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Cronache

Napoli, notte di paura a Ponticelli: due ordigni esplosi nella notte

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Notte di paura nel quartiere napoletano di Ponticelli, dove a distanza di poche ore sono state fatti esplodere due ordigni con il danneggiamento di alcune vetture. Il primo episodio e’ avvenuto, poco dopo l’una, in via Virginia Woolf dove un ordigno e’ stato fatto scoppiare sotto la vettura di una donna. Danneggiate anche altre vetture che erano parcheggiate poco distante. Il secondo e’ avvenuto, appena due ore dopo, in via Luca Pacioli. Sembra che un ordigno sia stato lanciato da una vettura in transito sul cavalcavia. Anche in questo caso ci sono delle auto danneggiate. Su entrambi i fatti indaga la polizia. Nei giorni scorsi c’e’ stato, nello stesso quartiere, un duplice delitto nel quale ha perso la vita un operaio, ucciso solo perche’ era nell’abitazione del vero obiettivo del sicario che nella stessa giornata si e’ costituito in Procura. Nel quartiere sarebbe in atto uno scontro tra alcune famiglie di camorra, una volta alleate, per il controllo degli affari illeciti. “Lo Stato deve far sentire con forza la sua presenza: occorrono maggiori uomini in campo e piu’ pattugliamenti notturni, la gente deve tornare a poter vivere la propria quotidianita’ in tranquillita’, senza l’ansia di trovarsi al centro di un agguato o colpita da una bomba, come se fossimo in un campo di guerra”, ha commentato il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli. Duro il commento del senatore Sandro Ruotolo che parla di “emergenza democratica” e di “chiara strategia terroristica dei clan”, sottolinea che la situaine “e’ fuori controllo” e chiede “l’attenzione del governo nel suo insieme. Certo – osserva – sono appena state sciolte le Camere e indette le elezioni politiche il 25 settembre. Spero e mi auguro che le forze democratiche e progressiste mettano al centro dei loro programmi la lotta alla criminalita’ organizzata” .

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Cronache

Servizi segreti e uomini attorno all’auto di Giambruno: nuove ombre e una nuova interrogazione parlamentare

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Il mistero degli uomini attorno all’auto di Giambruno: nuove ombre e una nuova interrogazione parlamentare

Cosa ci facevano, nella notte tra il 30 novembre e il 1 dicembre 2023, due uomini accanto alla Porsche di Andrea Giambruno, ex compagno della presidente del Consiglio Giorgia Meloni? È la domanda che torna con forza dopo un’inchiesta de La Stampa di Torino, che riporta nuovi dettagli e riaccende i riflettori su un caso dai contorni ancora oscuri.

Secondo quanto ricostruito da La Stampa, una pattuglia della polizia di zona nota due uomini che armeggiano vicino all’auto parcheggiata sotto l’abitazione della premier. Alla richiesta di identificarsi, i due rispondono evasivamente, mostrandosi come «colleghi» e mostrando un tesserino. Poi si allontanano. È l’inizio di una vicenda dai risvolti inquietanti: le indagini passano dalla Digos alla Squadra Mobile, entra in scena anche l’antiterrorismo, e le ombre si addensano sui Servizi segreti interni (Aisi).

Una poliziotta riconosce, tra le foto mostrate, due volti che sembrano corrispondere a funzionari dell’intelligence, ma il Dipartimento nega qualsiasi coinvolgimento. Tuttavia, come riporta La Stampa, entrambi i presunti agenti sarebbero stati successivamente trasferiti, uno in Tunisia, l’altro in Iraq, mentre intanto la presidente Meloni chiede un cambio nel dispositivo di sicurezza personale.

Nel giugno 2024, un ricettatore si autoaccusa, dicendo di essere stato lui accanto all’auto. Ma le sue parole risultano contraddittorie e poco credibili, e la poliziotta non lo riconosce. Il fascicolo si avvia verso l’archiviazione per mancanza di reato, ma il secondo uomo resta senza nome.

Renzi presenta nuova interrogazione e annuncia esposto in Procura

Ora la vicenda torna al centro anche della politica. Dopo una prima interrogazione del 13 febbraio, Matteo Renzi e Ivan Scalfarotto, senatori di Italia Viva, annunciano una nuova interrogazione parlamentare al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, che sarà formalizzata mercoledì, e la presentazione di un esposto in Procura a Roma entro questa settimana.

«Alla luce dell’articolo de La Stampa — si legge in una nota di Italia Viva — intendiamo fare piena luce su quanto accaduto e capire se davvero in quella notte ci fosse un’azione di sorveglianza o di interferenza operata da soggetti riconducibili ai Servizi segreti. Una vicenda che, nonostante l’avvio verso l’archiviazione, presenta ancora elementi poco chiari».

Ombre su Palazzo Chigi: caso chiuso o mistero irrisolto?

Nel frattempo, nei palazzi della politica e nei corridoi dell’intelligence si continua a parlare sottovoce di questa storia, che sfiora i vertici della sicurezza nazionale e lascia dietro di sé una lunga scia di dubbi e coincidenze inquietanti. Che cosa cercavano quei due uomini? Perché nessuno riesce a identificarli chiaramente? E perché il caso è stato chiuso così rapidamente?

Il fascicolo potrebbe essere archiviato, ma la caccia al secondo uomo è ancora aperta. E, con la nuova offensiva parlamentare di Renzi, il caso potrebbe tornare presto al centro del dibattito istituzionale.

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Cronache

Sparatoria Monreale con tre morti, fermato un altro giovane

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La scorsa notte, i Carabinieri del Comando Provinciale di Palermo hanno eseguito un provvedimento di fermo di indiziato di delitto emesso dalla Procura, nei confronti di un 18enne palermitano, accusato – in concorso – del reato di strage. I militari dell’Arma, nel pomeriggio di ieri, hanno individuato nel quartiere Zen cittadino il motociclo utilizzato da alcuni dei giovani che la scorsa domenica, a Monreale, hanno esploso decine di colpi di pistola sulla folla, uccidendo tre coetanei e ferendone gravemente altri due.

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Cronache

Giovane muore in discoteca mantovana, disposta autopsia

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Un ragazzo di 23 anni è morto in una discoteca del Mantovano. La vittima è Manuel Calandrino di Castel Goffredo. Il ragazzo, secondo alcune testimonianze, stava ballando nella discoteca Madera Club quando, improvvisamente, si è accasciato. Inutili i soccorsi arrivati assieme ai carabinieri: ad un primo esame il ragazzo avrebbe avuto un arresto cardiaco. La tragedia è avvenuta questa mattina alle 4,30 e il magistrato ha disposto l’autopsia per far chiarezza sulle cause del decesso. Il giovane giocava nella squadra di calcio amatoriale Nac Castellana e nel pomeriggio di sabato aveva disputato una partita di campionato

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