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Ansia e dipendenza, 10% adolescenti con disturbi social

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Circa 4 adolescenti su 5 utilizzano ogni giorno i social media, con uno su 10 a rischio di sviluppare un “uso problematico”: le piattaforme procurano ansia di accedere, volontà di passare sempre più tempo online, astinenza quando si è offline, fallimento nel controllo del tempo. Ma provocano anche condizioni per le quali si trascurano altre attività, tensioni con i genitori e con gli altri. E’ il Report sulle tecnologie digitali, l’uso e le potenziali problematicità di strumenti all’interno della popolazione adolescenziale, pubblicato dall’Iss nell’ambito dello studio multicentrico internazionale HBSC (Health Behaviour in School-aged Children) svolto in collaborazione con l’Ufficio regionale per l’Europa dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e pensato per approfondire lo stato di salute dei giovani e il loro contesto scolastico e sociale.

La Sorveglianza HBSC Italia 2022 (Health Behaviour in School-aged Children) ha coinvolto 89.321 ragazzi e ragazze tra gli 11 e i 17 anni di età da tutta Italia. Dal Report dedicato alle tecnologie digitali e social emerge che l’incapacità di controllare il tempo passato sui social e, soprattutto, l’utilizzo di questi strumenti per scappare dai sentimenti negativi sono i sintomi più riconosciuti dai ragazzi e ragazze in tutte le fasce di età. E sono le ragazze a maggior rischio nell’uso problematico dei social media in tutte le fasce d’età. Il divario tra i due sessi si allarga particolarmente nei 13enni, 15enni e 17enni, dove le femmine che mostrano un uso problematico dei social risultano il doppio rispetto ai maschi.

Inoltre, per i ragazzi l’uso problematico dei social media sembra avere il suo picco negli 11anni, per poi diminuire progressivamente fino ai 17, la categoria che riporta una prevalenza minore. Le ragazze invece evidenziano un aumento tra gli 11 e i 13 anni, per poi mostrare minori livelli di problematicità. Quanto alla stratificazione degli adolescenti a rischio rispetto allo status socio-economico del nucleo familiare di appartenenza, i dati evidenziano come le prevalenze di questo fenomeno siano abbastanza costanti lungo tutte le fasce socio-economiche, con un leggero aumento per i giovani che riportano un minor livello di benessere economico lungo tutte le età (aumento più marcato per i 13enni). I maschi sono più esposti con i comportamenti a rischio associati ai videogiochi. Circa quattro ragazzi su cinque riportano un uso quotidiano o settimanale, rispetto a una quota ridotta di ragazze (circa due ragazze su cinque). Per entrambi i sessi, si nota come all’aumentare dell’età diminuisca la frequenza di gioco, anche se con modalità diverse.

Nella popolazione maschile è in leggero calo la percentuale di ragazzi che afferma di giocare almeno una volta a settimana (dal 41,2% degli 11enni al 37,5% dei 17enni), mentre cala drasticamente la percentuale di giocatori quotidiani (dai 46,1% a 11 anni a 26,3% a 17 anni) e aumenta chi afferma di giocare meno di una volta a settimana (dal 12,7% degli 11enni al 36,2% dei 17enni). Le femmine, invece, mostrano maggiore coinvolgimento nel fenomeno a 11 anni (solo il 38,3% di loro afferma di giocare meno di una volta a settimana), mentre dai 13 anni aumentano nettamente le percentuali di chi gioca poco (a 17 anni il 73,9% afferma di giocare meno di una volta a settimana). La ragione più condivisa per il comportamento problematico è “usare i videogiochi per scappare da sentimenti negativi” e un ragazzo su 5 afferma anche di “sentirsi, spesso o molto spesso, “assorbito dai videogiochi”.

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Estate e benessere della pelle: l’alimentazione giusta per proteggersi

Durante l’estate, la pelle è esposta a vari stress ambientali, ma possiamo proteggerla e mantenerla sana anche attraverso l’alimentazione. Una dieta ricca di antiossidanti e seguendo i principi della dieta mediterranea può fare la differenza.

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L’estate è sinonimo di passeggiate all’aria aperta, bagni di sole e di mare, un mix perfetto per il benessere di corpo e mente, ma non sempre favorevole per la pelle. Tuttavia, possiamo aiutare la nostra epidermide a rimanere sana, protetta e bella attraverso una corretta alimentazione.

Antiossidanti: i guardiani della pelle

Gli antiossidanti sono fondamentali per la salute della pelle. «Sono gli elementi che conferiscono colore a frutta e verdura», spiega Stefano Erzegovesi, nutrizionista e psichiatra. Esempi comuni sono:

  • Antocianine: conferiscono il colore blu e violetto ai mirtilli.
  • Clorofille: danno il verde scuro agli spinaci.
  • Carotenoidi: rendono arancioni le albicocche.

Ogni pianta ha i suoi specifici antiossidanti. È importante consumare una varietà di antiossidanti, piuttosto che grandi quantità di pochi tipi. Questo principio si applica anche agli integratori, che non possono sostituire l’effetto benefico di una dieta variata e bilanciata.

Il collagene: mito e realtà

Il collagene, essenziale per la tonicità e l’elasticità della pelle, è una proteina presente in tutte le parti gelatinose della carne o del pesce. Tuttavia, quando consumato attraverso la dieta, viene scisso in aminoacidi e non ha lo stesso effetto diretto sul collagene della pelle.

Dieta mediterranea “povera”

La migliore alimentazione per la pelle è quella che promuove anche la salute generale: la dieta mediterranea “povera”. Questa dieta prevede che il 50% delle proteine sia di origine vegetale. Questo tipo di alimentazione non solo aiuta la pelle, ma è anche benefica per la circolazione, la prevenzione dei tumori e il benessere cerebrale.

Idratazione e antiossidanti

Mantenersi idratati è cruciale durante l’estate. Bere acqua arricchita di antiossidanti, come tè verde, infusi di erbe e anche caffè, può contribuire a questo obiettivo.

Abbronzatura e protezione UV

Per chi desidera un’abbronzatura dorata, i carotenoidi presenti in albicocche, carote, pomodori, melone e anguria possono creare uno strato protettivo a livello dell’epidermide, conferendo un colore più dorato all’abbronzatura. Tuttavia, è importante ricordare che la vera protezione dai raggi UV viene dalla schermatura solare.

Antiossidanti


In sintesi, per proteggere la pelle in estate, è fondamentale seguire una dieta ricca di antiossidanti e bilanciata secondo i principi della dieta mediterranea. Questo, insieme a una corretta idratazione e all’uso di protezioni solari, può aiutare a mantenere la pelle sana e bella.

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Campania Regina della Tavola, per Taste Atlas c’è “la cucina che conquista il mondo”

La Campania si conferma come la regione dove si mangia meglio al mondo, seguita dall’Emilia Romagna e da altre prestigiose destinazioni culinarie internazionali. L’enogastronomia italiana, con la Campania in testa, rappresenta un traino fondamentale per il turismo e l’economia nazionale, come confermato da recenti studi e classifiche.

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La Campania è stata proclamata la regione dove si mangia meglio al mondo, seguita dall’Emilia Romagna. Questo prestigioso riconoscimento arriva da Taste Atlas, l’atlante mondiale del cibo, che ha lodato l’enogastronomia della Campania. Nella top ten, Java (Indonesia) e Creta (Grecia) occupano il terzo e quarto posto, mentre la Sicilia si piazza al quinto.

La Campania eccelle non solo per la qualità del cibo, ma anche per il numero di ristoranti. Secondo la Fipe, su 331.888 ristoranti in Italia, la Campania ne conta 34.271, piazzandosi subito dopo Lombardia e Lazio. La regione è leader anche per le pizzerie, con 34.406 in tutto il Paese.

In Italia, la cucina è un’arte e un business. L’enogastronomia rappresenta uno dei principali motivi di attrazione per il turismo, con un terzo della spesa turistica destinata alla tavola. Secondo un’indagine di The European House-Ambrosetti, l’Italia è il primo paese al mondo per la presenza di ristoranti italiani nelle principali metropoli globali, da Hong Kong a New York.

La cucina italiana sta per entrare nell’Olimpo dell’Unesco, rafforzando ulteriormente il suo status. L’Italia è il numero uno per prodotti certificati e tradizionali, e il 29,3% dei turisti stranieri sceglie l’Italia anche per l’appeal delle sue produzioni agroalimentari e tradizioni culinarie.

La Campania è al primo posto per prodotti tradizionali (601), seguita da Lazio (472) e Toscana (467). La regione è anche ricca di città e strade del cibo e del vino, a pari merito con il Piemonte (123) e seconda solo alla Toscana (137). Questi fattori spiegano l’exploit del turismo campano e del Sud in generale.

Turismo e cibo sono strettamente collegati. I consumi alimentari in Italia nel 2023 hanno raggiunto 287 miliardi di euro, di cui 92 miliardi spesi fuori casa. L’industria agroalimentare italiana, inclusa la filiera Ho.re.ca, vale circa 600 miliardi di euro, generando quasi 335 miliardi di valore aggiunto, pari al 19% del PIL italiano.

L’export agroalimentare italiano ha raggiunto i 64 miliardi di euro, con l’Italia come primo produttore ed esportatore mondiale di pasta e passata di pomodoro, prodotti tipici del Sud Italia.

I piccoli comuni italiani, che rappresentano il 69,5% del totale, sono la cassaforte delle tipicità alimentari. Questi centri, in particolare nel Sud Italia, producono il 93% delle eccellenze Dop e Igp del paese. Secondo Ermete Realacci, presidente di Symbola, i piccoli comuni rappresentano il futuro dell’Italia, non solo il passato.

Ettore Prandini, presidente di Coldiretti, sottolinea che i piccoli borghi hanno un significativo valore economico, storico, culturale e ambientale. Valorizzare queste aree può diventare una risorsa strategica per il rilancio economico e occupazionale del paese.

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50 Top Pizza Viaggio in Italia 2024, Napoli e Roma città della pizza al taglio

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Roma si conferma capitale della pizza al taglio. E’ quanto emerge dalla guida 50 Top pizza Viaggio in Italia 2024: in guida 10 locali capitolini, seguita da Napoli con 4 pizzerie e da Fiumicino e Torino con 3 locali a testa. La regione più rappresentata resta il Lazio con 13 indirizzi, seguita dalla Campania con 6 e dalla Calabria con 4. Pizzarium di Gabriele Bonci, a Roma, è la Migliore Pizza in Viaggio in Italia per il quinto anno consecutivo.

Al secondo posto si conferma Lievito di Francesco Arnesano, sempre a Roma, mentre al terzo posto ritroviamo Campana Pizza In Teglia di Daniele Campana, a Corigliano Calabro, in provincia di Cosenza. La quarta posizione va ad Antico Forno Roscioli della famiglia Roscioli, a Roma; quinta posizione per La Masardona della famiglia Piccirillo, a Napoli; sesta posizione per ‘O Fiore Mio Pizze di Strada di Davide Fiorentini, a Bologna; settima posizione per Tiri Bakery & Caffè, a Potenza. Per l’ottava posizione un nuovo ingresso in guida: Tiella, di Daniele Biagioni, a Roma. Nona posizione per il panificio Davide Longoni, a Milano e, a chiudere la top ten, Tellia, di Enrico Murdocco, a Torino. Novità è l’inserimento di Eataly Fiumicino. Per la prima volta entra in classifica una pizzeria situata in aeroporto, che si posiziona al tredicesimo posto.

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