ritardava l’apertura così quelli avevano deciso di aspettare. Ma poiché c’erano alcune clienti dell’ufficio che iniziavano a sentirsi male, i quattro avevano arraffato quello che c’era incassa, cioè 1200 euro, e se ne erano scappati.

Figura di riferimento del gruppo criminale Vincenzo Bleve, considerato un personaggio di spicco della frangia tuturanese della SCU. Le indagini sono state svolte dalla Squadra Mobile di Brindisi e coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Lecce.

 

Advertisement

Cronache

Bancarotta, cinque misure cautelari dopo scomparsa imprenditore

Pubblicato

del

Cinque persone sono state raggiunte da ordinanza di custodia cautelare eseguite da Guardia di Finanza e carabinieri di Brescia nell’ambito di un’inchiesta del pm dell’ antimafia di Brescia Teodoro Catananti relativa alla scomparsa di Pasquale Lamberti. Si tratta di un imprenditore svanito nel nulla il 3 luglio del 2021 da Besate nel Milanese. L’uomo era sparito dopo aver lasciato un messaggio nelle note del cellulare in cui indicava cinque presunti responsabili della sua sparizione. Dalla scomparsa sono iniziate le indagini che hanno portato alla luce presunti reati fiscali. I cinque raggiunti da provvedimento – di cui due in carcere e due ai domiciliari – sono residenti a Milano, Sondrio, Monza e Taranto, e nei loro confronti è stato disposto il sequestro preventivo di disponibilità finanziarie e beni per oltre 650.000 euro.

Alcuni indagati sono ritenuti “prossimi a contesti di criminalità organizzata di matrice ‘ndranghetista, e avrebbero acquisito, tramite una società svizzera, la proprietà di un’azienda bresciana operante nel settore zootecnico, depauperandola del proprio capitale e quindi determinando una procedura fallimentare” spiegano gli inquirenti. Secondo le indagini il gruppo – tra cui un commercialista di Monza – avrebbe acquistato beni immobili destinati a persone legati da relazioni familiari, avrebbero utilizzato di auto di lusso e acquisito disponibilità finanziarie su carte di credito prepagate rilasciate da una piattaforma finanziaria svizzera. Oltre ad aver dissipato il patrimonio della società, si sarebbero avvalsi di finanziamenti garantiti dallo Stato pari a oltre 1.700.000 euro e ottenuto un anticipo di crediti commerciali presso istituti bancari originati da fatture per operazioni “inesistenti”, per un valore di circa 400.000 euro”. La Procura di Brescia ha inoltre emesso un sequestro preventivo d’urgenza su somme di denaro e disponibilità finanziarie pari complessivamente a oltre due milioni e mezzo di euro e sulle quote di una società coinvolta.

Continua a leggere

Cronache

Ritrovamento di un arsenale da guerra a Giugliano: bazooka e bombe a mano in un campo

Pubblicato

del

I carabinieri della sezione operativa della compagnia di Giugliano in Campania sono impegnati in un’indagine delicata e potenzialmente pericolosa. Durante un’operazione di controllo in un terreno situato in via Epitaffio, sono stati rinvenuti due bazooka e tre bombe a mano, un vero e proprio arsenale da guerra nascosto tra la vegetazione.

Un’area sotto esame

I militari hanno richiesto l’intervento dei vigili del fuoco per sfoltire la vegetazione e ampliare l’area di sopralluogo, rendendo possibile una verifica più approfondita della zona. L’obiettivo è accertare se ci siano ulteriori armi o altri elementi di interesse investigativo.

Gli artificieri in azione

Sul posto sono attesi gli artificieri del comando provinciale di Napoli e la sezione rilievi del nucleo investigativo di Castello di Cisterna, specializzati nella gestione di materiali esplosivi. La loro presenza è fondamentale per mettere in sicurezza l’area e scongiurare eventuali rischi per la popolazione e per le stesse forze dell’ordine impegnate nell’operazione.

Indagini in corso

Le autorità stanno lavorando per risalire alla provenienza delle armi e alle persone coinvolte nella loro detenzione. La presenza di un arsenale di tale portata fa ipotizzare legami con attività criminali organizzate, ma al momento non sono stati rilasciati ulteriori dettagli sulle piste investigative.

Un segnale inquietante

Questo ritrovamento accende i riflettori su un tema delicato: la diffusione di armi da guerra sul territorio e il loro possibile utilizzo in contesti criminali. La scoperta di oggi rappresenta un ulteriore monito sulla necessità di intensificare i controlli per garantire la sicurezza dei cittadini.

Le indagini proseguono e nei prossimi giorni si attendono ulteriori sviluppi su questa vicenda che ha sconvolto la comunità di Giugliano.

Continua a leggere

Cronache

Anziana morta nel Modenese, l’ipotesi è un’auto pirata

Pubblicato

del

Una donna di 81 anni è morta ieri sera a Concordia, in provincia di Modena e l’ipotesi è che sia stata investita da un’auto pirata. E’ successo intorno alle 18 in via per Novi, il corpo è stato trovato a poca distanza da casa. Sono intervenuti carabinieri e vigili del fuoco. Sembra che avesse feriti compatibili con un investimento e sono in corso indagini e ricerche per risalire al veicolo che l’avrebbe urtata, allontanandosi nel buio. Si guarderanno le telecamere della zone e si cercano testimoni.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto