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Stadi fatiscenti, maleducazione e razzismo: così muore il calcio. Parola di Carlo Ancelotti

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Quattro giorni di sport, decine di eventi, nomi che fanno effetto: è il festival dello sport di Trento. 150 ospiti, quasi 300 giornalisti accreditati per dibattere di sport, con la regia della Gazzetta dello Sport.
Si è parlato soprattutto di calcio. Del futuro del pallone che ha visto insieme il presidente della Fifa Gianni Infantino, il “capo” della UEFA, Alexander Ceferin, il presidente dell’Eca della Juve Andrea Agnelli, del Torino e della RCS Urbano Cairo e il vice segretario della Fifa Zvonimir Boban discutere in vista delle grandi sfide che attendono il mondo del pallone.

E si è parlato del bello del calcio, un incontro che ha visto riuniti nell’auditorium Santa Chiara Ancelotti, Guardiola e Sacchi. Tre degli allenatori riconosciuti non solo fra i migliori ma anche più “rivoluzionari”. Una discussione interessante sullo stato dell’arte o meglio del calcio giocato. Vi offriamo un estratto delle perle di questi tre grandi coach. Il primo è il papà del calcio moderno, Arrigo Sacchi: “il buon calcio dipende dalle idee, non dalla qualità dei giocatori. Ho visto le squadre medie giocare molto bene, non così il Real Madrid, quando ero direttore tecnico e rifiutai di essere loro allenatore…abbiamo avuto Beckham, Michael Owen, Ronaldo, Raul, figo, Zidane e molti altri. Il presidente onorario era Alfredo di Stefano, ma non ha mai visto una partita fino alla fine, perché si sarebbe annoiato. Si può avere una produzione massiccia di film con i migliori attori, ma senza un disegno “.
Pep Guardiola, profeta del calcio attuale si dice convinto che “in Italia ci sono i giocatori giusti per tornare a vincere. Come allenatore, dice il coach del Manchester City, prendo le squadre italiane e dico:’ Wow, ci hanno davvero fatto soffrire . Forse abbiamo imparato alcune lezioni da quelle in Spagna. Così abbiamo preso una strada e l’abbiamo fatto bene. Il calcio è uno sport un po’ pazzo”. E a chi gli chiedeva se gli sarebbe piaciuto allenare in Italia un giorno: “Why not?, perché no? non mi vedevo in Germania ad imparare il tedesco invece è successo , ora sono in Inghilterra, poi chissà …”
Per Carlo Ancelotti, l’allenatore che ha vinto tutto, che non ha remore a lanciare anche i giovanissimi in campo, oggi al Napoli “ora il calcio è ben organizzato sia in difesa e attacco. Si tratta di un calcio positivo, perché anche i più piccoli, che una volta erano legati esclusivamente al gioco difensivo, ora cercano di creare la propria identità. Ora ci stiamo guardando intorno in Europa” . Ma per Ancelotti in Italia c’è un problema di impianti sportivi e soprattutto di cultura sportiva. “È assurdo ascoltare ancora certi cori, dice, qualcosa va fatto. Non si tratta di rivalità, ma di maleducazione, come dimostrano gli attacchi personali e quelli ai napoletani ricevuti a Torino

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Cronache

Maestra adescava minori su chat per avere rapporti sessuali, condannata a 7 anni e 3 mesi

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Una maestra 47enne di scuola elementare è stata condannata dal Tribunale di Bari a 7 anni e 3 mesi di reclusione e al pagamento di una multa di 75mila euro con l’accusa di aver adescato sui social e nelle chat minorenni con i quali avrebbe avuto rapporti sessuali in un b&b nel centro di Bari, facendosi filmare. La notizia è riportata dalla Gazzetta del Mezzogiorno. Il pubblico ministero aveva chiesto la condanna a 4 anni.

La donna, che si faceva chiamare zia Martina, finì agli arresti domiciliari nel dicembre del 2021 quando insegnava in una scuola del nord Italia e fu sospesa dall’incarico. Risponde di due episodi di produzione di materiale pedopornografico e di una presunta vicenda di corruzione di minorenne. Il Tribunale ha disposto nei suoi confronti l’interdizione dai pubblici uffici e da qualunque incarico nelle scuole di ogni ordine e grado o servizio in istituzioni e strutture pubbliche e private frequentate da minori, oltre alla misura di sicurezza del divieto di avvicinamento a luoghi frequentati da minori e di svolgere lavori che prevedano un contatto abituale con minorenni per la durata di un anno dopo aver scontato della condanna.

L’imputata è stata assolta ‘perché il fatto non sussiste’ da una ulteriore contestazione di corruzione di minorenne, relativa ad un presunto video di natura erotica con un adolescente. Le indagini partirono in seguito alle denunce presentate ai carabinieri dai genitori delle presunte vittime.

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Economia

Bollette più chiare, in arrivo dal prossimo anno

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Basta con una sequela di numeri incomprensibili: dal prossimo anno infatti le bollette di luce e gas saranno più semplici da capire. Basterà un colpo d’occhio – spiega l’Arera, l’autorità per l’energia – per rendersi conto di prezzi e consumi. La nuova bolletta debutterà dal primo luglio del 2025, con un frontespizio uguale per tutti e con le principali informazioni generali. Poi uno ‘scontrino dell’energia’, per capire immediatamente consumi e prezzi, e un box offerta che ricorda le condizioni sottoscritte per verificarne l’applicazione.

E’ stata infatti approvata – a seguito di un lungo processo di consultazione con imprese, consumatori e stakeholder – e sottoposta all’analisi dell’impatto della regolazione (Air) la delibera che introduce una revisione organica delle informazioni indicate nella bolletta e della loro organizzazione, estendendola poi alla totalità dei clienti finali connessi in bassa tensione: domestici, condomini, piccole e medie imprese, box, cantine e magazzini. I venditori avranno 12 mesi di tempo per adeguare i propri sistemi all’invio della nuova bolletta. “Una riforma auspicata da tempo e da più parti, che evolve la struttura introdotta nel 2014 con la bolletta 2.0, allineando le informazioni per tutti e rendendole ancora più chiare e semplici, ma soprattutto dando rilevanza al ruolo dei consumatori, mettendoli in grado di verificare i consumi e le proprie scelte di efficienza energetica e di comparare agilmente il proprio profilo con le proposte del mercato”, commenta il presidente di Arera Stefano Besseghini.

Plaudono i consumatori: “Ringraziamo Arera per aver accolto la nostra richiesta e concluso l’iter per rendere le bollette dell’energia più comprensibili agli utenti, specie sul fronte del costo al KWh della luce e al metro cubo per il gas”, afferma Consumerismo No Profit. “In una fase in cui i prezzi dell’energia continuano a essere altissimi e fuori controllo, giudichiamo positivamente la notizia che Arera ha ufficializzato oggi sul debutto della nuova bolletta”, commenta l’Adoc. In dettaglio la nuova bolletta sarà composta da un frontespizio unificato, che corrisponde alla prima facciata della bolletta in cui i venditori sono tenuti a riportare l’importo da pagare e tutte le informazioni essenziali sul cliente sul tipo di servizio in cui è rifornito, sul contratto di fornitura, su fatturazione e pagamenti, etc. Poi un scontrino dell’energia, che riporterà la formazione del costo complessivo dell’energia in relazione ai volumi consumati secondo la struttura quantità x prezzo, suddiviso in “quota consumi” e “quota fissa”, più la “quota potenza” per l’energia elettrica, e ulteriormente dettagliato per voci di spesa (vendita e ‘rete e oneri’). In questa sezione saranno riportate separatamente anche l’Iva e le accise, eventuali bonus, altre partite (interessi di mora, prodotti e/o servizi aggiuntivi etc.) e il canone Rai.

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L’Ema blocca un medicinale contro l’Alzheimer

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L’Agenzia europea per i medicinali ha respinto la raccomandazione per il farmaco Lecanemab contro l’Alzheimer. L’Ema ha annunciato che il rischio di gravi effetti collaterali è superiore all’effetto positivo atteso.

“Il Comitato per i medicinali per uso umano” dell’Ema “ha raccomandato di non concedere un’autorizzazione all’immissione in commercio per Leqembi”, ha sottolineato l’autorità, facendo riferimento in particolare all’insorgere di rischi di emorragia cerebrale nelle persone trattate con il farmaco. Il Lecanemab – nome commerciale Leqembi – è disponibile negli Stati Uniti dall’inizio del 2023 per il trattamento dell’Alzheimer in stadio iniziale. Sebbene la terapia non migliori i sintomi, può rallentarne leggermente la progressione della malattia. Il farmaco, secondo gli esperti, sarebbe quindi adatto solo per un gruppo molto limitato di malati di Alzheimer, meno del 10%. A fronte dei possibili edemi ed emorragie cerebrali, la terapia deve essere monitorata regolarmente con esami di risonanza magnetica. Ora la società farmaceutica Eisai, che ha presentato la domanda, potrà richiedere un riesame entro 15 giorni.

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