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Cronache

Abusata in strada a Roma, arrestato il commesso del market

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Due episodi di abusi sessuali nella Capitale. Vittime una ragazza ventenne che in pieno giorno era andata al supermercato e una bimba di soli 5 anni, finita nelle grinfie di un amico di famiglia a cui era stata affidata per qualche ora. La polizia ha arrestato i due presunti responsabili. A finire in manette un dipendente di un supermercato in zona Testaccio e un romeno di 32 anni. Quest’ultimo, secondo quanto ricostruito dagli investigatori, in un pomeriggio fine giugno avrebbe abusato della bimba che il papa’ gli aveva affidato per qualche insieme all’altro figlio di due anni a causa di un imprevisto di lavoro. Una volta rientrata a casa, la bimba ha raccontato tutto alla mamma. A quel punto i genitori hanno portato la piccola in ospedale dove i medici hanno riscontrato segni compatibili con la violenza. Cosi’ e’ scattato l’allarme. Ascoltata in audizione protetta, la bambina ha confermato quello che aveva raccontato alla madre, descrivendo nel dettaglio tutto cio’ che era accaduto e aggiungendo che l’uomo, amico di famiglia e vicino di casa, si era fermato nel momento in cui aveva sentito il rumore della macchina della madre che stava rientrando a casa. Il 32enne, bloccato in un cantiere in zona Trionfale, e’ stato arrestato dagli agenti del commissariato di Ostia, diretto da Eugenio Ferraro, con l’accusa di violenza sessuale aggravata. I poliziotti hanno eseguito un’ordinanza emessa dal gip di Roma, nell’ambito di un’indagine coordinata dal pool specializzato della Procura capitolina. E’ di ieri pomeriggio, invece, l’altro episodio di violenza. Un dipendente di un supermercato di Testaccio, gia’ noto alle forze dell’ordine, ha seguito una giovane cliente fuori dal negozio, l’ha trascinata in un vicolo e ha abusato di lei. Il 50enne romano, che dopo e’ rientrato a lavoro, e’ stato bloccato dai poliziotti del Reparto Volanti all’interno del supermercato e arrestato dalla polizia per violenza sessuale. Si trova ora nel carcere di Regina Coeli. La ragazza, dopo essere stata visitata in ospedale, si e’ recata negli uffici della Questura di Roma per sporgere denuncia. Cosi’ gli agenti hanno avviato le ricerche e individuato il presunto responsabile. A quanto ricostruito, gia’ da qualche giorno faceva avances alla ventenne.

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Cronache

Voto di scambio a Cercola: voti venduti a 30 e 20 euro

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Trenta euro a voto per la prima tornata elettorale e venti per il ballottaggio: questo il tariffario della compravendita delle preferenze a Cercola, in provincia di Napoli, in occasione delle elezioni amministrative del maggio 2023. E’ emerso nell’ambito di una indagine dei carabinieri e della DDA (pm Henry John Woodcock e Stefano Capuano) su una serie di episodi di voto di scambio politico-mafioso documentati nel comune vesuviano.

Tra gli arrestati figurano la figlia di un boss ergastolano, all’epoca dei fatti rappresentante di lista, una candidata legata da vincoli di parentela al clan De Micco, suo fratello, consigliere in una municipalità di Napoli, e anche loro padre. Le elezioni finite al centro delle indagini sono le amministrative del 14 e 15 maggio 2023, quindi del successivo ballottaggio del 25 e 26 maggio dello stesso anno.

Gli indagati (per loro vale il principio costituzionale di non colpevolezza fino a sentenza definitiva) sono accusati di compravendita di voti per essere eletti. Quando scoprono che la tornata elettorale è andata male fanno i moralisti e contestano agli elettori di avere promesso il consenso e intascato denaro da più di un candidato. Emerge anche questo nell’ambito dell’indagine dei carabinieri e della DDA di Napoli sul voto di scambio politico mafioso a Cercola. Nella conversazione intercettata dai militari della Sezione Operativa di Torre del Greco e di Cercola, a parlare sono alcuni indagati che avevano impegnato qualche migliaio di euro per accaparrarsi i voti: si lamentano del fatto che ciononostante per loro era andata male: “Se li sono comprati i voti… hanno i soldi e comprano…”.

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Cronache

Uomo ucciso a Pavia, sospetti su amico

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E’ stato ucciso probailmente da un amico l’uomo di 36 anni trovato morto stamattina per strada alla periferia di Pavia. Il delitto sarebbe avvenuto in un appartamento vicino al luogo del ritrovamento e il cadavere portato in strada da una persona che la vittima conosceva, da cui era ospitata, ed ora è interrogata. L’omicidio sarebbe accaduto al culmine di una lite. Sul posto i carabinieri. L’allarme è stato dato da alcuni passanti che hanno visto il corpo per strada.

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Cronache

Donna scomparsa a Lanciano e ritrovata viva a Castelvolturno, volevo farla finita

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La maestra di ballo e fitness di Lanciano, Milena Santirocco, di 54 anni, scomparsa il 28 aprile scorso e ritrovata viva sabato sera a Castel Volturno dopo sei giorni di ricerche sul litorale abruzzese si è allontanata volontariamente da casa con l’intento di suicidarsi: non si è trattato di un sequestro di persona, come dichiarato dalla donna ai primi soccorritori che l’avevano raggiunta nella caffetteria in Campania. La donna avrebbe confessato l’intenzione di uccidersi durante l’interrogatorio di ieri davanti al pm di Lanciano, Silvia di Nunzio. A riportarlo è il quotidiano regionale ‘Il Centro’.

Con questo articolo il racconto di questa storia finisce.

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