Ad una settimana dal voto in diverse Regioni, sarebbe bello capire se chi ha governato l’ha ben fatto e se ha fatto quello che aveva promesso di fare per essere eletto. Ogni regione, ogni ente locale, poi, per legge deve rendere conto dei risultati dell’attività amministrativa. I cittadini però non hanno la pazienza per andarsi a studiare la sezione “amministrazione trasparente” sul sito della propria Regione o comune. L’ha fatto la fondazione Etica che ha citato fuori un interessante Report qualitativo delle Regioni.
Vediamo i risultati. In media il rating delle Regioni italiane è di 50 punti su 100. Ma si va dai 26 del Molise ai 66 di Toscana ed Emilia Romagna.
Tra le Regioni più trasparenti ci sono  Toscana, Emilia Romagna e Veneto. In generale, è più facile avere buoni risultati per le Regioni che hanno un reddito procapite elevato, per questo, spiega il report, “la Toscana si distingue perché riesce a piazzarsi al primo posto con 65,9 punti pur a fronte di un Prodotto intorno lordo pro capite di poco superiore ai 31 mila euro (nona posizione). La Lombardia scende dal primo al quarto posto rispetto al 2018 in quanto penalizzata da alcuni indicatori di rendicontazione delle informazioni sugli appalti, meno chiare e di facile reperimento nel 2019 rispetto alle altre Regioni. Molise, Basilicata e Puglia, pur ottenendo anche nel 2020 un rating pubblico sotto la sufficienza, secondo il report dimostrano un miglioramento.
Le Regioni ai primi posti sono amministrate da maggioranze di colore diverso. Se c’ è un denominatore comune che spiega il risultato è la collocazione geografica. A raggiungere i risultati migliori sono infatti le Regioni del Nord con un Pil procapite elevato. Mentre la ricchezza prodotta non va oltre i 20 mila euro a testa per le ultime quattro del ranking, cioè Sicilia, Campania, Calabria e Molise. La Valle d’ Aosta è l’eccezione alla regola: pur vantando il secondo Pil pro capite d’ Italia (39 mila euro) dopo quello della Provincia Autonoma di Bolzano, ottiene un rating debole: 46 su 100. In generale il regime di statuto speciale dimostra di non essere garanzia di buona performance.
Fondazione Etica ha poi analizzato nel dettaglio le informazioni sulla gestione del bilancio. In quest’ ambito particolarmente rilevante la classifica della capacità di spendere i fondi europei visto che saranno le Regioni a dover utilizzare al meglio le risorse del Recovery fund. Il risultato è in generale insoddisfacente.
Le Regioni che fanno meglio sono, nell’ ordine, Valle d’ Aosta, Toscana, Emilia Romagna e Basilicata. Chi fa peggio: Molise, Lazio, Campania, Abruzzo, Umbria e Marche.
Passando all’ ambito sanitario, il primo indicatore analizzato riguarda la spesa pro capite per investimenti sanitari.
Bene, la spesa maggiore appartiene alle due province autonome di Trento e di Bolzano, rispettivamente con 155 e 132 euro pro capite. Al terzo posto la Basilicata, con 71 euro. Per Abruzzo e Molise, invece, non risulta alcuna spesa effettuata.