Collegati con noi

Cultura

Rai, ecco le candidature per il cda di Viale Mazzini

Pubblicato

del

Si avvia alla conclusione il mandato del consiglio di amministrazione Rai, che venerdi’ si riunira’ per approvare il bilancio del 2020. Il via libera dell’assemblea dei soci, che avverra’ presumibilmente nella seconda meta’ di maggio, sara’ l’ultimo atto dell’attuale gestione che si sta chiudendo tra accuse e tensioni interne. I consiglieri Rita Borioni e Riccardo Lagana’ denunciano, infatti, una enorme confusione e scelte sbagliate. “Si anticipano il piu’ possibile i palinsesti e il Prix Italia e, nel frattempo, si posticipano le riunioni di cda – scrivono -. Si continuano a fare nomine senza criteri minimi di trasparenza, ma solo quelle che rientrano nei desiderata di alcuni, mentre altri settori strategici sono in attesa da mesi di veder completato il proprio organigramma”. Un fronte che sta provocando reazioni indignate dal Pd e da Iv, soprattutto legate alle indiscrezioni sulla presenza di esponenti della Lega a Viale Mazzini nell’ultimo periodo. Dall’opposizione, invece, Fratelli D’Italia lamenta l’assenza di spazi adeguati e ieri in Commissione di Vigilanza lo ha ribadito davanti ai direttori di testate. La bicamerale dovrebbe riunirsi la prossima settimana per iniziare a mettere a punto una risoluzione che tuteli le minoranze in una fase politica caratterizzata da una larghissima maggioranza. Un quadro che avra’ senz’altro un peso nelle definizione delle forze all’interno del prossimo cda. Gli occhi sono puntati sul premier Mario Draghi, che dovrebbe indicare i nomi di ad e presidente entro il prossimo mese, nell’ambito delle nomine alle altre partecipate, come Cdp e Ferrovie. La scelta di un interno per la figura dell’amministratore delegato appare piu’ semplice, alla luce del tetto agli stipendi, e i partiti potrebbero gradire la nomina dell’ad di Rai Cinema, Paolo Del Brocco, ma in lizza vengono dati anche il direttore Palinsesti Marcello Ciannamea, l’ex presidente Monica Maggioni e il chief technology officer Stefano Ciccotti. Tra gli esterni oltre a Eleonora Andreatta, ora a Netflix, e Fabio Vaccarono di Google Italia, circolano i nomi di Andrea Castellari, gia’ alla guida di Viacom, e Elisabetta Ripa di Open Fiber. Per la presidenza le ipotesi che si fanno sono Ferruccio De Bortoli, Paola Severini Melograni e Alberto Quadro Curzio. A fine mese, intanto, scade la presentazione delle candidature per i quattro membri eletti dalle due Camere e per il consigliere interno. Si va verso alcune conferme, come quella di Igor De Biasio per la Lega e Giampaolo Rossi per Fratelli d’Italia, che punta ad avere la presidenza come rappresentante dell’opposizione. Anche il Movimento 5 Stelle potrebbe puntare sulla conferma di Beatrice Coletti, mentre il Pd non puo’ rieleggere Rita Borioni, che ha gia’ svolto due mandati. La scelta dei dem dovrebbe cadere sempre su una donna e il nome che circola e’ quello dell’ex parlamentare Silvia Costa. Si e’ candidata anche l’ex giornalista Rai Daniela Tagliafico, che potrebbe raccogliere consensi nel centrosinistra. Tra i volti storici Rai, si e’ fatto avanti Giovanni Minoli, mentre un outsider che ha fatto sapere di essersi lanciato nella mischia e’ Pinuccio di Striscia La Notizia. Trattative in corso anche in casa Rai per provare a trovare un accordo sul membro interno. I sindacati hanno iniziato negli ultimi giorni a discutere in cerca di un’intesa su un nome condiviso, che potrebbe aprire la strada a una candidatura del segretario Usigrai Vittorio Di Trapani, del presidente AdRai Luigi Meloni o dell’ex presidente della Fnsi, Roberto Natale. In attesa, il consigliere uscente Riccardo Lagana’ ha rotto gli indugi e si e’ messo nuovamente in gioco come indipendente. Di Trapani nei giorni scorsi ha lanciato la sua sfida alla politica, chiedendo che come presidente venga indicato proprio il membro eletto dai dipendenti.

Advertisement

Cultura

Il caffè simbolo di Napoli, una due giorni per celebrarlo

Pubblicato

del

Non c’è giornata dei napoletani che non inizi con un caffè: che sia tradizionale, macchiato, schiumato, freddo o caldo, in tazza o in vetro, ma il buongiorno è sempre accompagnato da un caffè. E per celebrare questo legame imprescindibile tra la città e la sua bevanda, il Comune di Napoli propone una due giorni, il 7 e 8 maggio, dedicata interamente al caffè con la manifestazione ‘Nu bbellu ccafè’ in programma al Maschio Angioino. “Parlare del caffè a Napoli è parlare di noi – ha detto il sindaco, Gaetano Manfredi – il senso del caffè è socialità, cultura, storia, è stare insieme. Il grande valore di Napoli oggi è essere una grande capitale in cui le persone stanno insieme ed è importante soprattutto in un momento fatto di grandi divisioni, sofferenze e guerre e il caffè è anche momento di pace”.

Un legame che è celebrato e raccontato da sempre anche dalla musica, dal teatro, dalla letteratura. “Il caffè, insieme alla pizza, è uno degli emblemi della nostra città – ha detto l’assessora al Turismo, Teresa Armato – vogliamo fare in modo che le nostre tradizioni enogastronomiche diventino sempre più attrattori turistici perché a Napoli vengono per tante ragioni e una di queste sono sicuramente il mangiare e il bere le nostre prelibatezze”. L’idea della manifestazione è nata da un ordine del giorno proposto dalla vicepresidente del Consiglio comunale, Flavia Sorrentino, e approvato all’unanimità, con cui si chiedeva di istituire la Giornata del caffè in città.

Al Maschio Angioino, napoletani e turisti potranno partecipare a incontri che spiegheranno il caffè, le sue varianti e come si è arrivati al rito del caffè, potranno partecipare a workshop, a cui si affiancheranno momenti di assaggio, competizioni e contest. Alla manifestazione parteciperanno esperti di caffè, tutte le torrefazioni napoletane, molti bar napoletani fra cui lo storico Gambrinus. Un’iniziativa che si pone anche nel solco del percorso che la città di Napoli, insieme ad altre città italiane, ha messo in campo affinché il caffè sia riconosciuto patrimonio Unesco.

“Con questa manifestazione proviamo a diffondere questa dipendenza – ha sottolineato lo scrittore Maurizio De Giovanni – cerchiamo di fare da ‘pusher’ di una dipendenza fondamentale per i napoletani per cui il caffè è una modalità di incontro sociale”. Il logo della manifestazione è stato realizzato dagli allievi dell’Accademia di Belle Arti di Napoli.

Continua a leggere

Cronache

Strasburgo: Getty restituisca la statua dell’Atleta di Lisippo all’Italia

Pubblicato

del

L’Italia ha tutto il diritto di confiscare e chiedere la restituzione della statua greca in bronzo dell’Atleta vittorioso attribuita a Lisippo che si trova attualmente nel museo della la villa Getty a Malibu, in California. Lo ha stabilito oggi all’unanimità la Corte europea dei diritti umani respingendo il ricorso presentato dalla fondazione Paul Getty per violazione della protezione della proprietà.

Nella sua sentenza, la Corte di Strasburgo ha quindi riconosciuto la legittimità dell’azione intrapresa dalle autorità italiane per recuperare l’opera d’arte che venne rinvenuta nelle acque dell’Adriatico, al largo delle Marche, nel 1964. E che, dopo varie vicissitudini, venne acquistata dalla fondazioni Getty nel 1977 per approdare infine al museo di Malibu. I giudici, in particolare, hanno sottolineato che la protezione del patrimonio culturale e artistico di un Paese rappresenta una priorità anche dal punto di vista giuridico. Inoltre, diverse norme internazionali sanciscono il diritto di contrastare l’acquisto, l’importazione e l’esportazione illecita di beni appartenenti al patrimonio culturale di una nazione.

La fondazione Getty, sottolinea inoltre la Corte, si è comportata “in maniera negligente o non in buona fede nel comprare la statua nonostante fosse a conoscenza delle richieste avanzate dallo Stato italiano e degli sforzi intrapresi per il suo recupero”. Da qui la constatazione che la decisione dei giudici italiani di procedere alla confisca del bene conteso “è stata proporzionata all’obiettivo di garantirne la restituzione”.

Continua a leggere

Cultura

“L’avvocato del D10S”: Angelo Pisani e la battaglia giudiziaria per Maradona

Pubblicato

del

Il libro “L’avvocato del D10S” di Angelo Pisani non è solo un tributo a Diego Armando Maradona, ma anche una narrazione intensa e appassionata delle battaglie legali che hanno segnato la vita del leggendario calciatore. L’opera, pubblicata da LOG edizioni e lunga 159 pagine, è disponibile al prezzo di 14,90 euro e si rivela un testo cruciale per chi desidera comprendere a fondo le vicende giuridiche e umane del “pibe de oro”.

Angelo Pisani, che ha rappresentato Maradona nelle aule di giustizia, descrive con fervore la sua lotta per dimostrare l’innocenza del calciatore di fronte alle accuse di evasione fiscale e altri gravi addebiti mossi dalla giustizia italiana. Attraverso un lavoro legale che si è esteso per decenni, Pisani è riuscito a infrangere il “muro di titanio” di Equitalia, sancendo giuridicamente l’innocenza di Diego.

Il titolo del libro, “L’avvocato del D10S”, è una chiara dichiarazione di stima e devozione verso Maradona, e il sottotitolo “Un’arringa in difesa di Diego Armando Maradona” stabilisce inequivocabilmente il tono dell’opera. Le prefazioni e le postfazioni scritte da noti esponenti del tifo calcistico partenopeo e figure chiave dell’ambiente sociale latino, come Maurizio de Giovanni, Gianni Minà e Nicola Graziano, arricchiscono ulteriormente il testo, aggiungendo diverse prospettive sulla figura di Maradona.

Il libro offre un ritratto inedito di Maradona, non solo come sportivo eccezionale ma anche come eroe umano e difensore dei più deboli, costantemente in lotta contro figure potenti come i presidenti della FIFA, Joao Havelange e Sepp Blatter. Inoltre, evidenzia il supporto di Maradona ai governi di sinistra in America Latina, una posizione che lo ha reso un bersaglio politico tanto quanto una stella del calcio.

Pisani non manca di ricordare il sostegno di Fidel Castro a Maradona durante i suoi momenti più bui, come la lotta contro la tossicodipendenza, un periodo durante il quale Maradona stesso riconoscerà il suo debito verso il leader cubano tatuandosi l’immagine del Che Guevara.

Il culmine del libro si raggiunge nel racconto del 25 maggio 2014, quando la giustizia italiana, dopo una lunga serie di battaglie legali, ha finalmente scagionato Maradona da ogni accusa di evasione fiscale. Questo evento non solo ha rappresentato una vittoria legale, ma ha anche simboleggiato la riscossa di un uomo contro un sistema che sembrava schiacciarlo.

“L’avvocato del D10S” di Angelo Pisani è quindi molto più di un semplice racconto giuridico; è un’affascinante biografia che intreccia diritto, sport e politica, mostrando come la vita di uno dei più grandi calciatori di tutti i tempi sia stata incessantemente intrecciata con le dinamiche del potere a livello mondiale.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto