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Cronache

Bimbo spari’ nel ’77. Mamma spera,’e’ sceicco Habtoor’

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Scomparso il 12 giugno del 1977 quando aveva solo sei anni, in una cittadina del Salento, Mauro Romano oggi potrebbe essere un uomo. E sua madre, che spera sia ancora vivo, crede sia diventato lo sceicco 52enne Mohammed Al Habtoor e che viva negli Emirati Arabi Uniti. “Bianca Colaianni lo pensa dal 2007 – spiega il suo legale Antonio La Scala – quando vide una foto dello sceicco su un giornale e riconobbe due cicatrici, una sul sopracciglio e l’altra sulla mano destra, le stesse che Mauro si procuro’ con un ferro da stiro”. Mauro, secondo le ipotesi investigative piu’ recenti, sarebbe stato rapito a Racale da un amico di famiglia che chiamava ‘zio’, il quale lo avrebbe poi consegnato a due persone la cui identita’ non e’ stata mai scoperta. La Scala ricorda che Bianca scrisse gia’ nel 2007 una lettera alla famiglia nella penisola araba “ma il padre dello sceicco, il magnate Khalaf Al Habtoor, nego’ che suo figlio fosse il piccolo Romano. Il magnate invito’ anche Bianca a Dubai ma poi non si fece piu’ sentire”. Inoltre, aggiunge il legale, “su sollecitazione di Bianca anche il Viminale si e’ occupato della vicenda nel 2008: tramite i consolati c’e’ stato uno scambio di lettere in cui la famiglia dello sceicco ha ribadito che non si tratta di Mauro”.

“Mi auguro si faccia l’esame del Dna – afferma oggi la mamma – cosi’ potremo fugare ogni dubbio: non sono convinta sia lui ma lo spero, perche’ vorrebbe dire che non l’hanno ucciso”. Alla richiesta dell’esame che possa finalmente fare luce sul caso, dagli Emirati Arabi “non e’ mai arrivata nessuna risposta”. Per questo adesso la famiglia chiedera’ che “venga organizzato un incontro tra le diplomazie dei due Paesi affinche’ – spiega il legale – Bianca possa finalmente vedere di persona lo sceicco: una mamma capisce a pelle se si tratta del proprio figlio anche senza l’esame del Dna, al quale non possiamo obbligare nessuno”. Le indagini su Mauro erano chiuse da 40 anni e sono state riaperte solo nel 2019, su richiesta della famiglia, dopo l’arresto di un 69enne pedofilo, lo stesso uomo che nel 1978 fu condannato a 4 anni di reclusione per aver finto di aver rapito il piccolo Romano e aver fatto richieste estorsive alla sua famiglia. Nell’ambito di queste indagini, la pm Mininni ha ascoltato un ergastolano della Sacra corona unita che gia’ nel 2010 mando’ una lettera a Bianca chiedendo di parlare col magistrato Cataldo Motta che, all’epoca, mando’ al suo posto un commissario della penitenziaria – ricorda La Scala – al quale il detenuto non disse nulla. A Mininni, invece, che nel 2020 lo ha ascoltato personalmente, l’esponente della Scu ha raccontato della figura del cosiddetto ‘zio’, un ex barbiere oggi 79enne, sospettato di essere il presunto sequestratore che il giorno della scomparsa avrebbe fatto salire Mauro sul suo Apecar per consegnarlo poi, secondo l’accusa, a due individui rimasti sconosciuti.

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Cronache

Frontale ad Albanella, cinque feriti tra cui due bambini: coinvolte un’Audi Q3 e una Punto

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Paura nel pomeriggio di oggi nella zona di Matinella – Albanella, nel salernitano, dove si è verificato un grave incidente stradale nei pressi del caseificio La Perla a Pontebarizzo. Due auto, una Audi Q3 e una Fiat Punto, si sono scontrate frontalmente causando cinque feriti, tra cui due bambini.

A bordo dell’Audi si trovavano quattro persone, compresi i piccoli, mentre la Fiat Punto era occupata da un solo conducente. Tutti i coinvolti, in condizioni al momento non precisate, sono stati trasportati in ospedale per accertamenti e cure.

Sul posto sono intervenuti tempestivamente i Vigili del Fuoco del distaccamento di Agropoli, che hanno provveduto a mettere in sicurezza l’area dell’incidente e a supportare le operazioni di soccorso. Ancora in corso le indagini per ricostruire l’esatta dinamica del violento impatto.

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Cronache

Inchiesta curve, Inter Milan patteggiano: per Inzaghi e Chalanoglu solo 1 turno stop

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Una giornata di squalifica per Simone Inzaghi e Hakan Calhanoglu, ammende rispettivamente di 15 e 30 mila euro e 70mila per l’Inter. Multa di 30mila euro per il Milan. Sono le sanzioni rese note dalla Figc comminate ai due club e ai tesserati coinvolti in seguito al patteggiamento con la Procura Federale, in merito al filone sportivo dell’inchiesta penale sulle curve e sui rapporti fra ultras e giocatori di Inter e Milan. La squalifica per Inzaghi e Calhanoglu verrà scontata nel prossimo turno con il Verona.

Grazie al patteggiamento le pene vengono dimezzate e non c’è il processo. Inzaghi e Chalanoglu hanno violato due articoli del codice di giustizia sportiva, quello sulla lealtà e correttezza e probità e dell’obbligo di osservanza delle norme federali (4, comma 1) e l’articolo 25 comma 10 “che prevede il divieto di avere rapporti con esponenti di gruppi o gruppi di sostenitori che non facciano parte di associazioni convenzionate con le società, per avere avuto, quantomeno a partire dalla stagione sportiva 2022-23, rapporti con esponenti del gruppo Ultrà denominato Curva Nord’.

Tra gli esponenti del club multati c’è anche Javier Zanetti con 14.500 euro. L’Inter viene sanzionata con 70mila euro per responsabilità diretta e oggettiva (art. 6, commi 1 e 2) per i comportamenti del tecnico e del centrocampista, dello stesso Zanetti, di Massimiliano Silva e Claudio Sala (14.500 di multa e 30 giorni di inibizione). Quanto al Milan (sanzione di 30mila euro) per responsabilità oggettiva per i comportamenti ascritti a Fabio Pansa (30 giorni di inibizione e 13mila euro di multa) e Davide Calabria, che non ha al momento scelto la strada del patteggiamento e sarà quindi ascoltato dalla Procura federale.

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Chieti, tragedia durante un’escursione: trovati morti due Vigili del Fuoco nella forra del fiume Avello

Nico Civitella ed Emanuele Capone avevano 42 anni. Salvi altri due colleghi. Cordoglio delle istituzioni.

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Sono stati individuati e recuperati i corpi senza vita di Nico Civitella ed Emanuele Capone, i due Vigili del Fuoco di Chieti dispersi da ieri sera durante un’escursione in località Balzolo, nel territorio di Pennapiedimonte, provincia di Chieti. I due erano scivolati in una forra del fiume Avello mentre erano fuori servizio insieme ad altri due colleghi, tratti in salvo nella serata di ieri: Giulio De Panfilis, 32 anni, e Gabriele Buzzelli, 48.

Le operazioni di recupero

Il recupero dei corpi è stato lungo e complesso, affidato ai soccorritori del Corpo nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico e ai Vigili del Fuoco, con il coordinamento della Prefettura di Chieti. Sul luogo della tragedia anche i familiari delle vittime, alcuni dei quali hanno accusato malori per lo choc e sono stati assistiti dal personale del 118.

I corpi, rinvenuti in una zona impervia, sono stati trasferiti in un’area accessibile per permettere l’intervento dell’elisoccorso, che li ha trasportati all’obitorio dell’Ospedale di Chieti. È stata disposta l’autopsia per chiarire le cause esatte della morte, mentre ulteriori accertamenti saranno effettuati sui luoghi dell’incidente a cura dei Carabinieri del Comando Provinciale di Chieti e del Reparto Forestale del Parco Nazionale della Maiella.

Il cordoglio delle istituzioni

«Esprimo la mia più grande vicinanza alle famiglie dei due giovani, ai colleghi e a tutto il Corpo Nazionale», ha dichiarato il prefetto Attilio Visconti, Capo Dipartimento dei Vigili del Fuoco. «Anche fuori servizio, i Vigili si tengono in allenamento per migliorarsi e garantire soccorso agli altri».

Dolore e partecipazione anche dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi: «Oggi piangiamo la tragica scomparsa di due Vigili del Fuoco. Ai loro familiari e colleghi va la mia più sincera vicinanza e gratitudine». Sul posto anche il sindaco di Pennapiedimonte Rosalina Di Giorgio, le unità psicologiche del Corpo, volontari della Protezione Civile e operatori da Abruzzo, Marche, Umbria e Lazio.

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