Collegati con noi

Sport

Juventus cinica, sesta vittoria di fila con la Roma

Pubblicato

del

La Roma gioca e crea, la Juventus segna e vince: per Pirlo e’ il sesto successo consecutivo, i bianconeri battono i giallorossi per 2-0 e li superano in classifica, portandosi cosi’ al terzo posto. Un gol per tempo con il massimo del cinismo, un’altra partita con la porta inviolata, dallo Stadium arriva un nuovo messaggio per le milanesi. Ronaldo festeggia il 36esimo compleanno di ieri ritrovando un gol che in campionato gli mancava da quasi un mese, nella ripresa l’autogol di Ibanez affonda definitivamente una Roma comunque apprezzabile ma priva di spunti offensivi. Pirlo aveva annunciato il turnover, rispetto alla Coppa Italia di martedi’ ne cambia sette: la difesa e’ rivoluzionata, con il solo Alex Sandro confermato e la coppia di centrali Bonucci-Chiellini, mentre Danilo viene preferito a Cuadrado. Con Ronaldo c’e’ Morata, in mezzo al campo Arthur e Rabiot, Chiesa e McKennie invertono le fasce di competenza.

Nella Roma, invece, Dzeko torna tra i convocati dopo due esclusioni consecutive ma si accomoda in panchina, l’unica punta e’ Mayoral e la fascia di capitano finisce sul braccio di Cristante. Per il resto e’ la stessa formazione che ha battuto l’Hellas Verona, ad eccezione dello squalificato Pellegrini e dell’infortunato Smalling. Ancora rimandato il nuovo esordio di El Shaarawy in giallorosso, ma l’ultimo acquisto in casa Roma segue i compagni dalle tribune dello Stadium. La squadra di Fonseca parte con buona personalita’, ma al primo affondo passa la Juve: Alex Sandro e’ protagonista di un’azione caparbia, il pallone passa dai piedi di Morata e finisce sul sinistro di Ronaldo, che dal limite preferisce la precisione alla potenza e batte Pau Lopez nell’angolino basso. Lo svantaggio non scoraggia i giallorossi, che tengono in mano il pallino del gioco e provano a sfondare specialmente sull’out mancino con il duo Spinazzola-Mkhitaryan.

La Juve, pero’, alza il muro difensivo e, complice anche un Mayoral troppo leggero in area di rigore, non corre troppi pericoli, anche se trema sulla conclusione dal limite di Cristante che termina di poco fuori. Quando attaccano, i bianconeri fanno paura: e’ ancora Ronaldo il protagonista, il suo destro e’ deviato da Kumbulla e il pallone supera il portiere, ma sbatte sulla traversa. La sfera rimbalza nettamente fuori dalla linea, CR7 scherza con Orsato e vuole controllare in prima persona che l’orologio dell’arbitro non abbia segnalato il gol. Anche nella ripresa, e’ la Roma ad essere piu’ intraprendente, ma la coppia Bonucci-Chiellini e’ insuperabile anche quando Fonseca inserisce Dzeko. E, alla nuova ripartenza bianconera, arriva il raddoppio: l’azione si sviluppa con i due subentrati, con Cuadrado a servire il taglio di Kulusevski, e Ibanez anticipa tutti infilando la propria porta. Nemmeno gli assalti finali della Roma creano apprensioni a Szczesny: la manovra dei giallorossi e’ ottima fino alla trequarti, ma il dato dei tiri parla chiaro, con 14 conclusioni di cui appena tre in porta. La squadra di Fonseca perde un altro scontro diretto, Pirlo si prepara al meglio in vista del ritorno di martedi’ contro l’Inter che vale la finale di coppa Italia e della trasferta a Napoli di sabato prossimo.

Advertisement

Sport

Juve solo pari a Bologna, manca lo scatto Champions

Pubblicato

del

Il Dall’Ara resiste e non cade. Ma resiste e non cade anche il tabù Juventus. L’attesa di una vittoria interna dei rossoblù contro i bianconeri è iniziata 27 anni fa e continua: lo spareggio per il quarto posto tra la squadra di Italiano e quella di Tudor finisce senza vincitori nè vinti: a Thuram risponde Freuler, i bianconeri non riescono a difendere un vantaggio arrivato grazie a un’indecisione di Skorupski, mentre il Bologna si conferma squadra che non molla, squadra che ha rimediato più punti da situazioni di svantaggio, ma non completa la rimonta.

Il pareggio vale doppio per la Juventus, che soffre e rischia di perderla nel recupero: anche perché significa difendere il quarto posto, seppur raggiunta a quota 63 da Roma e Lazio. Punto amaro per il Bologna, che scivola al settimo posto, fuori dall’Europa, ma a un solo punto di distanza dalle concorrenti. Per la squadra di Italiano l’Europa è ora obiettivo da raggiungere di rincorsa o attraverso la Coppa Italia, comunque in salita calendario alla mano (Milan e Fiorentina in trasferta e Genoa in casa)Per la Juventus, invece, altro scontro direttoin casa della Lazio, prima di un finale sulla carta in discesa con Udinese e Venezia.

La Juventus colpisce a freddo: Cambiaso ci prova al secondo minuto, sugli sviluppi di corner, ma Beukema mura il tentativo. I rossoblù non colgono il campanello d’allarme e al nono la squadra di Tudor passa con la complicità di Skorupski: McKennie anticipa Freuler in mediana, attiva Cambiaso che trova Thuram al limite: il tiro è centrale, ma Skorupski si lascia scappare il pallone sotto la mano sinistra. Il Bologna subisce il colpo e non reagisce, il match si mette su binari utili alla Juventus, che trova occasioni in contropiede sull’asse Cambiaso-Thuram-Kolo MuaniArrivano le occasioni anche per Kolo Muani. Per il francese però non è serata. Allora è Orsolini a caricarsi il Bologna sulle spalle: al 26 tenta il gol olimpico da corner, ma Di Gregorio è reattivo. Alla 30′, l’episodio che infiamma il Dall’Ara: contatto in area tra Freuler e McKennie, ma Doveri sorvola, mentre su altro corneri di Orsolini Locatelli sfiora l’autorete di testa.

Il Bologna prende campo ma non sfonda e si arriva all’intervallo sullo 0-1, anche perché Gonzalez segna il 2-0 sulla spizzata di Kolo Muani ma è in netto fuorigioco. Lo è pure al quinto della ripresa Cambiaso: altro gol annullato. La ripresa si sviluppa sui binari di fine primo tempo. La Juventus lascia il pallino del gioco ai rossoblù, si arrocca dietro senza rinunciare a ripartire. Crea mischie e qualche pericolo su piazzati, ma su azione fatica, come le capita con continuità da quando Castro si è infortunato nell’ultima sosta delle nazionali. Non a caso ci pensa un centrocampista a siglare la parità: è Freuler, che sempre al nono, ma della ripresa, sfrutta la torre di Dallinga su cross di Cambiaghi per bruciare Thuram e siglare l’1-1, complice una deviazione di Veiga. Il Bologna sale di colpi e ha pure le occasioni per provare a vincerla alla fine, con Cambiaghi e Ferguson, ma non va. Finisce in parità, per Champions ed Europa ci sono 4 squadre in un punto a tre giornate dalla fine.

Continua a leggere

Sport

Tifoso picchiato davanti al figlio durante protesta tifosi Bari

Pubblicato

del

Un uomo viene picchiato selvaggiamente da altre persone mentre un bambino, a quanto si apprende suo figlio, piange disperato e poi viene preso in braccio e allontanato da alcuni presenti fino all’arrivo della polizia che tenta di fermare il linciaggio. E’ quanto si vede in un video diventato virale e che ha immortalato quanto accaduto oggi all’esterno dello stadio di Bari durante la partita con il Pisa vinta dai padroni di casa per 1-0. Il pestaggio sarebbe avvenuto durante la contestazione che hanno inscenato gli ultras del Bari al 25′ del primo tempo, dopo avere abbandonato la curva Nord ed essersi radunati all’esterno del San Nicola. L’uomo, un tifoso del Bari, sarebbe stato picchiato da altri sostenitori dei biancorossi perché voleva tornare nello stadio a prendere lo zainetto del figlio.

Continua a leggere

Sport

Gasperini litiga con un giornalista e lancia taccuino

Pubblicato

del

Qualche attimo di tensione in sala stampa all’U-Power Stadium di Monza. Al termine della conferenza stampa di fine gara, vinta 4-0 dai nerazzurri, l’allenatore dell’Atalanta Gian Piero Gasperini ha avuto un acceso battibecco con un giornalista bergamasco: tra i due, a causa di alcuni pregressi, sono volate parole grosse con i toni che all’improvviso si sono alzati, rendendo necessario l’intervento di alcuni addetti ai lavori presenti nella sala conferenze. In risposta alle parole di Gasperini, il giornalista ha invitato il tecnico “a non fare il fenomeno”. Frase non gradita all’allenatore dell’Atalanta che ha così perso le staffe, cercando di avvicinarsi al cronista e lanciandogli contro un taccuino che era appoggiato su un tavolo nelle vicinanze.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto