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Clooney scarica Biden, ‘non è più quello che era, lasci’

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Joe Biden è “un eroe che ha salvato la democrazia nel 2020” ma “non può vincere la battaglia contro il tempo” e per questo deve ritirarsi dalla corsa della Casa Bianca. Le parole di George Clooney sono una doccia fredda sugli sforzi del presidente per rilanciare la sua campagna elettorale dopo la disastrosa performance al dibattito. Parole che pesano come macigni e vanno ad aggiungersi al colpo inflitto da Nancy Pelosi. L’ex speaker della Camera non ha scaricato il presidente ma non l’ha neanche appoggiato, esortando tutti ad attendere la fine del vertice Nato prima di esprimersi. “Sta al presidente decidere se correre. Lo stiamo tutti incoraggiando a prendere una decisione. Il tempo stringe”, ha detto vaga ai microfoni di Msnbc rispondendo a chi gli chiedeva se sostenesse la candidatura di Biden.”Voglio che faccia ciò che decide di fare. Dico a tutti di aspettare, di non mettere sul tavolo quello che pensano finché non vediamo come va questa settimana”, ha aggiunto incalzata durante l’intervista.

Pelosi è considerata una delle figure chiave del partito democratico, una delle poche – l’unica con una tale caratura politica – che potrebbe dire al presidente di farsi da parte. Clooney non ha atteso la fine della settimana della Nato per uscire allo scoperto e infliggere un duro colpo a Biden, con il quale mostra come anche Hollywood, nocciolo duro del partito liberal, inizia a vacillare. Democratico di lunga data, grande amico di Barack Obama e scelto dallo staff del presidente insieme a Julia Roberts per una campagna social per attirare sostenitori, Clooney ha scelto il New York Time per rivolgere il suo appello a Biden. E lo ha fatto sollevando implicitamente dubbi sulla difesa a spada tratta del presidente da parte del suo staff.

“Non può vincere la sua battaglia contro il tempo. Nessuno di noi può. E’ terribile da dire ma il Joe Biden con cui sono stato insieme tre settimana fa per una raccolta fondi non era il Joe Biden del 2010. Non era il Joe Biden del 2020. Era la stessa persona che abbiamo visto al dibattito”, ha scritto Clooney lasciando intendere che il Biden visto durante il confronto con Donald Trump non era un’eccezione. L’evento a cui il famoso attore fa riferimento è la maxi raccolta fondi a Los Angeles avvenuta dopo il G7 in Italia alla presenza anche di Obama. La star di Ocean Eleven se la prende soprattutto con i leader del partito democratico, che finora hanno fatto muro sul presidente. “Devono smetterla di dirci di non aver visto quello che 51 milioni di persone hanno visto” al dibattito, li ha criticati. “L’intervista con George Stephanopoulos ha solo rafforzato quello che abbiamo visto la settimana prima”, ha aggiunto Clooney osservando come con Biden candidato i democratici non solo non vincono la Casa Bianca ma rischiano di perdere anche la Camera e il Senato. “Questa non è solo la mia opinione: questa è l’opinione di ogni senatore, deputato e governatore con cui ho parlato in privato”, ha spiegato Clooney. Concorda sulle difficoltà di Biden anche Stephanopoulos, l’anchor di Abc che lo ha intervistato.

“Non può servire altri quattro anni”, ha risposto a un passante a New York che gli chiedeva cosa pensasse del presidente. A complicare il quadro di Biden e gli sforzi di rilancio della sua campagna è anche l’aumento delle defezioni pubbliche in Congresso. I deputati democratici che hanno chiesto il ritiro del presidente sono infatti saliti a otto e qualche crepa inizia a emergere anche in Senato, con Michael Bennett che prevede una “vittoria a valanga” di Trump. Proprio l’ex presidente si gode il caos nel partito democratico e sfida Biden: “Facciamo subito un altro dibattito”.

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Onu prepara ampia riforma a causa dei vincoli di bilancio

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Le Nazioni Unite stanno valutando una radicale ristrutturazione con la fusione dei team chiave e la ridistribuzione delle risorse. Lo riporta la Reuters sul suo sito, citando un memorandum riservato preparato da un gruppo di lavoro del Segretario Generale delle Nazioni Unite António Guterres. Il documento propone di indirizzare le decine di agenzie in quattro direzioni principali: pace e sicurezza, questioni umanitarie, sviluppo sostenibile e diritti umani. Tra le misure specifiche figura la fusione delle agenzie operative del Programma Alimentare Mondiale (Wfp), dell’Unicef, dell’Oms e dell’Unhcr in un’unica agenzia umanitaria.

La riforma prevede inoltre la riduzione delle duplicazioni di funzioni e la razionalizzazione del personale, incluso il trasferimento di una parte del personale da Ginevra e New York a città con costi inferiori. L’iniziativa è legata alla crisi finanziaria dell’ONU. Le proposte definitive di ristrutturazione dovranno essere presentate entro il 16 maggio.

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Siria, Israele bombarda zona palazzo presidenziale Damasco

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L’esercito israeliano ha annunciato di aver bombardato la zona del palazzo presidenziale a Damasco, dopo aver minacciato il governo siriano di rappresaglie se non avesse protetto la minoranza drusa. “Gli aerei da guerra hanno colpito la zona intorno al palazzo”, ha scritto l’esercito israeliano su Telegram.

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Vance, da Russia e Ucraina proposte per la pace

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Sia la Russia che l’Ucraina hanno presentato le loro proposte per la risoluzione del conflitto ed è attualmente in corso la ricerca di un punto comune per un accordo. Lo ha detto a Fox News il vicepresidente degli Stati Uniti J.D. Vance, riporta la Tass. “Quello a cui abbiamo assistito nelle ultime due settimane – ha detto Vance – è che entrambe le parti hanno dichiarato: ‘Questa è la nostra proposta di pace’. Gli ucraini l’hanno fatto. I russi l’hanno fatto. E ora credo che la domanda sia: possiamo trovare una via di mezzo per porre fine a questo conflitto?”

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