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Cronache

Scontro al Csm su indagini procura di Milano su Rsa

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Mentre vanno avanti le indagini della procura di Milano sulle morti da contagio Coronavirus nelle residenze per anziani con accertamenti e perquisizioni (l’ultima all’istituto Don Gnocchi e’ durata quasi 19 ore), al Csm si apre una polemica. E riguarda proprio l’inchiesta dei pm del capoluogo lombardo. Ad accendere la miccia e’ un’intervista al quotidiano La Stampa di uno dei componenti laici del Csm, Alessio Lanzi, apertamente critica verso il lavoro della procura guidata da Francesco Greco. “C’e’ un attacco strumentale al modello politico di centro destra della Regione Lombardia, alimentato da un’inchiesta giudiziaria spettacolarizzata” e’ la tesi di Lanzi, che fa notare come “episodi analoghi” si siano “verificati in tanti regioni ma si parla solo della Lombardia. La magistratura interviene con grande rimbalzo mediatico, la politica sguazza”. “A Milano mi pare che si siano gia’ imbastiti processi di piazza”, osserva tra l’altro Lanzi che esprime le sue riserve soprattutto sulla perquisizione della finanza in Regione “trasmessa in tv, mentre li’ dentro si lavora in trincea per evitare altri morti”. Parole che lasciano il segno e di cui chiede conto a Lanzi il consigliere togato Giuseppe Cascini, intervenendo al plenum del Csm.

 

“I componenti del Csm non dovrebbero mai esprimere giudizi sul merito di una iniziativa giudiziaria in corso” soprattutto con espressioni “che delegittimano il ruolo dell’autorita’ giudiziaria”, scandisce il togato di Area, il gruppo che rappresenta i magistrati progressisti. “In una fase cosi’ drammatica per la comunita’ lombarda il rispetto per le migliaia di vite spezzate dalla malattia, per i loro familiari che si sono rivolti all’autorita’ giudiziaria con una legittima richiesta di verita’ e di giustizia, per i magistrati e gli operatori di polizia che mettono a rischio la propria incolumita’ per accertare i fatti, avrebbe imposto di evitare di avventurarsi in una polemica cosi’ fuori luogo e fuori tempo”, aggiunge Cascini chiedendo l’apertura di una pratica a tutela dei pm di Milano, in mancanza di una smentita di quelle dichiarazioni da parte di Lanzi. Smentita che non arriva: Lanzi conferma tutto, prendendo le distanze soltanto dal titolo della sua intervista (‘In Lombardia tornano i processi di piazza. Dalla procura di Milano un attacco politico’): “e’ certo modo polemico, ma non e’ opera mia”. E rivendica la liberta’ di manifestazione del pensiero anche dei consiglieri del Csm, “specie su un tema di grande rilievo”. “Non c’e’ nessun attacco alla magistratura e mi sembra opportuno che si manifestino opinioni dissenzienti su talune iniziative” dice ancora il laico, che lamenta anche una sorta di disparita’ di trattamento. Il suo collega togato Nino di Matteo sempre sulla stampa ha criticato un provvedimento della magistratura di sorveglianza ma le sue parole non hanno “sortito alcuna presa di posizione” dentro il Csm.

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Muore poche ore dopo un intervento alla spalla, due indagati

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Un uomo di 53 anni, di Motta di Livenza (Treviso), apparentemente in perfette condizioni di salute, è stato trovato morto, nel letto della sua stanza, in ospedale a San Vito al Tagliamento (Pordenone), poche ore dopo un ordinario intervento chirurgico di ortopedia alla cuffia dei rotatori. Da quanto è stato accertato, tutti gli esami pre-operatori risultavano nella norma. Sulla vicenda, la Procura della Repubblica di Pordenone ha aperto un fascicolo d’inchiesta, indagando per omicidio colposo l’ortopedico e l’anestesista che hanno eseguito l’intervento. Si tratta di un atto dovuto, a tutela delle garanzie difensive. Mercoledì prossimo è stata fissata l’autopsia del medico legale incaricato, Antonello Cirnelli, per capire le cause della morte. All’esame potranno essere nominati anche i periti degli indagati.

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La Procura di Milano chiede di processare la ministra Santanchè per truffa

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La Procura di Milano ha chiesto il rinvio a giudizio per Daniela Santanchè e per altre due persone, tra cui il compagno della ministra Dimitri Kunz, e per due società nel filone del caso Visibilia sulla presunta truffa aggravata ai danni dell’Inps sulla gestione della cassa integrazione nel periodo covid.

La richiesta di processo segue la chiusura delle indagini su questa tranche del “pacchetto Visibilia” che era arrivata il 22 marzo. Così come l’avviso di conclusione indagini, la richiesta di rinvio a giudizio riguarda, oltre alla senatrice di FdI e ministra del Turismo, il compagno Kunz e Paolo Giuseppe Concordia, collaboratore esterno con funzioni di gestione del personale di Visibilia Editore e Visibilia Concessionaria, oltre alle due stesse società. Secondo l’accusa, non solo in quel periodo, dal “31 maggio 2020 al 28 febbraio 2022”, ad amministrare Visibilia Editore e Concessionaria, ossia a prendere le decisioni, erano Santanchè e Kunz, ma entrambi, assieme a Concordia, sarebbero stati consapevoli di aver richiesto e ottenuto “indebitamente”, per un totale di 13 dipendenti, la cassa integrazione in deroga “a sostegno delle imprese colpite dagli effetti” della pandemia Covid.

L’aggiunto Laura Pedio e i pm Marina Gravina e Luigi Luzi della Procura guidata da Marcello Viola nelle indagini hanno raccolto a verbale le parole dei dipendenti, i quali avrebbero confermato che la ministra sapeva: sarebbe stata a conoscenza del fatto che i dipendenti stavano continuando a lavorare, mentre l’istituto pensionistico versava oltre 126mila euro, per un totale di oltre 20mila ore, “direttamente ai dipendenti o a conguaglio alla società”. In particolare, come si legge negli atti delle indagini condotte dal Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf, oltre 36mila euro “a vantaggio della Visibilia Editore”, per sette dipendenti, e quasi 90mila euro a favore della Concessionaria su sei lavoratori.

A Santanchè, così come agli altri due, viene contestato di aver “dichiarato falsamente” che quei dipendenti fossero in cassa “a zero ore”, quando invece svolgevano le “proprie mansioni” in “smart working”, come Federica Bottiglione, l’ex manager che con la denuncia ha fatto scattare le indagini. Nel mirino dei pm pure le integrazioni che sarebbero state date per compensare le minori entrate della Cig rispetto a quelle dello stipendio: una “differenza”, scrivono i pm, che sarebbe stata corrisposta con “finti rimborsi per ‘note spese'”. L’unico a farsi interrogare dopo la chiusura indagini è stato Concordia. La senatrice di FdI è accusata anche di falso in bilancio, assieme ad altre 16 persone e tre società, nella seconda tranche del “pacchetto Visibilia”, anche questa già chiusa e per la quale nelle prossime settimane ci sarà la richiesta di processo.

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Ancora frane e pioggia, ma il maltempo ha le ore contate

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Ultime e ore di pioggia e maltempo sulla penisola, nel weekend torna la primavera con il sole e temperature primaverili. La pioggia ha, infatti, continuato imperversare nel Nord Italia, soprattutto sui settori alpini e sul Friuli Venezia Giulia. In Liguria la frana di un enorme masso – causata dalle forti precipitazioni di ieri – ha portato alla chiusura della strada statale 532 di Sestri Levante con notevoli disagi per lavoratori e studenti pendolari. In Lombardia, il Centro funzionale monitoraggio rischi, ha diramato un’allerta codice giallo per il rischio idrogeologico, a causa dei “rovesci sparsi e locali temporali dapprima a ridosso dei settori prealpini e successivamente anche su parte della pianura”. Situazione simile anche al Centro, con forti precipitazioni nella mattinata su Umbria, Toscana e Lazio.

Il pomeriggio, tuttavia, ha visto le precipitazioni spostarsi sulle regioni adriatiche – Marche, Abruzzo e Puglia – con anche occasionali grandinate che si sono alternate a sporadiche schiarite. Al Sud, invece, la pioggia ha colpito soprattutto la Campania, la Calabria Tirrenica e la Puglia. Sardegna e Sicilia, invece, hanno visto un tempo in gran parte soleggiato. Saranno proprio le isole, nel fine settimana, a beneficiare maggiormente del ritorno del bel tempo. Le temperature massime, infatti, toccheranno i 30 gradi in Sardegna e i 28 in Sicilia.

Sul resto della penisola – nonostante un notevole miglioramento delle condizioni metereologiche – le temperature faticheranno a salire sopra i 22-23 gradi. In particolare, nella giornata di sabato, il sole splenderà sia al Nord che al Sud. Al Centro, invece, il bel tempo sarà prevalente, ma con alcuni possibili rannuvolamenti sulle regioni adriatiche nel corso della mattinata. Nella giornata di domenica il clima si manterrà gradevolmente primaverile e soleggiato in tutta Italia. Le uniche zone interessate da possibili rannuvolamenti e occasionali precipitazioni saranno i settori alpini e la Toscana settentrionale. Tra mercoledì e martedì della prossima settimana torneranno, invece, le piogge al Centro-Nord e progressivamente nel meridione con un leggero calo termico. Solo in prossimità del weekend del 11-12 maggio si potrebbe vedere una stabilizzazione del meteo con un sensibile aumento delle temperature.

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