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Cronache

Sequestrato l’ospedale di Sessa Aurunca per mancanza di autorizzazioni e per “gravi irregolarità strutturali”: tutti i nomi degli indagati

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Dopo i 18 provvedimenti cautelari da parte della Compagnia di Capua per sanzionare gli assenteisti cronici, sono entrati in scena i Carabinieri del NAS di Caserta che hanno effettuato un’accurata ispezione presso l’Ospedale di Sessa Aurunca. Il NAS ha rilevato la presenza di molteplici e notevoli carenze strutturali, funzionali e organizzative che interessano, in particolar modo, il complesso delle sale operatorie e il servizio di Radiologia. Due settori chiave di qualunque presidio ospedaliero. Nel corso delle verifiche, è stata accertata la mancanza della prevista autorizzazione all’esercizio della struttura nosocomiale, così come previsto dall’art. 193 Testo Unico Leggi Sanitarie (R.D. n. 1265/34), in relazione alla Delibera di Giunta regionale della Campania n. 7301/2001. Cioè, per capirci quell’ospedale era aperto al pubblico pur mancando i requisiti di legge.

Ecco i nomi di 18 medici e 10 infermieri indagati per aver stipulato un accordo criminale per assentarsi all’ospedale di Sessa Aurunca

Per questo motivo, le carenze saranno segnalate alla competente Commissione di cui alla delibera citata, mentre l’assenza dell’autorizzazione all’esercizio, essendo una fattispecie di carattere penale, comporterà il deferimento all’Autorita giudiziaria del legale rappresentante (i primari? Il capo della ASL competente?) e ha indotto i carabinieri a disporre il sequestro preventivo d’urgenza dell’intero ospedale con facoltà d’uso, onde evitare l’interruzione delle prestazioni e ulteriori disagi per gli utenti. Insomma, l’ospedale resta funzionante solo perché ci sono dei pazienti ricoverati da curare e assistere ma è una struttura abusivamente aperta al pubblico. Abbastanza per dire che queste cose possono succedere solo in Campania, dove, per usare parole del presidente della giunta regionale “la sanità è in mano alla camorra”. Che poi, si spera, qualche magistrato zelante, prima o poi, si decida di sentire De Luca per capire che cosa intende quando riferisce cose di una gravità inaudita.

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Cronache

Curia di Napoli a parroci, a Pasqua niente allestimenti maestosi

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Per le cerimonie della Settimana Santa l’ufficio liturgico della diocesi di Napoli ha scritto una sorta di vademecum che è stato pubblicato sul sito. Ai parroci viene ricordato, ad esempio, che per l’altare della Deposizione, che viene allestito in occasione del triduo pasquale “non servono dunque fioriture e allestimenti maestosi, né eccessivi segni, spesso frutto di estrosa fantasia, che finiscono per distogliere lo sguardo e l’attenzione dal ‘Segno'”. “È piuttosto necessaria la preparazione di un luogo accogliente e consono alla preghiera, senza elementi di disturbo. Risulta pertanto assolutamente inopportuno dare “un tema” all’altare della reposizione. Esso non è dunque il luogo dove ostentare la solennità e gareggiare alla realizzazione più bella, né delle rappresentazioni scenografiche con le quali stupire i fedeli: l’unico stupore è dato dal dono dell’Eucaristia da parte del Signore stesso alla sua Chiesa”.

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Cronache

È morta Sofia Sacchitelli la ragazza che combatteva le malattie rare come la sua

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Aveva solo 23 anni Sofia Sacchitelli, la ragazza genovese affetta da un raro tumore al cuore : non ce l’ha fatta ed è morta. Sofia aveva dato vita a una associazione per raccogliere fondi per la ricerca scientifica per le malattie rare, come la sua. Lei stessa aveva parlato in pubblico per spingere questa missione e in tanti la stavano sostenendo. Sofia studiava Medicina ma l’angiosarcoma cardiaco, un tumore rarissimo al cuore, l’ha ucciso. Parliamo di una malattia che colpisce una persona ogni 2-3 milioni. Anche le società calcistiche di Genoa e Sampdoria hanno sostenuto la onlus che si chiama ‘Sofia nel cuore’. In tanti hannopvoluto ricordare il coraggio della giovane Sofia, fra questi il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti: “Ti ricorderemo con il sorriso sul viso e il coraggio di chi sa trasformare le difficoltà in solidarietà e speranza per gli altri. Addio Sofia. Tutta Genova e la Liguria oggi pregano per te e si stringono alla tua famiglia, ai tuoi amici, a chi ti vuole bene e porterà avanti il percorso che hai iniziato”.

 

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Cronache

Valanga su Courmayeur, sono due giovani svedesi le sciatrici morte

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È stata trovata anche la seconda sciatrice morta dopo essere stata travolta dalla frana caduta su Courmayeur, in val Veny. Si tratta di una ragazza svedese di 25 anni, faceva parte di un gruppetto di 4 giovani “freerider” tra 20 e 25 anni, giunti a Courmayeur per sciare fuori pista. E mentre facevano questo sono stati travolti dalla frana: le due ragazze non sono riuscite a ripararsi e sono state travolte in pieno trovando la morte sulle nevi valdostane, i due ragazzi sono riusciti a mettersi in salvo. A trovare gli sciatori sono stati i soccorritori del Soccorso alpino, nel caso dell’ultima giovane ritrovata, hanno individuato il corpo sorvolando la zona in elicottero quando il maltempo ha concesso una pausa

 

 

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