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Cronache

Strage di Forio, la donna ferita resta in prognosi riservata al Cardarelli

La donna ferita nella strage di Forio resta in prognosi riservata al Cardarelli. Due vittime e il suicidio dell’ex marito. Il sindaco Verde: “Un dolore che ci interroga tutti”.

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Resta in condizioni gravissime all’ospedale Cardarelli di Napoli la donna ferita nella strage di Forio. Colpita dall’ex marito con sei colpi di pistola, era stata trasferita d’urgenza dall’ospedale Rizzoli di Ischia a quello napoletano, dove i medici lottano per salvarle la vita. La prognosi resta riservata.

Il dramma al Cuotto: due morti e un suicidio

La tragedia si è consumata nella serata di ieri nella zona del Cuotto a Forio. Un uomo di 69 anni ha ucciso l’ex suocera e il compagno della sua ex moglie, poi si è tolto la vita. Una scena di violenza inaudita che ha sconvolto l’isola e che si aggiunge all’elenco dei femminicidi e degli omicidi legati a dinamiche familiari malate.

Le parole del sindaco Stani Verde

La nostra comunità è profondamente scossa dalla tragedia che ha visto spegnersi due vite innocenti in circostanze drammatiche”, ha dichiarato il sindaco di Forio, Stani Verde, che ha espresso vicinanza alla famiglia Cigliano, legata alle vittime. Verde ha sottolineato come ancora una volta ci si trovi di fronte a un femminicidio, a un duplice omicidio “legato a dinamiche che nulla hanno a che fare con l’amore, seguito dal gesto estremo dell’autore”.

Lutto cittadino e comunità sconvolta

In segno di rispetto e di cordoglio, il Comune di Forio ha deciso di annullare tutti gli eventi previsti per la serata di ieri e per l’intera giornata di oggi. “È un dolore che si estende ben oltre i confini di una singola comunità e che ci interroga tutti sulla necessità di contrastare con fermezza la cultura della violenza”, ha aggiunto il sindaco.

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Cronache

Forio, nuova ricostruzione della strage: Luongo si era appostato dall’alba con un’auto a noleggio

La strage di Forio d’Ischia: Antonio Luongo si era appostato già dalla mattina con un’auto a noleggio. Sei colpi hanno ferito gravemente l’ex moglie, uccisi la madre e il compagno.

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Emergono nuovi dettagli sulla strage avvenuta a Forio d’Ischia, dove Antonio Luongo, 69 anni, ha ucciso l’attuale compagno dell’ex moglie e la madre della donna, ferendo gravemente l’ex coniuge prima di togliersi la vita.

L’appostamento dall’alba

Secondo la ricostruzione degli inquirenti, l’uomo si sarebbe appostato già dalla mattina nei pressi delle abitazioni dove vivevano le vittime. Luongo, operatore ecologico, era arrivato sull’isola con un’auto a noleggio. Quando la 43enne ex moglie e la madre lo hanno notato, l’uomo si era allontanato: un episodio che la donna aveva interpretato come intimidatorio, tanto da presentare denuncia ai Carabinieri poche ore prima della strage.

La dinamica dell’agguato

Nel pomeriggio, Luongo ha messo in atto il suo piano criminale. Ha sparato quasi tutto il caricatore contro l’ex moglie, colpendola con sei proiettili: la donna è ora ricoverata in prognosi riservata al Cardarelli di Napoli, in condizioni molto gravi. Ha poi ucciso la madre della donna, casalinga, e l’attuale compagno, prima di rivolgere l’arma contro se stesso.

La pistola illegale

L’arma usata nella strage era detenuta illegalmente e aveva la matricola abrasa, dettaglio che complica ulteriormente il quadro investigativo. Dalle verifiche non risultano in passato denunce di maltrattamenti o vessazioni da parte dell’ex moglie, ma l’episodio della mattina, con l’appostamento e l’allontanamento, era già stato interpretato come un chiaro segnale di pericolo.

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Cronache

Torre Annunziata, arrestato uomo vicino al clan Gallo-Cavalieri: perseguitava imprenditori farmaceutici

Arrestato a Torre Annunziata un uomo legato al clan Gallo-Cavalieri. Per un anno avrebbe minacciato e perseguitato imprenditori farmaceutici, chiedendo denaro o un posto di lavoro.

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Per circa un anno aveva trasformato la vita di due imprenditori in un incubo. Pretendeva denaro o un posto di lavoro e, in mancanza di risposte, ricorreva a minacce, intimidazioni e danneggiamenti. È stato arrestato dai carabinieri del gruppo di Torre Annunziata un uomo ritenuto vicino al clan Gallo-Cavalieri, accusato di atti persecutori e tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso.

Le denunce e l’inizio delle indagini

La vicenda è emersa alla fine di luglio, quando un amministratore di un’azienda farmaceutica ha trovato la forza di denunciare, seguito poco dopo da un suo socio. Le indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napolihanno portato all’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere da parte del gip.

Minacce, incendi e aggressioni psicologiche

Secondo gli inquirenti, l’uomo avrebbe attuato una serie di atti intimidatori e violenti, intensificatisi soprattutto tra il 12 e il 14 agosto:

  • danneggiamento di auto e garage delle vittime;

  • messaggi minatori;

  • imbrattamenti;

  • cospargimento di liquido infiammabile davanti a uno dei luoghi di lavoro;

  • minacce di incendio.

In più occasioni si sarebbe appostato sotto le abitazioni delle vittime e dei loro familiari, alimentando un clima di terrore.

L’arresto e il trasferimento a Secondigliano

L’uomo è stato arrestato a Torre Annunziata e condotto nel carcere di Secondigliano, in attesa delle ulteriori fasi processuali. Le indagini confermerebbero il legame di parentela tra l’indagato e un esponente di spicco del clan Gallo-Cavalieri, circostanza che avrebbe aggravato la pressione mafiosa esercitata sugli imprenditori.

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Cronache

Olbia, 57enne muore dopo essere stato colpito col taser dei Carabinieri

A Olbia un 57enne è morto dopo essere stato colpito col taser dai Carabinieri durante un intervento. Indaga la Polizia, il Sic esprime solidarietà ai militari.

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 Tragedia nella notte a Olbia, nel quartiere di Santa Mariedda, dove un uomo di 57 anni, originario di Sassari, è morto in ambulanza dopo essere stato colpito con il taser dai Carabinieri intervenuti per fermarlo.

L’intervento dei militari

Secondo la ricostruzione, l’uomo stava creando panico tra i passanti e avrebbe aggredito anche i militari accorsi sul posto. Nel tentativo di immobilizzarlo, i Carabinieri hanno utilizzato il taser in dotazione. Subito dopo, il 57enne è stato soccorso dal personale del 118, che lo ha trasportato verso l’ospedale di Olbia. Durante il tragitto in ambulanza ha avuto un arresto cardiaco ed è deceduto.

Le condizioni dell’uomo e le indagini

I soccorritori hanno riferito che l’uomo appariva in stato di alterazione, probabilmente legato al consumo di alcolici o sostanze stupefacenti. Nel corso dell’intervento, ha colpito un Carabiniere provocandogli ferite al volto. Sulla vicenda indaga la squadra anticrimine della Polizia di Stato.

La posizione del Sindacato dei Carabinieri

Nel pomeriggio, il Sindacato indipendente dei Carabinieri (Sic) ha diffuso una nota di solidarietà ai militari coinvolti, sottolineando come abbiano «agito con professionalità, attenendosi alle procedure operative previste per soggetti in grave stato di alterazione psicofisica e potenzialmente pericolosi per la collettività».

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