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Il Genoa ci mette il cuore, Atalanta fermata sul pari

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Si ferma a sei la striscia di vittorie in trasferta dell’Atalanta. A fermare i nerazzurri e’ infatti il Genoa di Shevchenko che chiude la gara tra i meritatissimi applausi dei propri tifosi. Puntava a riscattare la sconfitta con la Roma la squadra di Gasperini, ma contro un Genoa sempre attento Muriel e compagni non sono riusciti a rendersi realmente pericolosi se non ad inizio gara e nel convulso finale. Atalanta subito pericolosa grazie a Zapata il cui diagonale, su assist di Miranchuk, trova pero’ pronto Sirigu alla respinta. Il Genoa si difende con ordine ma fatica e gli ospiti comandano il gioco senza pero’ concretizzare un possesso palla superiore al settanta per cento. La squadra di Gasperini raccoglie soprattutto corner, saranno 5 gia’ al ventesimo ma quando arriva il momento di finalizzare viene fermata dal muro rossoblu’. Rispetto alle ultime sfide il Genoa non pensa pero’ solo a difendersi ma prova anche a farsi vedere in avanti come al 26′. Punizione dalla trequarti di Criscito , la difesa nerazzurra respinge arrivano Badelj ed Ekuban ma l’italo-ghanese di fatto ruba il pallone al compagno sbagliando oltretutto la mira dela conclusione. Quella del Genoa e’ solo una fiammata pero’ con l’Atalanta che riprende subito in mano il pallino del gioco e alla mezz’ora solo un salvataggio in extremis di Sturaro su Zappacosta evita il peggio alla squadra di Schevchenko. Nel finale di tempo problemi muscolari per Zapata costretto a lasciare il campo con Gasperini che inserisce Muriel. L’intervallo porta ancora un cambio tra le fila dei bergamaschi con De Roon che sostituisce Freuler. Come nel primo tempo gli ospiti dominano sul piano del gioco ma pungono poco. Al 3′ Koopmeiners ci prova da fuori area ma Sirigu respinge e la difesa rossoblu’ poi spazza. Il Genoa prova timidamente a colpire in contropiede ma Ekuban e Destro non riescono a pungere. Gasperini cambia ancora affidandosi a Pasalic e Ilicic che sostituiscono Malinovskyi e Miranchuk di fatto stravolgendo completamente il reparto offensivo iniziale. Shevchenko nel frattempo perde Criscito, dentro Ghiglione, inserendo poi Pandev per uno stanchissimo Destro. L’Atalanta continua a mantenere il controllo del gioco ma la frenesia di cercare il gol a tutti i costi aiuta il Genoa che lentamente alza il baricentro affacciandosi piu’ volte nella trequarti avversaria. Al 32′ bella palla di Pandev per Cambiaso che al limite invece di cercare la conclusione potente prova un colpo sotto che si spegne a lato. Poco dopo perfetto cross da destra di Djimsiti con Demiral che stacca in area ma il suo colpo di testa finisce alto. Ospiti ancora pericolosi con Piccoli, da poco entrato, ma Sirigu e’ attento e blocca in due tempi.Nel finale c’e’ ancora tempo per un contropiede non sfruttato da Ekuban e per un fallo fischiato in attacco ai bergamaschi che fa infuriare Gasperini ma il gol non arriva e la gara si chiude in perfetta parita’.

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Inter, vittoria di misura e testa al Barcellona: 1-0 contro il Verona con il rigore di Asllani

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Una vittoria preziosa, ottenuta con pragmatismo e ampio turnover: l’Inter supera il Verona per 1-0 a San Siro grazie a un rigore trasformato da Asllani e può ora concentrarsi con serenità sulla sfida decisiva contro il Barcellona.

Simone Inzaghi, squalificato e sostituito in panchina da Massimiliano Farris, rivoluziona la formazione rispetto alla gara europea: l’unico titolare confermato è Bisseck. Con lui in difesa De Vrij e Carlos Augusto, mentre sugli esterni agiscono Darmian e Zalewski. In mezzo al campo, Asllani in regia, affiancato da Frattesi e Zielinski. In avanti, spazio a Correa e Arnautovic.

L’inizio è tutto nerazzurro. Carlos è tra i più ispirati e già al quinto minuto propizia l’episodio chiave: imbucata per Arnautovic e fallo di mano netto di Valentini in area. L’arbitro Manganiello, dopo revisione al VAR, assegna il rigore. Dal dischetto si presenta Asllani: esecuzione impeccabile e primo gol in campionato per il centrocampista albanese, che spiazza Montipò e firma l’1-0.

Il Verona fatica a reagire. Il 5-3-1-1 di Zanetti punta sulla densità e sul gioco sporco, ma l’Inter controlla senza affanni. Zalewski è particolarmente attivo sulla sinistra, mentre l’unica vera occasione per gli ospiti è un destro potente di Sarr, respinto con attenzione da Martinez. L’illusione del raddoppio arriva ancora da Asllani, ma il suo tiro colpisce solo l’esterno della rete.

Nella ripresa, il copione non cambia subito: il Verona prova timidamente ad alzare il baricentro, ma l’Inter gestisce il possesso senza forzare. L’ingresso di Dimarco e Mkhitaryan prima, poi di Taremi e Acerbi, porta forze fresche, ma l’atteggiamento rimane conservativo. I nerazzurri badano a contenere, Martinez si fa spesso coinvolgere nel giro palla per addormentare il ritmo e spegnere le iniziative dell’Hellas.

Nel finale qualche brivido, ma nessun vero pericolo per la porta nerazzurra. L’Inter archivia la pratica con un 1-0 di sostanza, senza entusiasmi ma con pieno controllo. Tre punti pesanti in ottica campionato e una spinta in più verso l’attesissimo ritorno con il Barcellona. Ora, sì, la testa può andare tutta lì.

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Tennis: Sabalenka batte Gauff e vince Masters 1000 Madrid

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Aryna Sabalenka trionfa a Madrid superando nella finale del Masters 1000 Coco Gauff per 6-3 7-6 in un’ora e 39 minuti di gioco. Per la Sabalenka, n.1 della Wta, è il terzo titolo a Madrid dopo il successo del 2021 su Ashleigh Barty e quello del 2023 su Iga Swiatek, e anche il terzo titolo dell’anno dopo le vittorie a Brisbane e Miami. Complessivamente è il 20esimo titolo della carriera.

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Raspadori, il goleador dai gol pesanti: calmi e gesso, dobbiamo lavorare ancora

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“Penso che di pezzettini ne abbiamo costruiti tanti durante l’anno, siamo alla fine, mancano tre partite, ma dobbiamo pensare solo alla prossima, quella che viene è la più importante. Penso che ci siano dei gol che vengono ricordati, ma quello che rimane a noi è quello che c’è dietro, il lavoro quotidiano per poter vincere queste partite. Siamo riusciti a portarla a casa, non è mai scontato”. Lo ha dichiarato l’attaccante del Napoli Giacomo Raspadori ai microfoni di Dazn dopo il match vinto 1-0 contro il Lecce. “La partita è stata molto difficile, avevamo pressione, l’importante è avere vinto, dobbiamo continuare così. Clean sheet? Parte dagli attaccanti, quando loro fanno bene è più facile anche per noi”, ha aggiunto Amir Rrahmani.

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