Il tempio della velocita’ di Spa e’ diventato teatro di un nuovo dramma dell’automobilismo. Poco dopo la partenza della gara di Formula 2, un incidente ha coinvolto tre monoposto e la sua spaventosa dinamica ne ha fatto subito capire la gravita’, confermata nel giro di poco tempo dalla comunicazione del decesso di uno dei tre piloti coinvolti, il 22enne francese Anthoine Hubert, del team Arden, alla prima stagione nella categoria. La sua monoposto si e’ schiantata sulle barriere a lato della salita che porta al Raidillon ed e’ rimbalzata in pista, venendo speronata e spezzata in due da quella di un altro concorrente, l’ecuadoriano Juan Manuel Correa, rimasto gravemente ferito con fratture ad entrambe le gambe e ricoverato a Liegi. Lievi conseguenze, invece, per il terzo pilota, Giuliano Alesi, figlio dell’ex ferrarista Jean, controllato presso il centro medico del circuito. La gara era al suo secondo giro ma e’ stata subito annullata, mentre la Fia ha gia’ avviato un incidente sulle cause che lo hanno determinato. Su quel punto del tracciato le monoposto della Formula 2 raggiungono velocita’ superiori ai 250 kmh e lo scontro tra la monoposto ormai senza controllo del francese e quella che sopraggiungeva in pieno dell’americano e’ stato devastante. La dinamica ha ricordato quello che nel 2001 al Lausitzring coinvolse Alex Zanardi, quando la sua vettura Cart fu centrata nella parte laterale anteriore da quella del canadese Alex Tagliani e rimase spezzata, provocando l’amputazione di entrambe le gambe del pilota italiano. Per Hubert, l’impatto e’ stato invece fatale.
Il giovane nato a Lione avrebbe compiuto 23 anni tra meno di un mese, il 22 settembre, e da qualche mese aveva coronato il sogno di salire su una Formula 2. Aveva gia’ vinto due gare, a Monaco e Le Castellet, accrescendo il suo palmares che comprendeva gia’ il titolo di campione di Francia F4, conquistato nel 2013, e quello di GP3 vinto lo scorso anno con il team francese ART Grand Prix, alla sua seconda stagione nella categoria. Dal maggio dello scorso anno, ere stato chiamato alla Renault Sport Academy, segno che veniva considerato una delle promesse dell’automobilismo d’Oltralpe. Sono gravi, ma stabili al momento, le condizioni di Correa, ricoverato all’ospedale di Liegi. Anche lui giovanissimo, 20 anni, e alla prima stagione nella Formula 2 dopo due annate nella GP3. In pista c’era anche Mick Schumacher, che in serata ha postato su twitter una frase per Hubert, con una foto che li ritrae insieme: “Il destino e’ brutale. La perdita e’ infinita.
Anthoine, ci manchi gia’”, scrive il figlio di Michael Schumacher, devastato come molti altri piloti che gareggiavano con il francese e si sono uniti al cordoglio e al dolore della famiglia. Sempre in serata, Formula 1, Formula 2 e Formula 3 hanno diffuso un comunicato congiunto in cui si esprime “profonda tristezza” per la scomparsa di Anthoine Hubert, una persona “gentile con tutti, sempre sorridente e dal contagioso atteggiamento positivo”. “Vorremmo estendere le nostre piu’ sentite condoglianze alla famiglia, ai cari e agli amici di Anthoine e inviare le nostre piu’ sentite condoglianze all’intero team di Arden”. Ovviamente e’ stata cancellata anche la gara di F2 di domani.
“Si parla di scudetto nello spogliatoio, siamo a un punto cruciale. All’inizio sembrava irraggiungibile, ora siamo lì: difficile, ma ce la giochiamo. Tutto è nelle nostre mani. Con il lavoro e con il sacrificio siamo lì e ce la giochiamo, sapendo che sarà difficile e che finora non abbiamo fatto niente”. Lo ha detto il capitano del Napoli Giovanni Di Lorenzo a Radio Crc. Su quando il gruppo abbia capito davvero di essere inserito nello sprint scudetto, Di Lorenzo ha detto: “Non c’è stato un momento preciso. Partita dopo partita ci siamo costruiti questo percorso. Ora serve l’ultimo passo: il gruppo è unito, crede nell’obiettivo. Quando sei primo per tanto tempo non è mai per caso”.
Di Lorenzo ha parlato della sfida di sabato a Lecce e della forza del gruppo azzurro: “Ci tengo prima di tutto – ha detto – a mandare un abbraccio alla famiglia del fisioterapista del Lecce, la notizia ci ha colpiti molto. Sarà una partita difficile: loro lottano per salvarsi, e questa tragedia ha reso l’atmosfera particolare. Ma noi vogliamo portare a casa la vittoria. La forza di questo Napoli è il gruppo. Dietro ogni grande vittoria e ogni grande squadra c’è infatti un gruppo solido. Quando ci si vuole bene davvero, si affronta tutto meglio. Le difficoltà arriveranno, come sempre, ma ciò che conta è come reagiamo. Se il gruppo è sano, superare i limiti diventa più semplice”.
Il terzino destro ha parlato anche del rapporto con Conte e con i nuovi arrivati la scorsa estate: “Da capitano – ha detto – sono il più vicino all’allenatore, passo i suoi messaggi alla squadra. Fin dal primo giorno c’è stato un legame diretto, sincero e leale. La base è la sincerità: Conte è un allenatore forte, conoscevo già le sue qualità da avversario e in questi mesi le ha confermate. Siamo felici di averlo con noi. Sulla fascia destra ci conosciamo bene, da anni. Sappiamo leggere i movimenti l’uno dell’altro, ed è una qualità che ci portiamo dietro nel tempo. Ma il merito è anche del mister, che tiene alta l’intensità e coinvolge tutti. Anche chi gioca meno dà un contributo importante: è questo spirito che porta i risultati. I nuovi arrivati a Napoli? Spesso sono io a muovermi verso di loro, per metterli a loro agio e per farli inserire, magari con un messaggio o una chiamata. Gli consiglio le stesse cose che dissero a me quando arrivai, la cosa fondamentale è vivere la città come una persona normale e non sentendosi diversi. Io esco spesso in centro, scendo e non vivo male la città”. Di Lorenzo risponde anche su chi ha lasciato la maglia azzurra a gennaio, Kvaratskhelia: “Ieri sera – ha detto – ho visto la sua partita con il Psg: è fortissimo e gli auguro il meglio, anche di vincere la Champions League”.
Castel di Sangro tifa per il Napoli campione d’Italia e si prepara per il ritiro estivo che si terrà tra fine luglio e inizio agosto. Le date devono ancora essere stabilite, ma nel capoluogo sangrino è partita la macchina organizzativa per accogliere i partenopei per il quinto anni di fila. Tra le possibili novità l’allestimento del Palasport che, spera il sindaco Angelo Caruso, che è anche presidente della Provincia dell’Aquila, “possa ospitare il trofeo perché l’Abruzzo finora ha portato bene al Napoli. Da quando gli azzurri si allenano nei nostri impianti hanno vinto uno scudetto e una Coppa Italia. Ora speriamo che arrivi il secondo scudetto”.
L’anno scorso, nei sedici giorni di ritiro, in centomila hanno raggiunto Castel di Sangro (L’Aquila) per assistere agli allenamenti e alle quattro amichevoli degli azzurri. Un numero più basso dell’anno precedente quando erano state registrate 140mila presenze proprio per l’effetto Coppa. “Lo stadio Teofilo Patini ha una portata massima di 7.500 persone – ricorda Caruso – si procederà con l’allestimento straordinario del Palasport che servirà eventualmente a esporre la Coppa e a ospitare momenti celebrativi e conferenze. L’effetto Conte sicuramente si è visto”. Parte quindi il tifo per il Napoliperché l’eventuale conquista dello scudetto riporti i grandi numeri nel centro d’Abruzzo.
L’Inter perde Lautaro Martinez per infortunio. Il capitano nerazzurro si è fermato dopo 43′ nel primo tempo della semifinale di Champions League contro il Barcellona in corso allo stadio Olimpico di Montjuic: dopo uno scatto, l’argentino si è tenuto la coscia sinistra ed è uscito dal campo quasi in campo per farsi medicare, stringendo i denti per gli ultimi minuti del primo tempo e venendo poi sostituito da Mehdi Taremi a inizio ripresa. Per Lautaro si tratta di un risentimento muscolare ai flessori della coscia sinistra che dovrà essere valutato nei prossimi giorni.