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Cronache

Monte Faito, via alla messa in sicurezza dopo la tragedia della funivia: randagismo e strade nel mirino

Dopo l’incidente della funivia del giovedì Santo, il Prefetto di Napoli coordina il piano per la sicurezza sul Monte Faito: al centro trasporti, randagismo e sentieri.

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Dopo il tragico crollo della cabina della funivia del giovedì Santo che ha causato la morte di quattro persone, il Monte Faito si prepara alla svolta. La Prefettura di Napoli ha avviato un piano di interventi straordinari per mettere in sicurezza l’intera area montana, colpita da disservizi, strade dissestate, flussi turistici in calo e la minaccia del randagismo.

Il vertice in Prefettura

A presiedere il tavolo operativo è stato il prefetto Michele di Bari, che ha riunito i sindaci di Castellammare di Stabia e Vico Equense, i vertici delle forze dell’ordine, rappresentanti di Eav, Asl Napoli 3 Sud, Regione Campania, Città Metropolitana e Parco dei Monti Lattari. L’obiettivo è chiaro: garantire trasporti, sicurezza stradale e tutela per turisti e residenti.

«L’incidente ha segnato profondamente tutti – ha dichiarato il prefetto –. La Procura di Torre Annunziata è al lavoro, ma intanto dobbiamo mettere in sicurezza la strada d’accesso. Saranno potenziate anche le corse del trasporto pubblico locale». Attualmente sono operative 15 corse quotidiane, con possibilità di incremento in inverno.

Emergenza randagismo e animali abbandonati

Tra le priorità emerse al tavolo anche il grave problema del randagismo, legato in particolare a cani maremmani lasciati allo stato brado. Cinque di questi sono già stati affidati a una struttura specializzata, ma altri 15 devono ancora essere catturati, e potrebbero essercene molti di più.

Il prefetto ha sottolineato: «Dobbiamo garantire sicurezza ai residenti e ai turisti che affollano il Faito in estate». Alcuni di questi cani – introdotti da pastori legati a famiglie camorristiche – sono aggressivi e già protagonisti di aggressioni a escursionisti. Tre dei primi cinque esemplari catturati erano senza microchip, uno mutilato con le orecchie tagliate.

La strada interrotta da vent’anni

A preoccupare sono anche le condizioni della strada d’accesso al Faito, chiusa dal 2003. Il sindaco di Castellammare, Luigi Vicinanza, ha ricordato che già prima della tragedia di aprile il Comune aveva approvato una delibera per recuperare 10 milioni di euro, fermi dal 2008, per la messa in sicurezza dei rivi. Tuttavia, servono almeno 13 milioniper riaprire la strada.

Il sindaco di Vico Equense, Peppe Aiello, ha chiesto «interventi urgenti per mitigare il rischio idrogeologico» e ha espresso fiducia nell’azione della Prefettura.

Mucche, cavalli e rischi sui sentieri

Non solo i cani. I boschi e le strade del Faito sono invasi anche da mucche e cavalli provenienti da allevamenti abusivipoi abbandonati. Questi animali costituiscono un pericolo reale per gli escursionisti e per gli automobilisti che percorrono la zona.

Il piano della Prefettura prevede quindi azioni integrate e coordinate tra forze dell’ordine, Asl veterinaria e polizia municipale per liberare il territorio da minacce alla sicurezza pubblica.

Un primo passo concreto per restituire il Monte Faito alla comunità e a chi vuole viverlo in sicurezza.

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Cronache

Incendio sul Vesuvio, attacco criminale a una delle più importanti oasi di biodiversità d’Europa

Il Vesuvio, sito di interesse comunitario e patrimonio naturalistico, devastato da un incendio di 2 km di fronte. In fumo habitat unici, specie protette e secoli di equilibrio ambientale.

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Un fronte di fuoco lungo circa due chilometri sta devastando il Vesuvio, una delle più preziose oasi di biodiversità d’Europa e sito di interesse comunitario. Le fiamme stanno cancellando in poche ore un patrimonio naturalistico che ospita specie uniche e habitat protetti, frutto di secoli di equilibrio ambientale.

Il coordinamento dei soccorsi

Nel corso del comitato per la sicurezza e l’ordine pubblico di questa mattina, il prefetto di Napoli Michele di Bari ha fatto il punto sulle attività di spegnimento, ringraziando le istituzioni impegnate “per il grande lavoro che stanno facendo”. Lo scambio di informazioni tra i Centri operativi comunali di quattro comuni dell’area vesuviana e la Prefettura è costante, nel tentativo di ridurre i danni irreversibili al territorio.

Impegno straordinario di uomini e mezzi

Sul campo operano dieci mezzi aerei, di cui sei della flotta nazionale e quattro regionali, supportati da unità dei vigili del fuoco, carabinieri forestale, protezione civile nazionale e regionale e dalla società Sma Campania. Presenti anche le unità della polizia metropolitana di Napoli, mentre l’Esercito collabora con le polizie locali per gestire la viabilità e vigilare sulle vasche di accumulo dell’acqua, fondamentali per i rifornimenti dei velivoli antincendio.

Un attacco criminale al patrimonio naturalistico

Le prime valutazioni lasciano pochi dubbi: l’origine dell’incendio potrebbe essere dolosa, un atto criminale che mette a rischio uno dei polmoni verdi più importanti d’Europa. La distruzione di aree boschive e habitat protetti rappresenta non solo una ferita ambientale, ma anche un danno incalcolabile alla comunità e alle generazioni future.

Il tesoro naturale a rischio

Il Parco Nazionale del Vesuvio custodisce oltre 900 specie vegetali, tra cui rare orchidee spontanee, ginestre vesuviane e lecci secolari. La fauna annovera rapaci come il falco pellegrino e il biancone, piccoli mammiferi come la volpe e il riccio, e rettili endemici. Questi ecosistemi, modellati da millenni di convivenza tra l’uomo e il vulcano, sono oggi minacciati dalle fiamme: la perdita di questi habitat significa mettere in pericolo l’intera catena ecologica che da essi dipende.

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La tv è il primo dei media, ma preferiamo lo spezzatino

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La televisione in Italia mantiene il suo primato tra i media, sia in termini di numero di spettatori, sia di risorse economiche, ma negli ultimi anni si sta radicalmente trasformando nella direzione di una fruizione sempre più personalizzata, anche se questo significa acquistare contenuti a pagamento. Nel 2024 il settore televisivo ha superato nel complesso gli 8,8 miliardi di euro di ricavi e ha registrato un incremento del 7,3% rispetto al 2023, certificano i dati nell’ultima relazione dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni. Cresce la pubblicità che rappresenta il 35,8% dei ricavi complessivi, ma cresce soprattutto la tv a pagamento, abbonamenti e contenuti sui canali tradizionali e online, tanto che l’insieme delle offerte televisive a pagamento continua a rappresentare la principale fonte di finanziamento del mezzo (42,4% del totale). In crescita anche il canone per il servizio pubblico, che aumenta in valore assoluto, ma secondo una dinamica più contenuta rispetto alle altre componenti di ricavo, “con una conseguente contrazione della loro incidenza percentuale sul totale, che si attesta al di sotto del 22%”. I primi tre operatori detengono ancora il 69% delle risorse complessive: Rai mantiene la prima posizione (con una quota del 27,3%), precedendo Comcast/Sky (22,5%) e Fininvest (18,9%).

Si rafforza ulteriormente l’incidenza delle piattaforme online (tra cui Netflix, Dazn, Tim, Amazon, The Walt Disney Company), che guadagnano porzioni di ricavi, arrivando al 21,5% delle risorse economiche del settore televisivo, con un 13% in più rispetto al 2020. Il dato da registrare quindi è una sostanziale e progressiva disaggregazione del mercato televisivo, tra tv in chiaro e tv a pagamento dove il primo detiene la quota maggiore delle risorse economiche complessive (56,3%) con un valore di quasi 5 miliardi di euro, in aumento rispetto al 2023 (+4,5%). Ma è la tv a pagamento che cresce veramente, segnando +11,2% e raggiungendo un valore dei ricavi totali che si avvicina ai 3,9 miliardi.

Nel 2024 si registra una ripresa dei ricavi relativi alla piattaforma satellitare, che interrompe la contrazione degli ultimi anni. Anche i ricavi da vendita di offerte a pagamento (pay tv e pay per view) e da raccolta pubblicitaria sui programmi pay delle piattaforme tradizionali aumentano del 6,4%, nonostante la loro incidenza sia al di sotto del 45% del totale degli introiti della tv a pagamento: tale effetto è da attribuire al maggior incremento delle risorse generate dalle offerte online a pagamento sul web, le quali, includendo sia le sottoscrizioni di abbonamenti (S-vod), sia la vendita e il noleggio di singoli contenuti (Est e T-vod), crescono del 15,4%.

“I ricavi relativi alle offerte di contenuti audiovisivi online sono, dunque, sempre più rilevanti e raggiungono i 2,1 miliardi di euro nel 2024, con un’incidenza sul totale della tv a pagamento più che raddoppiata dal 2020 (+55,4%)”, a dare la dimensione di una fruizione televisiva sempre più frammentata e personalizzata. L’esame degli indici di ascolto rivela per il 2024 una lieve ripresa del numero complessivo di telespettatori delle piattaforme digitali terrestre e satellitare, rispetto al 2023, sia nel giorno medio (+0,1%) sia nel prime time (+0,5%). I dati della total audience rilevati da Auditel, attestano che il consumo televisivo avviene sempre di più attraverso la connessione ad internet e attraverso contenuti online (tv connesse, smartphone, pc e tablet). Infine da segnalare che in base alla rilevazione di Comscore, che considera esclusivamente il traffico desktop e mobile, non ricomprendendo le tv connesse, il numero degli utenti unici di siti e app delle piattaforme online di video on demand a pagamento si colloca mediamente al di sopra dei 15 milioni mensili (con picchi che si avvicinano ai 16 milioni nei mesi di settembre e ottobre).

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Festa di San Lorenzo al Porto di Capri con volo droni e Tananai

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Una flottiglia di droni si leverà in volo a Marina Grande per la tradizionale festa di San Lorenzo al Porto, uno degli eventi più attesi dell’estate caprese coincide quest’anno con un’importante celebrazione: i 35 anni del Porto Turistico di Capri, uno dei volani economici più importanti dell’isola, simbolo di accoglienza, storia e visione proiettata verso il futuro. Domani domenica 10 agosto, la grande porta dell’isola che è Marina Grande si trasformerà in un teatro en plein air per accogliere migliaia di turisti ed isolani che scenderanno al porto per vivere le atmosfere di una notte tutta caprese che celebra i due eventi. L’assessore ai Grandi Eventi Salvatore Ciuccio, infatti, nell’illustrare il programma della serata ha sottolineato: “Sarà una notte straordinaria, tra mare, musica e innovazione, pensata per residenti, turisti e per tutti coloro che amano Capri. Capri merita eventi di respiro nazionale e internazionale, e questo è solo uno dei tanti appuntamenti che hanno caratterizzato l’offerta turistica del comune e che continueranno a rendere la nostra isola protagonista di una stagione di rinascita culturale, artistica e turistica”. Conclude il sindaco Paolo Falco: “L’Amministrazione punta sempre più in alto, con una progettualità ben definita e una visione ambiziosa. Vogliamo continuare a valorizzare Capri come luogo di cultura, bellezza e innovazione, attraverso eventi che uniscono tradizione e contemporaneità. Stiamo costruendo passo dopo passo, un futuro fatto di progettualità concreta, visione strategica e valorizzazione del nostro patrimonio naturale e umano. Lo spettacolo di droni che accompagnerà la serata sarà una testimonianza della nostra volontà di innovare, di stupire, di coinvolgere, senza mai perdere di vista la qualità e la sicurezza”. (

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