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Migranti: raffica di sbarchi a Lampedusa, hotspot in tilt

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Raffica di sbarchi nelle ultime ore sull’isola di Lampedusa. Oltre 700 profughi sono giunti sulla maggiore delle Pelagie dalla scorsa notte. In 552 con quattro diverse imbarcazione sono approdati all’alba. A essere soccorso per primo e’ stato un peschereccio con a bordo 420 uomini, donne e bambini di diverse nazionalita’. Le motovedette della Capitaneria di porto e della Guardia di finanza sono riuscite poi agganciare due barchini con 7 e 13 tunisini e un’altra imbarcazione con 71 persone che sono state trasbordate su due diverse motovedette. In 49, con due diversi gommoni sono arrivati nel primo pomeriggio. Altri due barchini, con a bordo rispettivamente 10 e 58 persone, sono stati intercettati e soccorsi da un pattugliatore della Guardia di finanza nelle acque antistanti Lampedusa. Nel pomeriggio il nono arrivo della giornata: 66 tunisini sono stati soccorsi da una motovedetta della Guardia costiera. Seguito dall’arrivo di altri 20 migranti. Tutti, dopo l’approdo a molo Favarolo e il primo triage sanitario, sono stati portati all’hotspot di contrada Imbriacola Nessuna traccia invece dei profughi approdati a Capo Granitola, nel Trapanese dove e’ stata avvistata solo la barca usata per il viaggio. Negli ultimi due giorni, per il vento di Maestrale che aveva reso difficile la navigazione del Canale di Sicilia, erano stati registrati soltanto due approdi: 15 persone ieri e 24 lunedi’. Al momento sono 950 i profughi ospitati dell’hotspot di Lampedusa. Fino a ieri sera il numero dei presenti era inferiore alla capienza massima della struttura, che e’ di 250 posti. Con la raffica di sbarchi della notte scorsa, il centro e’ di nuovo in tilt. La Prefettura di Agrigento e’ al lavoro per pianificare i trasferimenti degli ospiti gia’ sottoposti a tampone rapido per il Covid e alle procedure di identificazione. E’ gia’ stato disposto un trasferimento di circa 100 persone. Partiranno con il traghetto di linea Cossydra che giungera’ all’alba di domani a Porto Empedocle. Critica anche la situazione della Ocean Viking in attesa di indicazioni sullo sbarco di 572 naufraghi soccorsi. “L’incertezza e il caldo, molti dei sopravvissuti sono al sole, sul ponte, si aggiungono allo shock del viaggio e degli abusi subiti in Libia. La tensione sale”, scrive in una nota l’ong Sos Mediterranee. La nave si trova a sud delle coste siciliane con i migranti salvati in vari interventi nei giorni scorsi. “Dopo un’altra notte di continui sbarchi a Lampedusa, con l’hot spot di nuovo al collasso, la nave Ocean Viking con quasi seicento migranti a bordo e’ in navigazione nella zona Sar maltese e sta facendo rotta verso l’Italia: chi ancora nega l’emergenza nega dunque la realta’, perche’ si sta avverando la previsione di Frontex su un’estate difficile”, dice in una nota la presidente dei senatori di Forza Italia Anna Maria Bernini. “Gli arrivi sono piu’ che triplicati rispetto al 2020 – aggiunge – ed e’ inconcepibile che l’Ue, attivissima su altri fronti, continui a rimanere inerte, lasciando il Mediterraneo ostaggio degli scafisti, responsabili di naufragi e tragedie. In questa situazione, il vaghissimo discorso pronunciato stamani dal presidente Michel al Parlamento di Strasburgo – ‘sui migranti stiamo procedendo a cercare un modello’ – segna la distanza tra l’Europa di Bruxelles e i Paesi di primo approdo”.

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L’Italia: terra di santi, poeti, navigatori… e commercialisti

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L’Italia, patria di santi, poeti, navigatori e… commercialisti? Sembrerebbe proprio di sì, se guardiamo ai dati recentemente pubblicati dalla Fondazione nazionale di ricerca dei commercialisti. Nel loro rapporto annuale sull’albo della categoria professionale, emerge un trend in crescita che potrebbe far sorridere gli amanti delle espressioni stereotipate sul popolo italiano.

Nel corso del 2023, il numero di nuovi iscritti alla professione di commercialista ha registrato un significativo incremento, con ben 1.864 nuovi membri che hanno varcato la soglia dell’Albo. Ma non è tutto: sono state anche costituite 161 nuove Società tra professionisti, segno di un interesse sempre più vivo per questa professione.

Secondo i dati riportati, rispetto al 2007, anno cruciale che ha segnato la formazione dell’Albo unico tra dottori e ragionieri, il numero degli associati è aumentato del 12%, raggiungendo la considerevole quota di 120.424. Una crescita significativa, che testimonia l’importanza e la rilevanza che questa figura professionale continua a rivestire nell’ambito economico italiano.

Ma non è solo il numero degli iscritti a destare interesse. Anche la composizione della professione sta subendo delle trasformazioni. Secondo il rapporto, al 31 dicembre scorso le professioniste hanno raggiunto il 33,8%, mentre i giovani rappresentano il 14,7% della platea professionale. Un segno di cambiamento e di inclusione che caratterizza il tessuto dei commercialisti italiani.

Tuttavia, non mancano le sfide. Se da un lato si registra una crescita costante degli iscritti, dall’altro si osserva un rallentamento in alcune aree geografiche. Le regioni settentrionali e centrali, ad esempio, mostrano un tasso di crescita inferiore rispetto agli anni precedenti, mentre nelle regioni meridionali si assiste addirittura a un’inversione di tendenza.

Il presidente del Consiglio nazionale dei commercialisti, Elbano de Nuccio, interpreta questi dati come una testimonianza della resilienza della professione di commercialista in un momento di crisi per molti altri settori professionali. La crescita costante e il recupero del reddito medio negli ultimi due anni dimostrano, secondo de Nuccio, la solidità e la dinamicità di questa figura professionale.

Insomma, se l’Italia è stata storicamente celebrata per i suoi santi, poeti e navigatori, sembra che ora i commercialisti abbiano conquistato un posto di rilievo nella narrazione del paese. Forse è proprio vero quello che si dice: in Italia c’è posto per tutti, anche per i numeri e le cifre.

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Scontro fra Vannacci e Paglia, consigliere di Crosetto

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Scontro a distanza fra Roberto Vannacci e il tenente colonnello Gianfranco Paglia , consigliere del ministro della Difesa Guido Crosetto, che a Zona Bianca, su Rete4, ha sostenuto che il generale, sospeso dal servizio e ora candidato con la Lega alle Europee, con il suo libro “ha macchiato l’uniforme, e noi militari non possiamo permettercelo”.

“Il mio dovere – ha aggiunto Paglia – è spiegare all’Italia tutta che il pensiero Vannacci non è il pensiero della Difesa”. “Io non ho visto la TV ma mi faccio una domanda – la replica di Vannacci su Facebook -: parlando in Uniforme esprimeva un suo parere personale o quello dell’Istituzione a cui appartiene? Perché io, per aver scritto un libro a titolo personale nel mio tempo libero, sono stato accusato e sospeso anche per aver suscitato l’associazione tra l’autore e le idee dallo stesso espresse all’Istituzione di appartenenza! Ma non mi preoccupo….si tratta di un fuoco di PAGLIA!”.

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Tabaccaio morto a Jesolo, non si esclude l’omicidio

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Una morte misteriosa ha turbato la tranquilla Jesolo Paese, la parte cittadina della località balneare veneziana. Questa mattina, i familiari hanno fatto una scoperta agghiacciante: il corpo senza vita di Roberto Basso, un uomo poco più che sessantenne, è stato trovato in un magazzino attiguo alla sua casa. Da quel momento sono scattate le indagini.

I Carabinieri del nucleo investigativo di Venezia e della compagnia di San Donà di Piave, insieme al sostituto procuratore Giovanni Zorzi, sono accorsi sul posto dopo la segnalazione dei parenti. La scena del delitto, se di delitto si tratta, è stata presa in consegna e analizzata attentamente. Non si è esclusa l’ipotesi più grave, quella di un omicidio, considerando le modalità del ritrovamento del cadavere e le condizioni in cui si trovava.

Roberto Basso, 64 anni, celibe e proprietario di una tabaccheria nella zona del Lido di Jesolo, era un uomo solitario, specialmente dopo la recente perdita della madre, con cui condivideva la casa. Questa tragedia ha colpito profondamente la comunità locale, con vicini e parenti sconvolti dall’accaduto.

Il medico legale, durante la prima ispezione cadaverica, ha notato sul collo di Basso dei segni che potrebbero far pensare a uno strangolamento, oltre al trauma cranico dovuto alla caduta al suolo. Tuttavia, tutte le piste sono ancora aperte, compresa quella di un incidente domestico.

Il procuratore Zorzi ha già annunciato l’autopsia, che sarà fondamentale per chiarire le circostanze della morte di Basso e per accertare se si tratti effettivamente di omicidio o di un tragico incidente.

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