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Cronache

Carneficina continua sul lavoro, altri due morti

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Non si ferma la strage sul lavoro. Sei morti in 48 ore. Dopo le quattro vittime di ieri, oggi altri due operai deceduti: uno al Sud, nel Materano e l’altro al Nord, nel Veronese. E i sindacati lanciano un disperato grido d’allarme: “Nei cantieri edili, che sono aumentati in maniera esponenziale a seguito degli incentivi pubblici e del bonus 110, le condizioni della sicurezza sul lavoro sono drammatiche”. A Nova Siri (Matera), cittadina della costa jonica lucana, e’ morto Ciro Pinto, di 53 anni. L’operaio, tanto esperto al punto che tutti lo chiamavano ‘mastro’ (una tipica espressione dialettale riservata a pochi) era al lavoro di buon mattino in un cantiere per ristrutturare uno stabile. Per cause, in fase di accertamento, Pinto e’ caduto da un’impalcatura, da un’altezza di cinque metri: a nulla sono valsi i tentativi di rianimazione effettuati dagli operatori sanitari del 118 “Basilicata soccorso”. Sul posto anche gli ispettori del lavoro e i Carabinieri che stanno conducendo le indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Matera. Nei pressi del cantiere – dove per ore, sono rimasti i colleghi di lavoro di Pinto, attoniti e profondamente addolorati per la morte “di un bravo collega, ma soprattutto di un brav’uomo” – si e’ recato anche il sindaco, Eugenio Lucio Stigliano. “Ciro – ha raccontato il primo cittadino – era un gran lavoratore, conosciuto e stimato da tutta la nostra piccola comunita’, che e’ incredula per quanto accaduto. Nel giorno dei funerali, ancora da stabilire – ha concluso Stigliano – proclameremo il lutto cittadino”. A quasi mille chilometri da Nova Siri, da Brenzone del Garda (Verona), solo poche ore dopo, e’ arrivata la notizia del secondo morto sul lavoro di giornata. Un operaio di 65 anni e’ deceduto dopo esser precipitato a terra mentre stava costruendo un muretto. L’uomo stava eseguendo lavori di ristrutturazione in una casa vacanze, di proprieta’ di cittadini tedeschi, tra le frazioni di Magugnano e Porto, ed e’ caduto da un’altezza di cinque metri, morendo a causa dei gravi traumi riportati. Per accertare le cause della morte sul lavoro (la terza in due giorni in provincia di Verona) sono intervenuti i Carabinieri e gli ispettori dello Spisal dell’Ulss 9 Scaligera. Di strage inaccettabile, anche oggi, hanno parlato politici e rappresentanti sindacali. Per Romina Mura (Pd), presidente della Commissione Lavoro della Camera, “sono stati fatti sforzi per porre un freno a questa terribile sequela di vittime e ancor piu’ di feriti, ma non stanno ancora dando gli effetti sperati. Bisogna fare piu’ in fretta e probabilmente ancora di piu'”. L’Anmil (Associazione dei mutilati e invalidi del lavoro) ha sottolineato la sua “indignazione”, mentre Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil della Basilicata hanno lanciato il grido d’allarme per le drammatiche condizioni di lavoro sui cantieri edili. E l’Ugl, attraverso il suo segretario generale, Paolo Capone, ha chiesto al premier Mario Draghie al Ministro del Lavoro, Andrea Orlando, “di adottare quanto prima un piano nazionale per rafforzare le misure in materia di sicurezza sul lavoro”.

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Voto di scambio a Cercola: voti venduti a 30 e 20 euro

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Trenta euro a voto per la prima tornata elettorale e venti per il ballottaggio: questo il tariffario della compravendita delle preferenze a Cercola, in provincia di Napoli, in occasione delle elezioni amministrative del maggio 2023. E’ emerso nell’ambito di una indagine dei carabinieri e della DDA (pm Henry John Woodcock e Stefano Capuano) su una serie di episodi di voto di scambio politico-mafioso documentati nel comune vesuviano.

Tra gli arrestati figurano la figlia di un boss ergastolano, all’epoca dei fatti rappresentante di lista, una candidata legata da vincoli di parentela al clan De Micco, suo fratello, consigliere in una municipalità di Napoli, e anche loro padre. Le elezioni finite al centro delle indagini sono le amministrative del 14 e 15 maggio 2023, quindi del successivo ballottaggio del 25 e 26 maggio dello stesso anno.

Gli indagati (per loro vale il principio costituzionale di non colpevolezza fino a sentenza definitiva) sono accusati di compravendita di voti per essere eletti. Quando scoprono che la tornata elettorale è andata male fanno i moralisti e contestano agli elettori di avere promesso il consenso e intascato denaro da più di un candidato. Emerge anche questo nell’ambito dell’indagine dei carabinieri e della DDA di Napoli sul voto di scambio politico mafioso a Cercola. Nella conversazione intercettata dai militari della Sezione Operativa di Torre del Greco e di Cercola, a parlare sono alcuni indagati che avevano impegnato qualche migliaio di euro per accaparrarsi i voti: si lamentano del fatto che ciononostante per loro era andata male: “Se li sono comprati i voti… hanno i soldi e comprano…”.

Nel comunicato stampa diffusa dai carabinieri si fa rilevare che “il provvedimento eseguito è una misura cautelare disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione e i destinatari della stessa sono persone sottoposte alle indagini e, quindi, presunte innocenti fino a sentenza definitiva”.

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Cronache

Uomo ucciso a Pavia, sospetti su amico

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E’ stato ucciso probailmente da un amico l’uomo di 36 anni trovato morto stamattina per strada alla periferia di Pavia. Il delitto sarebbe avvenuto in un appartamento vicino al luogo del ritrovamento e il cadavere portato in strada da una persona che la vittima conosceva, da cui era ospitata, ed ora è interrogata. L’omicidio sarebbe accaduto al culmine di una lite. Sul posto i carabinieri. L’allarme è stato dato da alcuni passanti che hanno visto il corpo per strada.

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Cronache

Donna scomparsa a Lanciano e ritrovata viva a Castelvolturno, volevo farla finita

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La maestra di ballo e fitness di Lanciano, Milena Santirocco, di 54 anni, scomparsa il 28 aprile scorso e ritrovata viva sabato sera a Castel Volturno dopo sei giorni di ricerche sul litorale abruzzese si è allontanata volontariamente da casa con l’intento di suicidarsi: non si è trattato di un sequestro di persona, come dichiarato dalla donna ai primi soccorritori che l’avevano raggiunta nella caffetteria in Campania. La donna avrebbe confessato l’intenzione di uccidersi durante l’interrogatorio di ieri davanti al pm di Lanciano, Silvia di Nunzio. A riportarlo è il quotidiano regionale ‘Il Centro’.

Con questo articolo il racconto di questa storia finisce.

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