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Allergie ai farmaci, come riconoscere le reazioni e come curarsi

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Alessandra Cioffi. Medico dell’ospedale pediatrico Santobono di Napoli

Le allergie provocate dai farmaci fanno spesso più paura rispetto altri tipi di allergie perché si scatenano quando l’individuo è malato e generano ansia su come trattarle, su come proseguire la terapia  per la patologia in atto e su come comportarsi per curare eventuali patologie future. Si tratta di un argomento abbastanza complesso che talvolta rappresenta un problema anche per i medici che devono trovare farmaci alternativi. Dunque, proviamo ad immaginare la preoccupazione genitoriale se tale situazione si verifica nel bambino. Purtroppo non si tratta di un evento raro e tra i principali farmaci responsabili si identificano proprio gli antibiotici. 

Proviamo a capire insieme di cosa si tratta.

In accordo con l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) per reazione avversa a un farmaco o Adverse Drug Reaction (ADR) si intende ogni risposta indesiderata che faccia seguito alla somministrazione del farmaco in causa alle dosi usualmente utilizzate a fini diagnostici, terapeutici, di profilassi o di modificazione delle funzioni fisiologiche. Circa il 10% delle ADR sono rappresentate dalle reazioni allergiche ed il 30% sono di tipo cutaneo. Gli Antibiotici (penicilline 38%, cefalosporine 18.5%) e i FANS sono i principali farmaci responsabili di ADR in età pediatrica. Esistono dei fattori di rischio per il verificarsi di una reazione ai farmaci: il sesso femminile è maggiormente coinvolto, la presenza di una patologia concomitante (HIV, infezioni agenti appartenenti alla famiglia degli Herpes Virus, fibrosi cistica), la modalità di somministrazione del farmaco (la via parenterale è la più immunogenica, ma anche quella topica può risultarlo in presenza di elevato grado di infiammazione locale) ed inoltre trattamenti frequenti e intermittenti sono più immunogenici rispetto a quelli continui. L’atopia (ovvero se si è allergici ad altre sostanze) non è una condizione predisponente, tuttavia anche le  reazioni  potrebbero essere più gravi. 

Quando si sospetta una reazione ad un farmaco è sempre opportuno cercare di capire quale è il farmaco coinvolto per sospendere immediatamente la somministrazione e trattare l’allergia con antistaminici ed eventualmente cortisone; poi in un secondo momento sarà opportuno sottoporsi a delle indagini specifiche per capire a quali altri farmaci si è allergici ed identificare molecole alternative da utilizzare quando necessario. Tra le indagini da richiedere al proprio medico vi sono gli SKIN PRICK TEST ed i PATCH TEST. Si tratta di test di semplice esecuzione su cute. L’unica attenzione è quella di far osservare al paziente un periodo libero dall’assunzione di farmaci ed i soggetti testati non devono presentare malattie infettive o reazioni infiammatorie in corso.

Se tali test risultano negativi può essere effettuato un test di provocazione orale che dovrebbe essere ripetuto a distanza di 21 giorni se negativo. In caso di positività è opportuno scegliere un farmaco alternativo tenendo in considerazione che alcuni farmaci possono generare reazioni crociate ( cross-reattività). 

Dunque in caso di reazione ad un farmaco è fondamentale rivolgersi all’esperto per identificare il tipo di reazione, determinare il trattamento opportuno e stabilire quali farmaci utilizzare in futuro in modo sicuro.

*L’autrice di questo servizio è un medico dell’ospedale pediatrico Santobono di Napoli

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Esteri

Veto russo a bozza Usa contro armi nucleari nello spazio

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La Russia ha bloccato con il veto la risoluzione elaborata da Usa e Giappone sulla prevenzione delle armi nucleari nello spazio. La bozza intendeva “rafforzare e sostenere il regime globale di non proliferazione, anche nello spazio extra-atmosferico, e riaffermare l’obiettivo condiviso del suo mantenimento per scopi pacifici”. Il testo ha ottenuto 13 voti a favore, il veto della Russia e l’astensione della Cina.

Oltre a ribadire gli obblighi ai 115 Stati parte del Trattato sullo spazio extra-atmosferico – compresi tutti i membri permanenti del Consiglio di Sicurezza – “di non posizionare in orbita attorno alla Terra alcun oggetto che trasporti armi nucleari o altre armi di distruzione di massa”. Mosca e Pechino volevano un emendamento che riecheggiava una proposta del 2008 delle due potenze, e aggiungeva un paragrafo che vietava “qualsiasi arma nello spazio”, ma e’ stato bocciato avendo ottenuto solo 7 voti a favore.

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Esteri

Blinken: Usa-Cina gestiscano relazioni responsabilmente

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Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha invitato gli Stati Uniti e la Cina a gestire le loro differenze “responsabilmente”, iniziando oggi la sua visita nel Paese asiatico. “Abbiamo l’obbligo nei confronti del nostro popolo, e anzi nei confronti del mondo, di gestire le relazioni tra i nostri due paesi in modo responsabile”, ha detto Blinken a Shanghai incontrando il leader del Partito comunista locale.

Il segretario di Stato americano ha affermato che il presidente Joe Biden è impegnato nel dialogo “diretto e duraturo” tra le due maggiori economie del mondo, dopo anni di crescente tensione. “Penso che sia importante sottolineare il valore e anzi la necessità dell’impegno diretto, del parlarsi l’un l’altro; mettere in evidenza le nostre differenze, che sono reali, cercando di superarle”, ha detto Blinken. Il segretario del Partito comunista cinese per Shanghai, Chen Jining, ha dato il benvenuto a Blinken e ha parlato dell’importanza delle imprese americane per la città. “Sia che scegliamo la cooperazione o il confronto, influisce sul benessere di entrambi i popoli, di entrambi i paesi e sul futuro dell’umanità”, ha detto Chen.

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Cronache

Processo Cospito, sentenza definitiva: 23 anni di carcere

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La Corte di Cassazione ha emesso una decisione definitiva riguardo ai ricorsi presentati dalle difese di Alfredo Cospito e Anna Beniamino, confermando le pesanti condanne per i loro presunti ruoli nell’attentato alla ex caserma allievi carabinieri di Fossano nel 2006. I due sono stati giudicati colpevoli di “devastazione, saccheggio e strage”, oltre ad altri reati connessi all’attività di un’associazione sovversiva.

Alfredo Cospito dovrà scontare una pena di 23 anni di reclusione, mentre Anna Beniamino è stata condannata a 17 anni e 9 mesi di reclusione. Con questa decisione della Cassazione, le condanne diventano irrevocabili, mettendo definitivamente fine a un lungo processo legale che ha coinvolto i due anarchici.

 

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