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Cronache

Parco Verde di Caivano sotto assedio quotidiano, presidio e blitz h24

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E’ immediata la risposta dello Stato al raid di ieri notte nel Parco Verde di Caivano, in provincia di Napoli, dove la criminalità ha di nuovo sfidato lo Stato esplodendo ben 19 colpi d’arma da fuoco all’impazzata per incutere paura e terrore nei residenti. Il Viminale ha disposto un immediato incremento di uomini laddove, fino a ieri, c’erano già ben 166 unità. Nel giro di poche ore, tra Carabinieri e Polizia, per arginare il crimine verranno impiegati circa 210 unità. I presidi delle forze dell’ordine già contavano una importante presenza ma lì sono tante criticità da fronteggiare peraltro anche in un clima di omertà: tra Caivano, Frattamaggiore e Grumo Nevano i carabinieri hanno ben 103 uomini che aumenteranno del 20% arrivando a circa 123. Nel commissariato di Afragola, invece, fino a ieri c’erano 63 agenti.

Diventeranno 84: il Ministero dell’Interno ha già disposto l’invio di altri 21 poliziotti. L’obiettivo avere a disposizione un presidio h24 in quella fetta di territorio dove la camorra ha messo in piedi la piazza di spaccio più grande d’Italia. E dopo i raid in moto, che consentono spostamenti veloci approfittando del buio della notte, non si fermano. Dopo la visita della premier, e dopo il blitz interforze con 400 uomini, la risposta del crimine non si è fatta attendere. Si è manifestata ben tre volte sempre lo stesso modus operandi: tracotanti raid a mano armata, con colpi d’arma da fuoco, anche da guerra, sparati da scooter e moto. A Napoli le chiamano “stese”. Servono a marcare il territorio a maggior ragione dopo la visita di Giorgia Meloni, a fine agosto, e dopo gli arresti e i sequestri dello scorso 5 settembre. L’ultima delle stese risale a ieri notte: 19 colpi esplosi con armi di due diversi calibri.

Ed è noto a tutti che è difficile prevenirle perché sono imprevedibili e rapidi. Inoltre le vedette segnalano la presenza delle forze di polizia. E quando nel Parco Verde si spara, la speranza è sempre che non ci siano persone coinvolte La sera prima del blitz interforze c’è stata un’altra stesa con un 43enne ferito a colpi di pistola. Non si esclude che si sia trattato di un agguato più che di una ‘stesa’ classica. Sui siti online è circolata la notizia di un altro raid, “ma silenzioso”, avvenuto giovedì scorso, ma mai denunciato. A compierla un gruppo di malviventi in moto, sfilati armi in pugno, senza sparare. Un altro messaggio non solo per il quartiere, come sostiene don Maurizio: “Come se volessero dire che non hanno paura dello Stato”.

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Pizzaiolo accoltella un collega a Napoli, caccia all’aggressore

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Un pizzaiolo di 25 anni è stato accoltellato ieri sera nel quartiere Fuorigrotta di Napoli da un collega che poi è fuggito. Sull’accaduto sono in corso indagini da parte della Polizia che è sulle tracce dell’accoltellatore, un uomo di 49 anni. La vittima ha riportato ferite al torace e al fianco. Il giovane è stato prima soccorso nel vicino ospedale San Paolo e poi trasferito nell’ospedale del Mare di Ponticelli dove i medici lo hanno sottoposto a un intervento chirurgico.

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Paolo Anibaldi, è il primo chirurgo paraplegico a operare in piedi e guida un ospedale

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Paolo Anibaldi è il nuovo direttore sanitario del Mater Olbia Hospital. Dopo aver perso l’uso delle gambe a causa di un angioma midollare a 17 anni, Anibaldi è stato il primo chirurgo in Italia, e terzo al mondo, a operare in piedi nonostante la disabilità, grazie a una sedia speciale, esemplare unico creato per lui, che consente di alzarsi e abbassarsi in autonomia. Il chirurgo arriva da Roma, dove ha ricoperto la carica di direttore sanitario aziendale dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Sant’Andrea.

“Essere il nuovo direttore sanitario del Mater Olbia Hospital rappresenta per me una stimolante sfida professionale e umana, in un luogo nuovo, all’interno di un ospedale moderno e al tempo stesso profondamente legato al territorio in cui opera,” commenta Anibaldi. Al Mater Olbia Anibaldi succede a Giorgio Sorrentino, che lo affiancherà nel primo periodo di lavoro, rimanendo a supporto della direzione dell’ospedale. “Il suo arrivo – afferma l’amministratore delegato del Mater Olbia, Marcello Giannico – segna un ulteriore, importante tassello nel percorso di crescita del nostro ospedale, che dimostra la sua attrattività per i medici provenienti da tutt’Italia”.

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Istat, in 9 mesi 2023 compravendite immobili -11,1%

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Nei primi tre trimestri del 2023 il mercato immobiliare, con 656.504 convenzioni notarili di compravendita, registra un calo dell’11,1% rispetto allo stesso periodo del 2022. Lo rileva l’Istat. Nel terzo trimestre sono state 210.088 le convenzioni notarili di compravendita e le altre convenzioni relative ad atti traslativi a titolo oneroso per unità immobiliari con un aumento dell’8,0% rispetto al trimestre precedente e un calo su base annua del 4,9%. Nei primi nove mesi dell’anno le convenzioni notarili per mutui, finanziamenti e altre obbligazioni con costituzione di ipoteca immobiliare (224.591 da gennaio a settembre 2023), spiega l’Istat, sono in forte calo (-30,7%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Nel terzo trimestre le convenzioni notarili per mutui, finanziamenti e altre obbligazioni con costituzione di ipoteca immobiliare sono 72.497 con un aumento del 7,4% rispetto al trimestre precedente, e un calo del 24,4% su base annua.

Nel terzo trimestre nel confronto congiunturale l’abitativo segna variazioni percentuali positive in tutte le ripartizioni geografiche del Paese (Nord-ovest +20,0%, Sud e Isole entrambe +3,3%, Nord-est +2,6% e Centro +0,2%). Il settore economico è in aumento su tutto il territorio nazionale (Nord-ovest +20,8%, Nord-est +17,5%, Centro +15,0%, Isole +9,6%), con eccezione del Sud (-0,5%). Il 93,6% delle convenzioni stipulate riguarda i trasferimenti di proprietà di immobili a uso abitativo (196.709), il 6,1% quelli a uso economico (12.735) e lo 0,3% le convenzioni a uso speciale e multiproprietà (644). Rispetto al III trimestre 2022 le transazioni immobiliari diminuiscono del 6,0% nel comparto abitativo e aumentano del 15,2% nell’economico.

A livello territoriale il settore abitativo segna, su base annua, variazioni percentuali negative in tutte le ripartizioni (Centro -13,0%, Nord-est -6,6%, Nord-ovest -5,7%, Sud -2,7%) tranne che nelle Isole (+4,0%). Il settore economico aumenta in tutto il territorio nazionale: Nord-est (+26,8%), Nord-ovest (+15,9%), Isole (+15,0%), Sud (+9,4%), Centro (+7,4%). Nel settore abitativo le compravendite si riducono sia nei grandi sia nei piccoli centri (rispettivamente -6,7% e -5,6%); in quello economico, al contrario, aumentano in entrambi (+14,2% nei grandi centri e +15,9% nei piccoli). La richiesta di mutui è legata anche all’andamento dei tassi di interesse e il mercato nel terzo trimestre ha visto una ripresa rispetto al secondo trimestre.

“Le convenzioni notarili per mutui, finanziamenti e altre obbligazioni con costituzione di ipoteca immobiliare, scrive l’Istat, sono 72.497. La variazione percentuale calcolata sul dato destagionalizzato è +7,4% rispetto al trimestre precedente, mentre la variazione su base annua calcolata sul dato grezzo è di -24,4%. Su base congiunturale tutto il territorio nazionale segna variazioni percentuali positive con picco nel Nord-ovest (+21,3%); su base annua, al contrario, i mutui registrano una diminuzione in tutte le ripartizioni geografiche del Paese (Centro -28,9%, Nord-ovest -25,1%, Nord-est -24,3%, Sud -19,2% e Isole -17,6%), nelle città metropolitane (-25,2%) e nei piccoli centri (-23,9%)”.

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