Collegati con noi

Economia

Istat, prospettive di crescita decisamente positive

Pubblicato

del

“Le prospettive per l’economia italiana restano decisamente positive”: la fotografia dell’Istat della congiuntura italiana, nell’estate sospesa fra riaperture e incertezze per la variante Delta, punta a un deciso rimbalzo dopo il colpo durissimo del 2020. E segnala che non solo ‘tirano’ un po’ tutti i settori manifatturieri, ma che tornano a respirare i servizi, con turismo e ospitalita’ ovunque in Europa tenuti in ostaggio di possibili nuove restrizioni, cosi’ come consumi e investimenti sono in ripresa. Quanto i numeri del 2021 rispecchino specularmente il tonfo di oltre il 9% del Pil dell’anno prima e’ evidente dai dati sulla produzione industriale, +1% su mese a giugno e +13,9% su anno con incrementi tendenziali “per quasi tutti i comparti” e un boom di oltre il 25% per prodotti come elettronica e computer. Salgono l’energia, che segna oltre +4%, i beni di consumo (+1%) ed e’ rialzo, dello 0,6% e 0,3%, per beni intermedi e strumentali rispettivamente, che riflettono la ripresa degli investimenti privati segnalata ieri dalla Bce e, a monte “livelli di fiducia delle imprese estremamente elevati” per Istat, sui massimi delle serie storiche disponibili. L’impegno a una politica monetaria espansiva della Bce, l’intervento europeo del Next Generation Eu e l’orientamento decisamente espansivo di politica di bilancio del Governo hanno insomma dato un’iniezione di fiducia che si sta allargando anche delle famiglie, come testimoniano il clima di fiducia dei consumatori in progressivo miglioramento e i “diffusi segnali positivi che interessano l’andamento del mercato del lavoro e la fiducia”, con un impatto positivo anche ai consumi dopo il ‘tappo’ durato mesi delle misure di contenimento anti-Covid. Pur in un contesto internazionale “caratterizzato da un processo di ripresa economica solido ma eterogeneo tra Paesi” e in cui la risalita dei contagi “sta determinando un aumento dell’incertezza associata all’evoluzione dell’economia mondiale”, Istat nella sua Nota mensile conferma che il Pil italiano e’ cresciuto in base alla stima preliminare del 2,7% in termini congiunturali, con un rialzo acquisito per il 2021 del 4,8% e ” un dinamismo piu’ accentuato di quello degli altri principali paesi europei”. Inoltre – anticipa l’istituto statistico – “la fase di ripresa dei ritmi produttivi dovrebbe estendersi anche al terzo trimestre”. Lo scenario per i prossimi mesi “mantiene un orientamento decisamente positivo. Tra aprile e giugno, la crescita del Pil si e’ accompagnata a una significativa ripresa della domanda di lavoro da parte delle imprese. Il tasso destagionalizzato di posti vacanti ha segnato decisi rialzi nell’industria (+0,2 punti percentuali rispetto al primo trimestre) e nei servizi (+0.5). Per entrambi i raggruppamenti i valori dell’indice sono superiori a quelli pre-crisi. Inoltre a luglio l’indice del clima di fiducia dei consumatori “ha confermato il processo di miglioramento avviatosi nei mesi precedenti con segnali positivi per quasi tutte le componenti”. Lette assieme alle attese della Bce per una “forte ripresa” europea nei mesi estivi e all’impegno a mantenere lo stimolo monetario, le considerazioni dell’Istat spiegano le attese di una crescita attorno al 6% che stanno circolando in questi giorni. Per Nomisma, la fotografia dell’Istat tratteggia “un Paese in crescita e non soltanto in ripresa: una crescita strutturale e non congiunturale. Per Lucio Poma, capo economista di Nomisma, con questi numeri “il Paese potrebbe puntare a una posizione di leadership europea: una “posizione oggi, assai importante, in vista della ricostruzione europea delle catene del valore dei molteplici settori strategici manifatturieri. Una scommessa da non perdere”.

Advertisement

Economia

Meta sorprende i mercati: boom di utili e scommessa sul futuro con gli occhiali intelligenti

Pubblicato

del

Meta, la holding a cui fanno capo Facebook, WhatsApp e Instagram, ha chiuso il primo trimestre dell’anno con numeri superiori alle attese, rafforzando la fiducia degli investitori e rilanciando il proprio impegno strategico nel campo dell’intelligenza artificiale e dei dispositivi wearable.

Nei primi tre mesi del 2025, l’azienda di Mark Zuckerberg ha registrato utili netti per 16,64 miliardi di dollari, pari a 6,43 dollari per azione, con un incremento del 35% rispetto allo stesso periodo del 2024. Il fatturato è salito del 16%, raggiungendo 42,31 miliardi di dollari, superando ampiamente le previsioni degli analisti, che si attendevano utili per 5,23 dollari ad azione su ricavi pari a 41,34 miliardi.

Gli occhiali intelligenti, la nuova frontiera

Oltre ai conti, Zuckerberg ha colto l’occasione per illustrare la visione futura di Meta. Il focus è sull’intelligenza artificiale e su una nuova generazione di dispositivi: gli occhiali smart, indicati come la futura “piattaforma ideale” sia per l’IA che per il metaverso.

«Gli occhiali – ha spiegato Zuckerberg – permetteranno a un’IA di vedere ciò che vedi, ascoltare ciò che senti e parlarti tutto il giorno. Uniranno il mondo fisico e digitale tramite ologrammi». Un passaggio epocale, secondo il fondatore di Meta, destinato a rimpiazzare gli smartphone entro 5-10 anni, considerando che oggi oltre un miliardo di persone nel mondo indossa occhiali.

La partnership con EssilorLuxottica

Protagonista di questa rivoluzione è EssilorLuxottica, partner di Meta nello sviluppo degli occhiali Ray-Ban Meta AI, che hanno triplicato le vendite nell’ultimo anno. Zuckerberg ha annunciato nuovi lanci imminenti, con tecnologie potenziate e funzioni avanzate.

Una visione condivisa anche dal CEO di Essilux, Francesco Milleri, che durante l’assemblea del gruppo ha dichiarato: «Presto non servirà più lo smartphone. Le nostre montature lasceranno le mani libere e uniranno vista e udito per gestire la quotidianità».

Un esempio concreto? La traduzione simultanea disponibile sugli occhiali Ray-Ban Meta, che consente di ascoltare in tempo reale nella propria lingua conversazioni in inglese, francese, italiano e spagnolo, con trascrizione nell’app Meta AI.

Una nuova industria alle porte

Milleri ha parlato di un «nuovo mercato» che si apre per EssilorLuxottica: il wearable computing, partendo da montature e lenti ma con l’obiettivo di estendersi ben oltre. È il caso dei nuovi Nuance Audio, occhiali per la correzione di lievi deficit uditivi. Sullo sfondo, intanto, il mercato specula su una possibile partecipazione azionaria diretta di Meta in Essilux, a suggello di una collaborazione strategica sempre più solida.

 

Continua a leggere

Economia

‘Bezos venderà sino a 4,7 miliardi di azioni Amazon’

Pubblicato

del

Il fondatore di Amazon, Jeff Bezos, prevede di vendere azioni della società per un valore fino a 4,75 miliardi di dollari nei prossimi 12 mesi, secondo il Financial Time, che cita documenti depositati presso le autorità di regolamentazione. Bezos, che ha lasciato il ruolo di ceo del colosso di Seattle a metà del 2021, intende vendere fino a 25 milioni di azioni attraverso un piano di vendita ordinato che si estenderà fino alla fine di maggio 2026. Al prezzo di chiusura di ieri, pari a 190 dollari per azione, la quota in questione vale circa 4,75 miliardi di dollari. Secondo l’ultimo resoconto trimestrale di Amazon, il piano di vendita è stato avviato all’inizio di marzo. La notizia è arrivata poche ore dopo che Amazon aveva lanciato un avvertimento sull’impatto della guerra commerciale globale di Donald Trump, prevedendo che vendite nette e utili operativi potrebbero risultare inferiori alle stime di Wall Street.

Continua a leggere

Economia

Istat: lavoro in frenata a marzo, disoccupazione giovanile al 19%

A marzo l’occupazione cala di 16mila unità e la disoccupazione giovanile sale al 19%. Boom di contratti stabili, ma donne e under35 restano indietro.

Pubblicato

del

Frena il mercato del lavoro a marzo 2025: secondo i dati diffusi dall’Istat, si registra una riduzione mensile degli occupati di 16mila unità (-0,1%), una flessione che colpisce soprattutto le donne e i giovani sotto i 35 anni. Crescono invece gli occupati tra gli over35, gli uomini e i lavoratori a tempo indeterminato. Il tasso di occupazione resta stabile al 63%, lo stesso livello record di febbraio, mentre la disoccupazione torna a salire, al 6%, con un’impennata tra i giovani (15-24 anni), che toccano il 19% (+1,6 punti percentuali).

Più persone in cerca di lavoro, ma anche più posti stabili

Nonostante il rallentamento, il bilancio annuo resta positivo: rispetto a marzo 2024, ci sono 450mila occupati in più (+1,9%). A trainare l’occupazione sono soprattutto i lavori stabili: +673mila dipendenti permanenti in un anno, contro una flessione di 269mila contratti a termine. Crescono anche gli autonomi (+47mila). Il lieve aumento della disoccupazione è accompagnato da un calo degli inattivi, segno che più persone tornano a cercare lavoro.

Sindacati in allerta: donne e giovani ancora penalizzati

I dati riaccendono il dibattito politico all’indomani del Primo Maggio. Se da un lato il governo rivendica la crescita dell’occupazione – un milione di posti in più nei due anni e mezzo di governo Meloni –, dall’altro i sindacati sottolineano la persistente fragilità di donne e giovani nel mercato del lavoro. Ivana Veronese (Uil) denuncia il basso tasso di occupazione femminile: «Troppe donne inattive e scoraggiate, costrette a lasciare il lavoro dopo la maternità».

Sicurezza sul lavoro: confronto in arrivo a Palazzo Chigi

Altro tema centrale resta quello della sicurezza nei luoghi di lavoro, con i sindacati che tornano a chiedere maggiori controlli, formazione e prevenzione, ricordando le recenti tragedie come quella di Luana D’Orazio e i cinque operai morti a Casteldaccia. Il governo ha stanziato 650 milioni per la sicurezza e ha convocato le parti sociali per l’8 maggio a Palazzo Chigi. Cisl e Uil vedono l’incontro come un’apertura, ma Maurizio Landini (Cgil) avverte: «Senza risposte sarà mobilitazione».

Calderone: «Patente a crediti anche oltre l’edilizia»

Sul fronte normativo, la ministra del Lavoro Marina Calderone ha confermato l’obiettivo di estendere la patente a crediti – attualmente prevista per il settore edile – anche ad altri comparti produttivi, come misura di contrasto agli incidenti sul lavoro.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto