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Esteri

DeSantis abbandona la corsa al 2024, scontro Trump-Haley

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Sale la febbre del New Hampshire. Alla vigilia delle primarie di martedì, le prime vere e proprie dopo i caucus in Iowa, tra Donald Trump e Nikki Haley lo scontro si fa sempre più duro, essendo rimasti i due veri candidati nello Stato dopo l’uscita dalla corsa di Vivek Ramaswamy e Tim Scott, questi ultimi due già saliti sul carro del tycoon, e soprattutto il ritiro di Ron DeSantis. L’attuale governatore della Florida ha annunciato la sospensione della sua campagna elettorale – “non vedo una strada per la vittoria” – e il suo appoggio a Trump. “E’ superiore a Biden. Ha il mio sostegno perché non possiamo tornare alla vecchia guardia repubblicana”, ha spiegato il governatore. Non è comunque chiaro se i voti DeSantis andranno all’ex presidente visto che il governatore ha puntato ad affermarsi come l’alternativa a Trump.

“Sono molto onorato” dell’endorsement di DeSantis, ha detto a caldo l’ex presidente con Fox. “E’ un buon governatore, ha fatto una buona campagna elettorale. Ora è una corsa a due”, ha commentato Haley. DeSantis avrebbe iniziato a valutare una sua uscita dopo i caucus dell’Iowa ma la sicurezza è arrivata solo di recente, anche in seguito alle pressioni di alcuni finanziatori per fare un passo indietro e guardare al 2028. ‘Live free or die’, vivi libero o muori, è il motto dello Stato al confine con il Canada detto anche ‘The Granite State’ e per l’ex presidente si legge ‘incassa il New Hampshire e vola alla convention di luglio’. Gli ultimi sondaggi danno ancora Trump in ampio vantaggio rispetto ad Haley, il 50% dei consensi contro il 39%. “Haley è ineleggibile, con lei i democratici vincerebbero”, ha attaccato l’ex presidente nel suo ultimo comizio nello Stato invocando lo spettro di legami tra l’ex ambasciatrice Onu e i dem.

“Sta usando i soldi degli estremisti di sinistra per portare avanti i suoi programmi radicali”, ha avvertito Trump senza fornire nessuna prova di tutto questo ma semplicemente insinuando in una parte dell’elettorato repubblicano il dubbio che Haley sia l’ennesima rappresentante dell’establishment di Washington e Wall Street, quello contro il quale nel 2016 il tycoon decise di scendere in campo. D’altra parte il successo a valanga in Iowa, sostengono gli analisti, è dovuto principalmente al fatto che, al netto del patrimonio personale e della valanga d’inchieste nelle quali è coinvolto, la maggior parte dei sostenitori del Grand old party continua a percepire l’ex presidente come “uno di loro”. L’ex governatrice 52enne si difende puntando su uno degli argomenti più convincenti che ha a disposizione, l’età avanzata del suo rivale. “Ha detto che Joe Biden ci stava portando verso la seconda guerra mondiale, forse intendeva la terza… Ha detto di aver corso contro Barack Obama, ma non lo ha mai fatto. A 80 anni la salute mentale continuerà a calare. E’ la natura umana”, ha attaccato Haley dopo averlo deriso per averla confusa con l’ex speaker della Camera Nancy Pelosi.

L’ex ambasciatrice punta sul voto degli indipendenti – 4 su 10 nello Stato si dichiarano tali – ma secondo alcuni esperti ha compiuto l’errore strategico di non partecipare ai dibattiti sulle tv locali che l’avrebbero portata nei salotti di migliaia di indecisi. Haley ha comunque incassato il sostegno dell’importante quotidiano locale New Hampshire Union Leader: “Lo Stato è pronto per un cambiamento. L’America è pronta per un cambiamento. Il mondo è pronto per un cambiamento. Vogliamo un’opzione migliore rispetto a quella degli ultimi otto anni, e Nikki Haley è questa opzione”, si legge nell’editoriale del quotidiano. “Il New Hampshire può dimostrare che agli elettori indipendenti del Granite State non si può dire che le elezioni sono già cosa fatta. Il New Hampshire può dimostrare che nulla è inevitabile”.

La candidata ha anche guadagnato il sostegno di alcuni miliardari di Wall Street che il 30 gennaio ospiteranno una raccolta fondi in suo favore a New York. L’iniziativa sarà ospitata da Stanley Druckenmiller, Henry Kravis, Ken Langone e Cliff Asness, e i biglietti hanno un costo fra i 3.300 e i 33.200 dollari. Più sottotono la vigilia delle primarie per i democratici. Dopo la diatriba con il partito statale che le ha indette nonostante i vertici nazionali abbiano scelto il South Carolina come sede delle prime consultazioni, Biden è sparito dai radar dello Stato anche se i suoi hanno avviato una campagna silenziosa perché sulle schede gli elettori scrivano comunque il suo nome. In caso di successo del presidente si potrà rivendicare che ha vinto senza neppure essere sulla scheda. In caso di debacle, invece, si potrà invocare il fatto che il suo nome non era nella lista dei candidati. Tuttavia, qualunque cosa accada, ufficialmente la campagna di Biden non lo riconoscerà.

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Esteri

Algeria, uomo rapito da un vicino di casa ritrovato dopo 30 anni

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Le autorità giudiziarie di Djelfa, 300 km a sud di Algeri, capitale dell’Algeria, hanno arrestato oggi un uomo accusato di aver sequestrato per circa trent’anni un vicino di casa, trovato ieri sera sano e salvo, seppure in stato di grave abbandono, in una buca coperta di fieno in un allevamento di pecore. Lo riferisce il tribunale di Djelfa in una nota. La Procura ha ricevuto due giorni fa, il 12 maggio 2024, tramite la divisione regionale della gendarmeria nazionale di El Guedid, una denuncia contro uno sconosciuto secondo cui il fratello del denunciante, Omar Ben Amrane, scomparso da circa 30 anni, si trovava nella casa di un loro vicino, all’interno di un recinto per le pecore”.

https://x.com/Belhassine_Bey/status/1790483411179601969

“In seguito a questa segnalazione, il pubblico ministero del tribunale di Idrissia (provincia di Djelfa) ha ordinato alla gendarmeria nazionale di aprire un’indagine approfondita e gli ufficiali di giustizia si sono recati nella casa in questione. La persona scomparsa (B.A.) è stata ritrovata e il sospetto, di 61 anni, proprietario della casa, è stato arrestato”, aggiunge la nota. “La Procura ha ordinato un trattamento medico e psicologico per la vittima e il sospetto sarà portato davanti alla Procura non appena l’indagine sarà completata”, ha precisato il tribunale.

La nota conclude sottolineando che “l’autore di questo efferato crimine sarà perseguito con tutta la severità richiesta dalle leggi della Repubblica”. Sui social algerini è diventato virale il video del ritrovamento dell’uomo, ritrovato in uno stato pietoso, con abiti trasandati e una lunga barba. Secondo quanto riportato dai media locali algerini, la famiglia della vittima riteneva in precedenza che fosse stata rapita e uccisa da gruppi terroristici islamici armati attivi in Algeria negli anni ’90, quando aveva solo 16 anni.

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Esteri

Zelensky cancella visita a Madrid prevista per venerdì

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Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ha annullato la visita che avrebbe effettuato a Madrid venerdì prossimo, secondo fonti della Casa del Re, dopo che oggi aveva annunciato l’incontro che si sarebbe svolto incontro con Filippo VI e il successivo pranzo al Palazzo Reale. Lo scrive l’agenzia spagnola Efe. Il Palazzo della Zarzuela non ha spiegato i motivi della cancellazione della visita, che sarebbe stata la prima visita bilaterale di Zelensky in Spagna e nella quale avrebbe dovuto incontrare il premier Pedro Sánchez e firmare un accordo sulla sicurezza.

Il viaggio di Zelensky avrebbe incluso il Portogallo, tappa anche questa destinata a saltare stando a Rtp, la televisione pubblica portoghese, che – senza specificare le sue fonti – indica come motivo dell’annullata visita “l’aggravarsi della situazione in Ucraina”, si legge nella homepage della Rtp.

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Economia

Brasile: il governo Lula licenzia il capo di Petrobras

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Il governo del leader brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva ha licenziato il presidente del colosso petrolifero statale Petrobras, Jean Paul Prates, dopo una disputa tra la società e l’esecutivo sul pagamento dei dividendi. “Prates è stato licenziato”, ha detto un portavoce presidenziale. Da parte sua, Petrobras ha indicato in un comunicato stampa che Prates ha chiesto una riunione del consiglio di amministrazione.

Il 25 aprile gli azionisti di Petrobras hanno approvato il pagamento di 22 miliardi di reais (4 miliardi di euro) di dividendi straordinari per l’esercizio 2023, durante il quale il gruppo ha realizzato il secondo utile netto più grande della sua storia, e il collocamento di altri 22 miliardi in un fondo destinato a garantire il pagamento dei dividendi futuri. Inizialmente il cda di Petrobras, controllata dallo Stato brasiliano, aveva deciso di non pagare alcun dividendo. Questo annuncio, avvenuto il 7 marzo, ha causato il crollo del prezzo delle azioni Petrobras in borsa ed è stato considerato dagli analisti come il risultato di un’ingerenza del governo negli affari della società, una possibilità che preoccupa i mercati dall’avvento al potere del presidente di sinistra Lula all’inizio del 2023.

Lula ha ripetutamente accusato i dirigenti di Petrobras di pensare solo a soddisfare gli azionisti del gruppo, a scapito dei consumatori. Poco più della metà del capitale di Petrobras è detenuto dallo Stato brasiliano, mentre il resto appartiene ad azionisti privati. Jean Paul Prates, ex senatore del Partito dei lavoratori di Lula, è stato nominato capo di Petrobras nel gennaio 2023, poco dopo l’insediamento del presidente, al quale era noto per essere vicino. Il gruppo ha già sperimentato turbolenze durante il mandato quadriennale del presidente di estrema destra Jair Bolsonaro (2019-2022). Quattro presidenti si erano succeduti alla guida dell’azienda, a causa dei violenti disaccordi sulla politica dei prezzi della Petrobras. In 68 anni di esistenza, Petrobras ha conosciuto un susseguirsi di presidenti: 39 precisamente, con una longevità media inferiore ai due anni. Lula ha posto fine al processo di privatizzazione avviato dal governo Bolsonaro. Il governo brasiliano non ha menzionato il nome di un sostituto di Prates. I media brasiliani scommettono su Magda Chambriard, ex capo dell’Agenzia nazionale del petrolio, un’organizzazione responsabile della regolamentazione dell’industria petrolifera brasiliana.

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