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Sci: Shiffrin torna e non vince, ‘ma che gioia’

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Il quarto tempo nella prima manche e addirittura il nono nella seconda parlano un linguaggio cronometrico incontestabile . E cosi’ alla fine del secondo slalom speciale di Levi sommando i due tempi la campionessa Usa Mikaela Shiffrin si e’ ritrovata solo quinta, una posizione quasi incredibile per lei, vera collezionista di vittorie e di podi. Ma evidentemente, dopo i 300 giorni di assenza dall’agonismo in conseguenza della improvvisa quanto incredibile morte del padre Jeff, caduto dal tetto di casa, Mikaela non ha ancora completamente ritrovato se stessa sugli sci, e si e’ ritrovata come persona. Cosi’, il secondo slalom speciale di Levi ha visto la slovacca Petra Vlhova vincere ancora e concedere il bis dopo il successo di ieri, ma per la Shiffrin e’ comunque un ritorno da sorriso. Per la dominatrice di questa due giorni – in 1.49.05 – e’ invece la 16/a vittoria in carriera e la quinta in serie negli ultimi cinque slalom speciali di coppa del Mondo Evidentemente il suo allenatore italiano, l’ex tecnico azzurro Livio Magoni, sta facendo un lavoro eccellente avendo comunque a disposizione un’atleta fuori classe. Seconda la svizzera Michelle Gisin in 1,49,36 e terza come ieri l’austriaca Katharina Liensberger in 1.49.55. Miglior azzurra, con una buona prova anche in questa gara, e’ stata anche oggi Irene Curtoni, 8/a in 1.50.27 . E’ l’unica delle italiane che al momento e’ in grado di stare almeno a ridosso del migliori. Nelle tante gare disputate a Levi questo ottavo posto e’ poi per Irene il miglior risultato in assoluto . Nella classifica finale c’e’ poi solo Federica Brignone, ma 24/a in 1.52.10. Il tutto mentre Marta Bassino ha inforcato nella manche decisiva e le giovani leve Martina Peterlini, Serena Viviani, Lara Della Mea e Marta Rossetti non sono riuscite a qualificarsi per la seconda discesa. La constatazione chiara dopo queste due gare di slalom a Levi e’ cosi che per L’Italia in questa disciplina c’e’ ancora tanto lavoro da fare.

 

Ma e’ comunque Shiffrin, piu’ ancora di Vlhova, a catturare l’attenzione di tutto il mondo dello sci dopo questi due gare finlandesi che solitamente Mikaela dominava in una disciplina in cui e’ quasi sempre almeno finita sul podio. Basti pensare che bisogna risalire allo slalom di Aare del 2014 per ritrovare Shiffrin fuori dal podio in una gara portata a termine. La sua sciata e’ apparsa come sempre praticamente perfetta dal punto di vista tecnico, anche se l’americana nei giorni scorsi aveva fatto capire di aver bisogno di ulteriori allenamenti. Tanto che e’ possibile che diserti per questo il parallelo di Lech in programma giovedi’ prossimo. Dopo il secondo posto di sabato Mikaela si era detto comunque soddisfatta. “Ho provato gioia nello sciare. E’ sicuro che posso essere piu” veloce”. Per cui e’ certo che la quinta posizione di oggi non l’ha fatta felice ma neppure l’ha troppo preoccupata. In realta’ piuttosto che l’allenamento pare mancarle ancora la giusta determinazione, quel tanto di cattiveria agonistica indispensabile per vincere una gara. La coppa del mondo passa ora in Austria, a Lech: giovedi’ prossimo gigante parallelo donne e venerdi’ stessa gara per gli uomini. il tutto con qualifiche al mattino e gara vera e propria nel pomeriggio. A Lech cercheranno di esserci anche le ragazze della squadra svedese, non presenti a Levi per la positivita’ Covid di un allenatore.

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Attesa per voto su Emiliano. Conte, non aiutare destra

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In Puglia si contano le ore. Martedì nel consiglio regionale è atteso il voto sulla mozione di sfiducia al presidente Michele Emiliano presentata dal centrodestra e i fari sono tutti puntati sul gruppo del Movimento 5 Stelle. Il leader pentastellato Giuseppe Conte trascorre l’intero fine settimana nel ‘tacco’ della Penisola, in un tour che guarda alle elezioni europee, ma anche a quelle amministrative. E, tra un appuntamento e l’altro, esclude sgambetti.

“Il Movimento 5 Stelle non si presterà mai a iniziative strumentali del centrodestra”, rassicura. Intanto cresce il pressing di chi è pronto a votare la sfiducia a una giunta che, seppur rinnovata con un ‘mini-rimpasto’, è ancora scossa dal terremoto politico e giudiziario che l’ha investita. Italia Viva annuncia: “voteremo contro Emiliano”. E lancia l’appello a Cinque Stelle e Azione: “smettete di sostenere Emiliano e passate all’opposizione con noi se davvero volete essere credibili”. Il richiamo della compagine renziana è alle due forze che potrebbero essere decisive nel voto in assemblea. Anche se, nel territorio, è diffusa la sensazione che la giunta possa reggere al colpo sferrato dalla coalizione di centrodestra.

Emiliano ha da poco incontrato il gruppo di Azione, che conta tre consiglieri, accogliendo le condizioni politiche poste per restare in maggioranza: rotazione dei dirigenti e dei funzionari della Regione, compresa quella simultanea e immediata dei direttori generali delle Asl. Il presidente pugliese ha anche aperto al “patto di legalità” e al “progetto del nucleo ispettivo” avanzati dal M5s. E così Conte, da Bari, può tendere la mano: “c’è un riscontro positivo, quindi non ci sono gli elementi per offrire il destro a questa azione strumentale”. Il leader assicura una valutazione “dell’azione amministrativa a livello regionale” e aggiunge: “noi siamo corresponsabili, fieramente responsabili, di tanti progetti positivi che abbiamo avviato prima di lasciare gli incarichi in Regione”. L’assessora M5s Rosa Barone ha sì lasciato gli incarichi – gesto di discontinuità voluto dai pentastellati -, ma Conte sembra non voler buttare a mare il laboratorio del campo largo rappresentato dalla giunta Emiliano.

Una decisione già anticipata dai 5s pugliesi e che non è frutto di un confronto tra l’ex premier e la segretaria dem Elly Schlein. Tra i due i rapporti restano gelidi. E Conte preferisce piuttosto puntare il dito contro la destra, sia a livello nazionale che locale. L’opposizione alla giunta Emiliano, attacca il leader M5s, “fa bene a non dare lezioni a nessuno perché potrei fare l’elenco dello scambio politico mafioso che riguarda le amministrazioni di centrodestra in tutta Italia”. Intervento che stimola la risposta piccata di Teresa Bellanova di Iv.

“Conte – dice – continua con il suo linguaggio ambiguo, ma in realtà vuole continuare a sostenere Emiliano”. E va all’assalto anche il capogruppo alla Camera di FdI Tommaso Foti: “il dubbio è che quando parla di corresponsabilità, Conte si associ al sistema di potere targato PD, consolidatosi anche grazie ai silenzi dei 5 Stelle”. Schermaglie che continueranno fino a martedì. Poi, dal giorno dopo, tornerà sul piatto l’ipotesi di un rimpasto più profondo della giunta Emiliano. Così come inizialmente auspicato dai vertici nazionali del Pd. Non è escluso che Emiliano possa temporeggiare fino a dopo il voto delle amministrative. Intanto, sul possibile rientro dei 5s in giunta, Campo Marzio fa sapere che “non è all’ordine del giorno oggi, come non lo era prima”.

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Addio a Cesar Luis Menotti, il ct ‘mundial’ del 1978

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Luis Cesar Menotti, commissario tecnico della nazionale argentina che vinse i Mondiali di casa, nel 1978, è morto all’età di 85 anni. Lo rende noto via social la federcalcio argentina. Menotti non era in buone condizioni di salute dall’agosto dell’anno scorso, quando aveva avuto un malore in casa.

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F1: sorpresa McLaren, Norris vince a Miami. Leclerc 3/o

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Impresa della McLaren e di Nando Norris che conquistano il Gran Premio di Miami. La scuderia e il pilota britannico vedono premiato il lavoro delle scorse settimane che ha permesso di portare in Florida il pacchetto di miglioramenti della monoposto. Battuta così la Red Bull con il campione del mondo Max Verstappen, che si deve accontentare del secondo posto. Bilancio in parte positivo anche per la Ferrari grazie al terzo e quarto posto conquistati da Charles Leclerc e Carlos Sainz.

Ma la Rossa può sognare perché è riuscita a tenere il ritmo della Red Bull e soprattutto perché nel prossimo Gran Premio a Imola potrà portare in pista il proprio pacchetto di miglioramenti con la speranza che sia determinante come quello della McLaren. Norris, che ha saputo anche sfruttare al meglio l’ingresso della safety car, ha vinto il suo primo gran premio in carriera, dopo tanti podi conquistati. A festeggiarlo, oltre alla sua scuderia, anche tutti i piloti del circus di Formula 1.

“Era ora – sono state le prime parole del pilota britannico – “L’ho aspettata tantissimo. Sono al settimo cielo”. La McLaren ha di fatto riaperto il mondiale, almeno in prospettiva: ottimi i tempi anche di Oscar Piastri che però ha pagato caro un errore e non è andato a punti. La Red Bull, pur avendo qualcosa in più degli altri, sembra aver perso il vantaggio delle scorse stagioni sugli inseguitori. Nel Gp di Miami, Verstappen può in parte lamentarsi per l’ingresso della safety car che, seguendo il regolamento, lo ha comunque leggermente penalizzato. L’olandese dopo il pit stop è rientrato al quarto posto, proprio mentre Norris ha iniziato ad inanellare una serie di giri sempre più veloci.

“Sono felicissimo per Lando, oggi ha meritato”, ha commentato a fine gara. “Ci aspetta del lavoro da fare”, ha concluso. “Non sono partito alla grande e ho rischiato un po’ – ha commentato Leclerc – Abbiamo avuto un po’ di sfortuna con la safety car che non è stata ottimale per noi. Ora sta a noi migliorare e accelerare”.

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