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Allerta massima in Israele, l’Iran ha lanciato un attacco con droni

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Decine di droni iraniani sono stati avvistati sopra le province meridionali dell’Iraq in rotta verso Israele. Lo ha riferito la televisione Al Arabiya. Una fonte militare ha detto al canale televisivo che “decine di droni iraniani stanno attraversando le province meridionali irachene di Maysan e Al-Nasiriyah in rotta verso il territorio di Israele”.

La Casa Bianca ha confermato l’inizio dell’attacco contro Israele da parte dell’Iran sottolineando che Joe Biden è stato informato e segue la situazione con attenzione.

“L’Iran ha iniziato un attacco aereo contro Israele, si legge nella nota della portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale Adrienne Watson nella quale si sottolinea che il presidente Biden “è aggiornato sulla situazione dal suo team per la sicurezza nazionale che incontrerà questo pomeriggio alla Casa Bianca”.

Crescere di ora in ora l’allarme in Israele per la minaccia di attacchi iraniani in ritorsione del raid che a Damasco ha ucciso un generale dei Pasdaran mentre Teheran ha rivendicato il sequestro di una nave di parziale proprietà israeliana nello Stretto di Hormuz dopo averla abbordata con un elicottero e forze speciali. Secondo un alto funzionario americano citato da al Jazeera, “c’è un’alta probabilità” che l’Iran possa colpire già nella notte tra sabato e domenica, “anche con la partecipazione dei suoi affiliati in Iraq e in Siria”. In Israele il Fronte del Comando interno è corso ai ripari e per la prima volta ha cambiato le regole per i cittadini proprio a partire da stasera.

La conseguenza è che da domani tutte le attività educative sono sospese, comprese quelle organizzate da scuole e asili, che resteranno chiusi. Negli spazi aperti i raduni sono stati limitati a 1.000 persone. Le disposizioni rimarranno in vigore fino alle 23 di lunedì, salvo proroghe. Negli Usa il presidente il presidente Joe Biden ha deciso di accorciare il fine settimana in Delaware e di tornare subito alla Casa Bianca per “consultazioni urgenti” sulla crisi in Medio Oriente, alle quali ha partecipato anche il segretario di Stato Antony Blinken. Mentre il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu ha convocato una riunione urgente del gabinetto di sicurezza al ministero della Difesa a Tel Aviv.

Mentre la minaccia dell’Iran ha messo in fibrillazione l’intera comunità internazionale nel timore di uno scenario dagli esiti assolutamente imprevedibili, a confermare la notizia del sequestro della nave – e dei 25 membri dell’equipaggio che vi sono a bordo – è stata la stessa tv di Stato iraniana. Si tratta della Msc Aries, che batte bandiera portoghese ed è di proprietà della Gortal Shipping Inc, affiliata a Zodiac Maritime, di proprietà dell’imprenditore israeliano Eyal Ofer.

L’agenzia ufficiale Irna ha infatti sottolineato che la nave “appartiene al capitalista sionista Eyal Ofer” sostenendo che il cargo si stava dirigendo “verso le acque territoriali iraniane”. Gli Usa hanno chiesto il rilascio immediato della nave “fermata in acque internazionali” e ribadito “l’incrollabile sostegno” all’alleato israeliano di fronte alle minacce degli ayatollah.

L’equipaggio, ha aggiunto su X la portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale americana Adrienne Watson, “è composto da cittadini indiani, filippini, pakistani, russi ed estoni”. Che l’episodio sia parte della strategia della tensione di Teheran appare scontato, ma il grosso delle mosse riguarda l’apparato militare. Osservatori americani, citati dalla Cnn, hanno rivelato che l’Iran ha spostato “asset militari” in vista dell’imminente attacco contro Israele. Tra le armi identificate ci sono “droni e missili cruise”. Si è parlato di 100 droni e di decine di vettori con varia portata e capacità in grado forse di bucare la tripla difesa aerea israeliana, a cominciare dall’Iron Dome. La strategia individuata, sempre secondo gli Usa, è di effettuare “attacchi contro molteplici obiettivi” all’interno dello Stato ebraico.

Nell’operazione, come anticipato, “potrebbero essere coinvolti alleati di Teheran”. In Israele, dove tra l’altro continuano ad arrivare razzi dal Libano, l’esercito è ovviamente in stato di massima allerta. In un video diffuso durante il riposo sabbatico, il portavoce dell’Idf ha ammonito che Teheran “subirà le conseguenze della scelta di aggravare ulteriormente la situazione”. “L’esercito – ha ammonito Daniel Hagari – è pronto a tutti gli scenari e intraprenderà i passi necessari, insieme ai suoi alleati, per proteggere il popolo di Israele”.

Yahya Rahim, consigliere della Guida Suprema Ali Khamenei, ha osservato invece che “dopo che l’Iran ha promesso di reagire all’attacco che ha ucciso dei membri delle Guardie Rivoluzionarie, i sionisti sono in allerta e in preda al panico”. In questa situazione, si moltiplica il numero delle compagnie aeree che hanno fermato i voli su Teheran: dopo Lufthansa, oggi è stata la volta dell’olandese Klm. La stessa Olanda ha anche deciso di chiudere domenica la propria ambasciata nella capitale iraniana. Intanto nelle trattative al Cairo per una tregua a Gaza, Hamas ha fatto sapere di essere favorevole ad un accordo ma alle sue condizioni, già respinte da Israele: tra queste il cessate il fuoco permanente e il ritiro totale dell’esercito dall’intera Striscia.

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Zelensky: l’accordo sulle terre rare è davvero equo

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Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky accoglie con favore in un post su Telegram l’accordo “davvero equo” firmato con Washington sulle terre rare. “Abbiamo ora il primo risultato dell’incontro in Vaticano, il che lo rende davvero storico. Attendiamo con ansia anche gli altri risultati di quel colloquio”, ha detto il leader ucraino.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky accoglie con favore in un post su Telegram l’accordo “davvero equo” firmato con Washington sulle terre rare. “Abbiamo ora il primo risultato dell’incontro in Vaticano, il che lo rende davvero storico. Attendiamo con ansia anche gli altri risultati di quel colloquio”, ha detto il leader ucraino.

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Bisnonna inglese 115enne diventa la persona più anziana al mondo

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Una bisnonna britannica di ben 115 anni ha raccolto questa settimana la palma di persona più vecchia del mondo – stando alle statistiche internazionali censite – dopo l’annuncio della morte di uno suora 116enne in Brasile. Lo racconta oggi con dovizia di particolari il Daily Telegraph. La nuova titolare del record di longevità si chiama Ethel Caterham ed è nata il 21 agosto del lontano 1909 in un villaggio dell’Hampshire, in Inghilterra meridionale: prima del diluvio della Grande Guerra, mentre sul trono di quello che era ancora l’Impero britannico sedeva re Edoardo VII, figlio della regina Vittoria, bisnonno della defunta Elisabetta II e trisavolo dell’attuale monarca, il 76enne Carlo III.

Ultima di 8 figli, nonna Ethel vive attualmente in una residenza per anziani nella contea del Surrey, pure in Inghilterra del sud, dove – dopo l’ufficializzazione del suo primato – ha ricevuto una lettera personale di re Carlo: che si felicita per il “rimarchevole traguardo” da lei raggiunto. Tuttora lucida, Catheran è in grado di ricordare le tappe salienti della sua vita.

A 18 anni si trasferì nell’India coloniale, assunta come au pair nella famiglia di un ufficiale dell’esercito di Sua Maestà; poi, al ritorno in Gran Bretagna, conobbe a una festa il futuro marito Norman, sposato nel 1933 e col quale ha vissuto a Hong Kong e a Gibilterra prima di tornare in terra inglese. Rimasta vedova quasi mezzo secolo fa, nel 1976, Ethel ha smesso di guidare solo alla soglia dei 100 anni. Mentre a quasi 111 è riuscita a guarire pure da un contagio di Covid. Il segreto della sua longevità? “Non aver litigato con nessuno”, ha risposto a un giornalista.

Oltre alla scelta di dare priorità “alla famiglia, la cosa più importante dell’esistenza”, ai figli, ai nipoti e ai pronipoti. A una testata locale ha spiegato del resto di non avere rimpianti, di essere “felice d’aver girato il mondo” fino ad approdare in “questa bella casa” di riposo in patria: “Ho detto sì a ogni opportunità di vita, mantenendo un’attitudine mentale positiva e accogliendo ogni cosa con moderazione”. Giusto l’anno scorso il Regno Unito aveva celebrato la conquista del record di un altro suddito britannico come ‘uomo più anziano del pianeta’: record ereditato da un giapponese e detenuto per qualche mese nel 2024 dal veterano di guerra John Tinniswood, deceduto a novembre a 112 anni d’età.

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Ivanka Trump News elogia Giorgia Meloni: “Donna pulita e leader più attraente dell’UE”

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Un post pubblicato su X dall’account Ivanka Trump 🇺🇲 🦅 News ha acceso i riflettori su Giorgia Meloni, definita “la leader più attraente dell’Unione Europea”. L’immagine allegata ritrae la presidente del Consiglio italiana sorridente su un lettino, con indosso un costume da bagno che richiama i colori della bandiera italiana.

Il messaggio che accompagna lo scatto recita: “Lascia un ❤️ per una donna pulita, fantastica e senza tatuaggi, la leader più attraente dell’UE 🇪🇺!!!”. Una dichiarazione che va oltre l’elogio estetico, sottolineando valori considerati simbolici dalla destra americana: ordine, sobrietà e conservatorismo nei costumi.

Il post è solo l’ultimo segnale dei rapporti calorosi tra la famiglia Trump e Giorgia Meloni, rafforzati da un’intesa ideologica su immigrazione, difesa dell’identità nazionale e visione tradizionale della società. Donald Trump, tornato presidente degli Stati Uniti, ha già espresso pubblicamente ammirazione per la premier italiana in più occasioni.

L’episodio conferma la crescente sintonia politica e mediatica tra due mondi che, seppur geograficamente lontani, condividono una visione del potere fondata su patriottismo, sovranismo e comunicazione diretta con il popolo.

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