Collegati con noi

Cronache

Sermoneta, sospeso don Leonardo Pompei: “Ha violato il divieto sui social”

Il vescovo Crociata ha sospeso don Leonardo Pompei, parroco di Sermoneta, dopo un incontro su YouTube vietato. La parrocchia passa a don Giovanni Castagnoli, mentre la vicenda sarà valutata dal Dicastero per la Dottrina della Fede.

Pubblicato

del

Don Leonardo Pompei, parroco della chiesa di S. Maria Assunta in Cielo a Sermoneta, è stato sospeso dal ministero presbiterale. La decisione è stata firmata dal vescovo di Latina, Terracina, Sezze e Priverno, Mariano Crociata, che ha imposto al sacerdote anche la dispensa dall’abito ecclesiastico e il divieto di presentarsi pubblicamente come sacerdote.

Il divieto violato

La sospensione è arrivata dopo che don Pompei, nonostante il precetto di non utilizzare i social, ha organizzato un incontro con i fedeli in diretta su YouTube. L’evento online è stato interpretato come una violazione esplicita delle disposizioni diocesane.

La rottura con la Chiesa diocesana

Già nei giorni scorsi il sacerdote aveva comunicato per iscritto le proprie dimissioni da parroco, dichiarando di non sentirsi più in comunione con il vescovo e la gerarchia della Chiesa. Aveva inoltre espresso la volontà di non celebrare più la messa secondo la liturgia del Concilio Vaticano II, ribadendo questa posizione anche durante il collegamento online.

Nuovo parroco e indagini in Vaticano

La parrocchia di S. Maria Assunta in Cielo è stata affidata a don Giovanni Castagnoli. Quanto dichiarato da don Pompei sarà ora sottoposto al vaglio del Dicastero per la Dottrina della Fede, che dovrà stabilire eventuali conseguenze canoniche e disciplinari.

Advertisement
Continua a leggere

Cronache

Padre perseguita la figlia perché omosessuale: arrestato 51enne a Napoli

A Santa Chiara un uomo di 51 anni è stato arrestato per atti persecutori e maltrattamenti in famiglia dopo aver minacciato e aggredito la figlia di 24 anni, colpevole ai suoi occhi di essere omosessuale.

Pubblicato

del

A Santa Chiara un uomo di 51 anni è stato arrestato dai carabinieri per atti persecutori e maltrattamenti in famiglia. La vicenda è iniziata sabato mattina quando l’uomo, già con piccoli precedenti di polizia, è entrato nel bar dove lavora la figlia 24enne. Di fronte ai clienti ha urlato: «Devi cambiare cognome, non sei più mia figlia, mi vergogno di te», in riferimento alla sua omosessualità mai accettata.

Il tentativo di irruzione in casa

In serata l’uomo è tornato alla carica, raggiungendo l’abitazione della figlia e della madre. Dopo aver chiesto di entrare con il pretesto di voler parlare, ha iniziato a colpire la porta con calci e pugni, tentando di sfondarla. Madre e figlia, barricate in casa, hanno avvisato i carabinieri che lo hanno bloccato mentre continuava a minacciare di morte la giovane.

Un incubo che durava da tempo

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, il 51enne aveva già in passato tormentato la figlia con richieste ossessive e minacce. Nonostante non vi fossero mai state denunce formali, la situazione era diventata insostenibile, culminando con l’arresto di sabato.

Un caso che ricorda altri episodi simili

Gli inquirenti hanno ricordato un episodio analogo avvenuto a giugno a Ercolano, dove una coppia di coniugi aveva segregato in casa la figlia 19enne legata a una coetanea in transizione di genere. Anche in quell’occasione erano scattati gli arresti.

Continua a leggere

Cronache

Ischia ospita la Scuola estiva di scienze storiche: dal 16 al 19 settembre studiosi e antropologi a confronto

Dal 16 al 19 settembre a Ischia si terrà la Scuola estiva di scienze storiche con studiosi di fama internazionale. L’iniziativa è promossa dal Ceic e dall’Università Federico II di Napoli.

Pubblicato

del

Dal 16 al 19 settembre Ischia sarà il palcoscenico della Scuola estiva di scienze storiche dal titolo “Storici e antropologi si raccontano”. Illustri studiosi racconteranno il proprio percorso di formazione e ricerca, soffermandosi su metodo e orientamenti attuali delle discipline storiche e antropologiche.

L’organizzazione e i protagonisti

L’iniziativa è organizzata dal Ceic – Centro etnografico delle isole campane, accreditato presso l’Unesco, insieme al Dipartimento di studi umanistici dell’Università di Napoli Federico II. Tra i relatori figurano nomi di spicco come Francesco Barbagallo, Francesco Benigno, Andrea Giardina, Marco Meriggi, Giuseppe Petralia, Valerio Petrarca, Anna Maria Rao, Donald Sassoon e Aldo Schiavone.

L’apertura al Museo Diocesano

La Scuola prenderà il via martedì 16 settembre alle ore 16 al Museo Diocesano di Ischia, con i saluti dell’antropologo Ugo Vuoso (Università di Salerno), presidente del Ceic, e degli storici dell’Università Federico II Domenico Cecere, Pierluigi Totaro e Roberto Delle Donne.

Formazione e giovani ricercatori

Il progetto propone un programma intensivo di studio pensato per studenti e giovani ricercatori, ma prevede anche la possibilità di partecipazione per uditori esterni, compatibilmente con la capienza dei locali.

Un’iniziativa legata al festival “Storiae”

La Scuola estiva rientra nella settima edizione del festival “Storiae, archeologia e narrazioni” e nel progetto “Segni e Saperi”, parte del programma pluriennale di alta formazione perseguito dal Ceic per la promozione della ricerca storica e antropologica.

Continua a leggere

Cronache

Oscar Farinetti: “Con il mio primo romanzo debutto da scrittore. Il silenzio? È una scusa per parlare del tempo”

Oscar Farinetti presenta il suo primo romanzo La regola del silenzio in un’intervista al Corriere della Sera. L’imprenditore di Eataly si racconta tra scrittura, ricordi e nuove sfide.

Pubblicato

del

Oscar Farinetti (foto Imagoeconiomica), fondatore di Eataly, torna in libreria con il suo primo romanzo, La regola del silenzio, pubblicato da Bompiani. Un esordio che lo porta a essere presentato come «scrittore, dirigente d’azienda e imprenditore». Intervistato dal Corriere della Sera, Farinetti ironizza: «È tutta la vita che mi monto la testa. L’ambizione serve a sognare di poter combinare qualcosa».

Ugo Giramondi, protagonista del romanzo

Il libro racconta la storia di Ugo Giramondi, uomo taciturno accusato di un duplice omicidio che non ricorda di aver commesso. Figlio di una famiglia di commercianti, si ritrova in carcere, dove gode di condizioni privilegiate grazie alla sua ricchezza. «Ho descritto una situazione rara – spiega Farinetti – ma volevo esplorare il rapporto tra solitudine, memoria e silenzio».

Vita privata e ricordi di Eataly

L’ex patron di Eataly rievoca esperienze personali: dal lavoro in carcere con i detenuti alla Costituzione distribuita ai dipendenti multietnici. Racconta anche il giorno del suo matrimonio, celebrato tra il negozio di elettrodomestici e una cena economica all’osteria “I topi grigi” di Alba. «Eravamo poveri in canna, pagò tutto mio cognato», ricorda.

L’ossessione per il tempo e il valore del silenzio

Alla domanda sul titolo, Farinetti chiarisce: «Il silenzio è una scusa per parlare della mia vera ossessione, il tempo. Con una persona ci stai bene quando puoi anche restare in silenzio». Nel romanzo emergono anche riferimenti a Tonino Guerra, che lo ha ispirato «ad aspettare».

Progetti e riflessioni

Farinetti non nasconde le difficoltà imprenditoriali, come le perdite di Grand Tour Italia e la chiusura di Eataly a Verona e in Brasile. Ma guarda avanti con entusiasmo: «Scrivere è un mestiere, come fare l’imprenditore. Ci ho messo quattro anni per questo romanzo. Volevo sentirmi pronto». Nel cassetto ha già altri trenta testi, ma ammette: «Non tutti meritano la pubblicazione».

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto