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Cronache

“Alberto di Monaco è il padre di mia figlia”, l’avvocato Erich Grimaldi cita il Principe in Tribunale per un riconoscimento di paternità

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La notizia è ghiotta. Non è semplicemente o solamente gossip. La storia l’ha rivelata l’avvocato napoletano, Erich Grimaldi che ha intenzione di trascinare in Tribunale un Principe che porta peraltro il suo stesso cognome, Alberto Grimaldi meglio noto tra le teste coronate con il più semplice nome di Principe Alberto di Monaco. E perchè mai l’avvocato Erich Grimaldi fa causa al Principe Alberto? Perchè c’è una bella donna brasiliana, residente nelle Marche, che ha formalmente chiesto al Principe il riconoscimento di paternità di sua figlia nata nel 2005, dunque parliamo di una 15enne. Esigenze di privacy ci impongono di tenere celata l’identità della ragazzina e della mamma.

La famiglia reale monegasca. Alberto di Monaco, la moglie Charlene e i loro due bimbi (abbiamo preferito oscurare i loro volti anche se la Casa Reale li espone in pubblico su Fb)

Speriamo di ricordarcene tutti di questa benedetta privacy. La signora, assistita dal bravo avvocato napoletano,  sostiene che la ragazzina oggi 15enne è il frutto di una relazione con il Principe. Ora per mettere al mondo una bambina non basta leggere le riviste e innamorarsi della figura patinata del Principe. Diciamo che ci vuole qualcosa in più. Ebbene la signora sostiene di  aver conosciuto il Principe in un noto locale in Brasile e di aver poi accompagnato Sua Maestà il Principe del Casato dei Grimaldi in un viaggio di piacere  in giro per l’Europa. Almeno questo è quanto scrive l’avvocato Erich Grimaldi per conto della signorina brasiliana in una citazione depositata in Tribunale.

Erich Grimaldi. L’avvocato napoletano che rappresenta la giovane 34enne brasiliana che sostiene di aver avuto una figlia nel 2005 da Alberto di Monaco

Per ora quello che ci viene concesso di sapere di questa storia è che il Principe già sa tutto perchè sarebbe stato informato come padre naturale. Anzi, sostiene l’avvocato Grimaldi, il Principe Grimaldi “informato subito… non ha mai riconosciuto la figlia e alla sua nascita, dopo aver ricevuto a mezzo email un rilievo fotografico della bambina, interrompeva ogni contatto”. “La mia assistita – racconta l’avvocato a giornali e agenzie di stampa nazionali e internazionali – sta vivendo un momento molto delicato e importante per la vita di sua figlia, che dopo 15 anni ha chiesto alla madre di rivelarle chi sia il padre naturale. E lei ha deciso di assecondare il suo desiderio”.

Che cosa dovrebbe succedere ora? “Il mancato riconoscimento, che dovrà necessariamente passare per un test del Dna, ha provocato profonda sofferenza alla fanciulla, la quale ha diritto di essere riconosciuta e tutelata, ed è per questo che ci siamo rivolti al Tribunale, dopo aver tentato invano una bonaria conciliazione con la famiglia Grimaldi”. Insomma siamo solo al primo capitolo di una storia che sentiremo e vedremo in tutte le salse questa estate. Il Principe di Monaco padre di una 15enne italiana che ha una mamma brasiliana. Gli ingredienti ci sono tutti per mettere tanta carne a cuocere per il gossip estivo. Speriamo solo che nella cucina di questa storia di gossip e di pruderie varie, nessuno dimentichi mai che c’è di mezzo una ragazzina di 15 anni.

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Cronache

Medvedev: Zelensky farà una triste fine, abbattere regime Kiev

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Il numero due del Consiglio di sicurezza russo, Dmitri Medvedev, ha dichiarato che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky “finirà nel modo più triste” e che le truppe russe devono concludere “con una vittoria” l’invasione dell’Ucraina e “distruggere” quello che lui, seguendo la definizione della propaganda del Cremlino, definisce “il regime neonazista di Kiev”. Lo riporta l’agenzia di stampa ufficiale russa Ria Novosti.

“Quando il capo di uno Stato, anche uno così particolare come l’Ucraina, e un tipo così patologico come questo personaggio, si vanta di queste cose, significa solo una cosa: che alla fine anche lui finirà nel modo più triste”, ha detto Medvedev, commentando la notizia, ripresa anche dalla Reuters, secondo cui Zelensky avrebbe elogiato l’intelligence ucraina per l’uccisione di alcuni alti ufficiali russi ma senza riferimenti a casi specifici.

“Innanzitutto, dobbiamo completare l’operazione militare speciale in Ucraina con una vittoria e dobbiamo distruggere il regime neonazista di Kiev, ma il regime, non lo Stato, il cui destino è una questione del futuro”, ha detto poi l’ex presidente russo usando la dicitura “operazione militare speciale” con cui il Cremlino indica l’aggressione militare contro l’Ucraina. La Russia di Putin ha invaso l’Ucraina sostenendo di volerla “denazificare”, ma la tesi di Mosca secondo cui il governo di Kiev sarebbe “neonazista” è considerata del tutto infondata dalla stragrande maggioranza degli analisti politici.

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Cronache

Ischia ritrova la sua giustizia: il Tribunale torna operativo con le udienze del giovedì

Il Tribunale di Ischia riapre le udienze del giovedì grazie al decreto del presidente vicario Scoppa. Una vittoria per avvocati, cittadini e istituzioni locali dopo mesi di proteste.

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Una notizia attesa con speranza dai più ottimisti e insperata da altri, ma che segna un passaggio decisivo nella lunga battaglia per la tutela del presidio giudiziario dell’isola verde. Il presidente vicario del Tribunale di Napoli, Gianpiero Scoppa, ha disposto il ripristino delle udienze a Ischia, restituendo piena funzionalità alla sezione distaccata locale.

Una decisione che accoglie le istanze dell’Associazione Forense dell’isola di Ischia e del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Napoli, protagonisti di una mobilitazione decisa culminata nello sciopero del 5 aprile scorso e nel ricorso al TAR presentato con il sostegno dei sei Comuni isolani.

Il decreto del giudice Scoppa: ritorno alla normalità

Il provvedimento firmato da Scoppa prevede l’assegnazione provvisoria del giudice onorario Ciro Ravenna al settore civile della Sezione distaccata di Ischia, in qualità di Giudice dell’Esecuzione, con il compito di gestire le udienze precedentemente seguite dalla giudice Criscuolo.

Nel decreto si evidenzia che Ravenna, rientrato in servizio nel 2025 dopo un incarico all’Ufficio del Giudice di Pace, aveva espressamente chiesto di essere destinato a una sezione civile in virtù della propria formazione professionale. La sua collocazione a Ischia rappresenta dunque una soluzione funzionale per sopperire alle gravi carenze d’organico che affliggono il Tribunale isolano.

Il decreto ha effetto immediato, garantendo il ripristino delle udienze del giovedì e segnando una svolta dopo mesi di polemiche, disservizi e disagi per professionisti, cittadini, testimoni e imputati costretti agli spostamenti sulla terraferma.

La soddisfazione dell’Assoforense e dell’avvocatura

«Quello ottenuto è un risultato importante», ha commentato Alberto Morelli, presidente dell’Assoforense Ischia. «Scoppa aveva già dimostrato attenzione e sensibilità alla nostra situazione. Ora arriva un passo concreto che ridà dignità alla nostra professione e servizio alla cittadinanza».

Anche il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Napoli esprime soddisfazione per l’esito di un lavoro di sinergia tra istituzioni e avvocati, premiato da un risultato tangibile dopo mesi di diplomazia e pressione istituzionale.

La battaglia continua: si attende la stabilizzazione definitiva

Sebbene l’assegnazione di Ravenna rappresenti una boccata d’ossigeno, resta ancora aperta la questione della stabilizzazione definitiva del Tribunale di Ischia, promessa più volte dal Governo centrale ma mai concretamente attuata.

Il clima ora è più disteso, ma solo un atto definitivo potrà chiudere quella che gli avvocati dell’isola definiscono «una lunga parentesi di giustizia precaria».

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Cronache

Conclave 2025, i cardinali decidono: si comincia il 7 maggio

Il Conclave per eleggere il successore di Papa Francesco inizierà il 7 maggio. I cardinali si riuniranno nella Cappella Sistina: le regole, i tempi e il ruolo di Parolin.

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I cardinali hanno deciso: il Conclave che eleggerà il 266esimo successore di Pietro inizierà il 7 maggio, mercoledì prossimo, nel pomeriggio. L’annuncio è arrivato dopo l’assemblea dei porporati che ha scelto di prendersi qualche giorno in più per motivi principalmente logistici.

Più tempo per sistemare gli elettori

La decisione di posticipare l’inizio del Conclave rispetto alla conclusione dei novendiali di suffragio per Papa Francesco, che termineranno domenica, è dovuta alla necessità di organizzare adeguatamente l’accoglienza dei 135 cardinali elettori – il numero più alto mai registrato – presso la Casa Santa Marta. Due porporati, infatti, hanno già annunciato la rinuncia per motivi di salute.

La guida del Conclave

A presiedere il Conclave sarà il cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato Vaticano, poiché il Decano Giovanni Battista Re e il Vice Decano Leonardo Sandri, avendo superato gli ottant’anni, non parteciperanno alle votazioni. Toccherà a Parolin, quindi, interrogare il nuovo eletto circa l’accettazione del pontificato e il nome che vorrà assumere.

Prima dell’inizio delle votazioni, la mattina del 7 maggio, il cardinale Re celebrerà la Missa pro eligendo Romano Pontifice nella Basilica di San Pietro. Nel pomeriggio, i cardinali si raccoglieranno nella Cappella Paolina per poi entrare in processione nella Cappella Sistina intonando il “Veni Creator Spiritus”, invocando l’assistenza dello Spirito Santo.

Le regole del Conclave

Come stabilito dalla Costituzione Universi Dominici Gregis di San Giovanni Paolo II, i cardinali hanno giurato di rispettare rigorosamente le norme che regolano l’elezione. Sono vietate influenze esterne, pressioni, favoritismi o avversioni personali. L’unico criterio dev’essere il bene della Chiesa e la gloria di Dio.

Il nuovo Papa dovrà essere eletto con una maggioranza qualificata di due terzi. Dopo il comando “Extra omnes” (“Fuori tutti”), inizieranno le votazioni: il primo scrutinio sarà effettuato il 7 maggio. Dal giorno successivo, se necessario, si procederà con quattro votazioni quotidiane, due al mattino e due al pomeriggio.

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