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Bimba di un anno trasferita da Capri al pediatrico Santobono di Napoli in elicottero mentre infuriava la tempesta nel Golfo

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Impossibile raggiungere Capri per le condizioni meteorologiche proibitive ma c’era una bimba di 15 mesi da portare sulla terraferma perché la piccola stava male, era affetta da ‘convulsioni febbrili complesse’, ed aveva bisogno di ricovero in una struttura adatta così è scattata l’allerta e c’è stato un intervento straordinario del 118 a salvare la piccolina.

Mare in burrasca, vento forte e nessun mezzo che attraccava sull’isola di Capri ma l’equipaggio di un elicottero del 118 ha sfidato il maltempo e l’intervento è riuscito. Una storia a lieto fine grazie all’impegno di tutto il personale della Centrale Operativa del 118 diretto dal dottor Giuseppe Galano e sotto il controllo dell’ASL Napoli 1 Centro, e non meno grazie alla scelta coraggiosa e di grande professionalità dell’equipaggio. Il comandante, in costante contatto con la Centrale Operativa del 118, è infatti riuscito a trovare una finestra meteorologica possibile per eseguire il volo. L’emergenza è scattata alle 20.15 circa, una richiesta da Capri per trasferire a Napoli la piccola. Nell’impossibilità di far muovere l’idroambulanza per il mare in tempesta o far decollare l’elicottero, la Centrale Operativa ha immediatamente attivato il protocollo di soccorso che prevede, tramite la Prefettura, il coinvolgimento dell’aeronautica militare. Solo l’aeronautica è infatti dotata di velivoli adatti al decollo anche in condizioni meteorologiche proibitive. Un protocollo da attivare come ultima risorsa, anche a causa dell’ovvia dilatazione dei tempi di soccorso.
È stato però il comandante dell’elicottero del 118 di Napoli a riuscire a rompere ogni impasse, assumendosi il rischio (benché calcolato sulla base di una grandissima esperienza) di decollare sfruttando pochi minuti di miglioramento metereologico. Una finestra temporale brevissima che ha però consentito all’equipaggio di completare il trasporto e far arrivare la piccola al Santobono Pausilipon.

 

 

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Voto di scambio politico-mafioso, 7 arresti nel Napoletano

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Dalle prime luci dell’alba i carabinieri della compagnia di Torre Del Greco (Napoli) stanno dando esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare (sei arresti in carcere e uno ai domiciliari) emessa dal gip del tribunale di Napoli su richiesta della DDA partenopea a carico di 7 persone. Gli indagati sono ritenuti gravemente indiziati di scambio elettorale politico-mafioso, associazione per delinquere finalizzata alla corruzione elettorale e di detenzione e porto in luogo pubblico di armi, delitti aggravati dal metodo mafioso e dalla finalità di agevolare i clan Fusco-Ponticelli e De Micco-De Martino. I dettagli saranno forniti durante una conferenza stampa del procuratore Nicola Gratteri.

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‘Infrastrutture al Sud per il rientro dei ricercatori’

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“Noi stiamo investendo sul Sud e sulle sue infrastrutture perché anche queste sono infrastrutture. Il modo migliore per portare progetti di ricerca, come questo, e ricercatori, come quelli che stanno seguendo questi progetti, è creare delle infrastrutture. Ed è anche il modo migliore per fare tornare i nostri ricercatori, che sono andati all’estero, e per fare venire ricercatori stranieri”. Così da Napoli la ministra dell’ Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, che ha accolto alla Stazione zoologica Anton Dohrn la spedizione scientifica Trec, ovvero Traversing European Coastlines, che si occupa di studiare la biodiversità e gli ecosistemi lungo le coste europee.

“È importante creare delle iniziative di eccellenza, come queste, che non si fanno solo domande ma danno pronte risposte utili per la comunità globale”, ha detto Bernini che entro il mese di maggio incntrerà in un bilaterale la collega francese Sylvie Retailleau, che oggi non è potuta intervenire. Il progetto Trec è “un’occasione per noi di grande soddisfazione. Il fatto di poter gestire insieme con una collaborazione con la Francia, con l’Embl ( European Molecular Biology Laboratory) e con grandi istituzioni che si occupano di contenere la perdita della biodiversità è la rappresentazione di quello che dobbiamo fare tutti: affrontare i grandi problemi, le grandi criticità che affliggono il mondo insieme”.

E questo, ha aggiunto, “dimostra quanto la forza del network sia in grado di dare delle risposte. Devo dire che questa collaborazione ci è particolarmente grata perché ha un effetto concreto, con risultati immediati che sono quelli di cui abbiamo bisogno ora”. Trec è il primo progetto continentale che studia gli ecosistemi costieri e la loro risposta all’ambiente e arriva a Napoli dopo otto mesi, nel 2023, di attività dedicate al campionamento sulle coste dei mari Atlantico, Baltico e del Nord e con l’ingresso nel 2024 nel Mediterraneo sulle coste spagnole. Oltre 150 i gruppi di ricerca che collaborano alla spedizione e 90 le Istituzioni in 21 Paesi europei. Il progetto è coordinato dall’European Molecular Biology Laboratory, insieme alla Tara Ocean Foundation e all’Embrc (European Marine Biology Resource Centre).

Diversi i partner locali coinvolti lungo il percorso di campionamento, tra questi la Stazione Anton Dohrn di Napoli che è l’ente coordinatore di Embrc Italy ed ha già ospitato la goletta Tara presso la Marina militare nel 2014. A Napoli gli scienziati, che viaggiano con i laboratori mobili dell’Embl e a bordo della goletta Tara, raccoglieranno campioni d’acqua, suolo, sedimenti e aerosol in città, nell’area di Pozzuoli e nella zona del fiume Sarno. Farà tappa a Napoli, per oltre un mese presso la stazione Dohrn anche il principale componente della flotta di laboratori mobili, l’Advanced Mobile Laboratory che fornirà tecnologie all’avanguardia direttamente sul campo, aiutando i ricercatori a processare i campioni biologici subito dopo averli raccolti, con l’utilizzo di strumenti e metodologie avanzate.

Un monitoraggio punto per punto contro la perdita accelerata della biodiversità costiera. E la caratteristica paneuropea del progetto implica che i campioni saranno prelevati in modo standardizzato: ciò renderà possibile confrontare e sondare i dati in tutta Europa, superando le difficoltà dovute ai diversi sistemi di campionamento regionali o nazionali. I team scientifici raccolgono informazioni su fattori quali la presenza di inquinanti, antibiotici, pesticidi o ormoni, sulla temperatura, la salinità e sui livelli di ossigeno. In ogni punto i team campionano il suolo, i sedimenti e le acque poco profonde.

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Giovani violenti, liti e aggressioni da Milano a Palermo

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Liti, aggressioni e pestaggi con protagonisti giovani e giovanissimi. Adolescenti o poco più tra le vittime e, soprattutto, da chi usa la violenza ormai come atto quotidiano. E sono diversi gli episodi, nelle scorse ore, che da Milano ad Palermo, passando per Cassino, hanno come comun denominatore la prepotenza, la sopraffazione, la ferocia. Come nel caso di un ventenne, picchiato la scorsa notte, a Palermo, in via Quintino Sella, una delle strade della movida.

Ad aggredirlo, ha raccontato lui stesso, sarebbero stato un gruppo di sei adolescenti. La vittima è stata avvicinata per chiedergli l’ora, poi senza nessun apparente motivo sarebbe stato aggredito. Il giovane è finito in ospedale con un trauma al volto. Sono intervenuti gli agenti della polizia municipale e poi i carabinieri e gli agenti di polizia per chiarire la dinamica dell’episodio di violenza. E un’altra violenta aggressione si è verificata stamane all’alba accanto al naviglio della Martesana nella periferia Nord Est di Milano. Un egiziano di 27 anni attorno alle 6 è stato preso a sprangate e bastonate da un gruppo di nordafricani, sembra ‘una ventina di persone’, ed è ora ricoverato a Niguarda in gravi condizioni per i traumi e le ferite importanti al torace, al volto e alla testa.

Dalle prime informazioni, reperite con difficoltà, le volanti della polizia di Stato sono state allertate attorno alle 6.20. Arrivate in via Petrocchi hanno trovato il giovane, irregolare e con precedenti, a terra in gravi condizioni. Sempre di notte ma questa volta a Cassino, nel Lazio, i carabinieri della compagnia di Cassino sono intervenuti per ricostruire il movente ed identificare i protagonisti del violento pestaggio, avvenuto durante la notte, che ha portato all’ospedale Santa Scolastica della città un sedicenne con fratture multiple su varie parti del corpo.

Le indagini per il momento ipotizzano uno scontro tra due gruppi avvenuto su piazza Diamare, alle spalle del Teatro Manzoni, intorno alle tre della notte. A confermarlo sono stati alcuni residenti, svegliati dalla violenza del pestaggio. Sono stati loro a dare l’allarme al 112 facendo intervenire le pattuglie di carabinieri e polizia oltre alle ambulanze del 118. Si sta lavorando per capire se ci sia un collegamento tra questa rissa ed un altro pestaggio avvenuto poco prima in piazza Enrico Toti, dove un altro adolescente è stato preso di mira riportando però solo lesioni lievi.

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