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Cronache

Covid, non ce l’ha fatta Maurizio Femina, vigile del fuoco e maratoneta

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Non ce l’ha fatta Maurizio Femina, 46 anni, Vigile del Fuoco a Napoli e maratoneta, ha lottato per mesi contro il Covid, il suo cuore d’atletica ha cercato di resistere ma poi ha perso la sua battaglia ed è morto. Ai suoi cari e alla famiglia del comando di Napoli, il cordoglio  del capo Dipartimento Lega e del capo del Corpo Parisi. Alla sua famiglia le condoglianze della redazione di Juorno.it

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Un uomo si barrica in casa e si uccide a Bari

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Un uomo si è barricato in casa e si è ucciso questa mattina a Bari. Si tratterebbe di un appartenente alle forze dell’ordine che – a quanto si apprende – si sarebbe sparato un colpo alla testa. Sono intervenute le volanti e la scientifica, il 118 e i vigili del fuoco. Da una prima ricostruzione dell’accaduto, l’uomo avrebbe litigato con sua madre che poi è riuscita a uscire dall’abitazione. L’uomo è rimasto in casa e poi si è tolto la vita. Sono in corso accertamenti.

L’uomo che si è tolto la vita, che avrebbe circa 50 anni e che sarebbe un poliziotto, dopo aver litigato con sua madre sarebbe diventato particolarmente aggressivo e si sarebbe barricato in casa con la donna. La madre, spaventata, sarebbe poi riuscita a lasciare casa in un momento di distrazione del figlio che, dopo qualche minuto, si è suicidato. Avrebbe usato la pistola d’ordinanza. Non è chiaro chi abbia chiamato i soccorsi, ma alle centrali operative l’alert è stato segnalato come “soccorso di persona”. Una segnalazione che ha fatto muovere due mezzi del 118 e una squadra di pompieri.

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Cronache

Cade in bici durante Granfondo, morto ciclista di 31 anni

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Un uomo di 31 anni, di Cavenago, Michele Negri, residente nel Lodigiano, a Cavenago d’Adda, è caduto dalla bicicletta a Berbenno, a poche decine di metri dalla chiesa parrocchiale, ed è morto. Il ciclista stava partecipando alla Granfondo Bergamo Airport quando stamattina, arrivato all’altezza di una curva a gomito, ha perso il controllo della bicicletta. Sul posto sono arrivati i soccorsi con un’ambulanza e si è sollevato in volo anche l’elicottero, ma il personale sanitario non ha potuto far altro che constatare il decesso del ciclista.

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Pescatori a caccia di granchi blu, parte controffensiva

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Pescatori a caccia di granchi blu per salvare le vongole. Nel Delta Po sta entrando nel vivo la controffensiva prevista dal Piano di intervento per contrastare il crostaceo killer, stabilito dal Governo. Ma non sarà una guerra senza quartiere, fa sapere Confcooperative Fedagripesca, che sta monitorando la situazione tra gli operatori. L’ordinanza, firmata il 15 aprile dal Commissario Straordinario di Governo, Enrico Caterino per il Veneto e l’Emilia Romagna, infatti, fissa i perimetri per la pesca selettiva, la commercializzazione, lo smaltimento e i rimborsi. L’obiettivo prioritario delle catture sono le femmine ovigere che producono in media 2 milioni di uova. Per tutti i pescatroi vale il divieto di ributtare in acqua gli esemplari catturati, con un rimborso di 1 euro al chilo e di 0,50 euro al chilo per poterli smaltire solo in impianti autorizzati, con i punti di sbarco individuati tra Scardovari, Goro e Comacchio.

Il Piano, in vigore fino al 30 novembre, potrebbe subire aggiustamenti in base alla sua efficacia. “Sono tre anni che dobbiamo fare i conti con il granchio blu, ma quest’anno abbiamo notato molte più femmine piene di uova in largo anticipo rispetto allo scorso anno”, spiega Elio, pescatore di una cooperativa a Goro. La pesca avviene con gabbie da granchi e nasse a maglie larghe, per essere più selettiva “ma ci rimane poco da salvare. Al momento – racconta Elio – usciamo una volta al giorno, la mattina presto, poi, più avanti, quando farà più caldo, inseriremo anche un’uscita pomeridiana per fronteggiare il periodo delle nascite dei granchi”. In Veneto, a Scardovari, nella prima giornata di pesca “abbiamo preso 1700 chili di granchi blu, l’80% sono femmine”, spiega Paolo Mancin, presidente del Consorzio Cooperative pescatori del Polesine.

E il lavoro di certo non mancherà agli operatori visto che nel 2023, il Veneto ne ha catturati circa 630 tonnellate, il 550% in più rispetto alle 97 tonnellate del 2022. Nel 2024, nei primi sei mesi, sono ulteriormente aumentate, raggiungendo 687 tonnellate. In Emilia-Romagna, la Sacca di Goro ha battuto il record con +940%, passando da 90 tonnellate nel 2022 a 936 tonnellate nel 2023. L’invasione ha quasi azzerato il settore dell’allevamento delle vongole veraci, ricorda Fedagripesca che stima perdite per il solo 2024 di circa 200 milioni di euro, anno in cui sono state pescate 1800 tonnellate di granchi. C’è poi il problema di cosa fare con i granchi blu catturati. “Puntiamo allo smaltimento zero – precisa Paolo Tiozzo, vicepresidente Confcooperative Fedagripesca – i nostri operatori sono impegnati non solo sul fronte delle catture, ma anche nel creare canali commerciali del granchio all’estero in quei mercati che lo apprezza e lo richiede, come lo Sri Lanka, la Tunisia e la Turchia”.

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