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Cronache

Scuola, studenti in piazza in molte città d’Italia contro il taglio dei fondi all’istruzione

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Migliaia di studenti  in piazza contro i tagli all’istruzione in 70 città. Manifestazioni tranquille, senza alcun problema di ordine pubblico, nelle vie dei centri cittadini. Le uniche un poi più spinte da segnalare qualche lancio di uova,  bandiere della Lega bruciate e un manichino con l’effige del vicepremier Matteo Salvini appeso ad un ponte a Roma e subito sequestrato dalla polizia. Per il resto una manifestazione riuscita sotto ogni punto di vista.

A Roma la manifestazione è arrivata nei pressi di Montecitorio per chiedere al governo il “taglio dei sussidi statali ai petrolieri e il finanziamento dell’istruzione pubblica” ha spiegato ai giornalisti che seguivano il corteo Giacomo Cossu, Coordinatore nazionale di Rete della Conoscenza. “Scendiamo in piazza perché devono essere ripristinati i finanziamenti alla scuola e all’università sottratti negli ultimi 10 anni, con un investimento di 7 miliardi all’anno”.

Al grido di “giù la maschera” gli studenti  sono tornati in piazza non solo a Roma ma anche a Milano, Firenze, Verona, Trento, Perugia, Napoli, Bari, Campobasso, Crotone e Messina, e poi domani a Bologna, Taranto e Siracusa. Promossa dal Link coordinamento universitario, da Rete della conoscenza, da Udu (Unione degli universitari), da Rete degli Studenti Medi e da Uds (Unione degli studenti) ed è indirizzata contro i tagli decisi dal governo in tema di Istruzione e Ricerca, il sistema dell’alternanza scuola-lavoro e per denunciare la situazione fatiscente dell’edilizia scolastica e il fenomeno dell’abbandono scolastico.

A Milano giovani han manifestato a largo Cairoli. “Chiediamo – spiega Giammarco Manfreda, Coordinatore Nazionale della Rete degli Studenti Medi – che questo Governo metta giù la maschera sui fondi in istruzione. Non è accettabile che si promettano investimenti per fare propaganda, ma che allo stesso tempo il ministro dell’Istruzione dica che “bisogna scaldarsi con la legna che si ha”, e che pochi giorni dopo saltino fuori 29 milioni di euro di tagli: 14 sulla scuola, 15 sull’università”.

Enrico Gulluni, Coordinatore Nazionale dell’Unione degli Universitari, continua: “Il Governo per mesi ha annunciato l’abolizione del numero chiuso alle Università. Mai un parere degli studenti, mai una proposta concreta, mai un confronto con il CNSU. Per superare l’attuale metodo di accesso servono investimenti, che partano dall’orientamento alle scuole superiori fino alle borse di specializzazione medica, e soprattutto serve un confronto vero con gli studenti”.

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Bancarotta, cinque misure cautelari dopo scomparsa imprenditore

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Cinque persone sono state raggiunte da ordinanza di custodia cautelare eseguite da Guardia di Finanza e carabinieri di Brescia nell’ambito di un’inchiesta del pm dell’ antimafia di Brescia Teodoro Catananti relativa alla scomparsa di Pasquale Lamberti. Si tratta di un imprenditore svanito nel nulla il 3 luglio del 2021 da Besate nel Milanese. L’uomo era sparito dopo aver lasciato un messaggio nelle note del cellulare in cui indicava cinque presunti responsabili della sua sparizione. Dalla scomparsa sono iniziate le indagini che hanno portato alla luce presunti reati fiscali. I cinque raggiunti da provvedimento – di cui due in carcere e due ai domiciliari – sono residenti a Milano, Sondrio, Monza e Taranto, e nei loro confronti è stato disposto il sequestro preventivo di disponibilità finanziarie e beni per oltre 650.000 euro.

Alcuni indagati sono ritenuti “prossimi a contesti di criminalità organizzata di matrice ‘ndranghetista, e avrebbero acquisito, tramite una società svizzera, la proprietà di un’azienda bresciana operante nel settore zootecnico, depauperandola del proprio capitale e quindi determinando una procedura fallimentare” spiegano gli inquirenti. Secondo le indagini il gruppo – tra cui un commercialista di Monza – avrebbe acquistato beni immobili destinati a persone legati da relazioni familiari, avrebbero utilizzato di auto di lusso e acquisito disponibilità finanziarie su carte di credito prepagate rilasciate da una piattaforma finanziaria svizzera. Oltre ad aver dissipato il patrimonio della società, si sarebbero avvalsi di finanziamenti garantiti dallo Stato pari a oltre 1.700.000 euro e ottenuto un anticipo di crediti commerciali presso istituti bancari originati da fatture per operazioni “inesistenti”, per un valore di circa 400.000 euro”. La Procura di Brescia ha inoltre emesso un sequestro preventivo d’urgenza su somme di denaro e disponibilità finanziarie pari complessivamente a oltre due milioni e mezzo di euro e sulle quote di una società coinvolta.

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Cronache

Ritrovamento di un arsenale da guerra a Giugliano: bazooka e bombe a mano in un campo

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I carabinieri della sezione operativa della compagnia di Giugliano in Campania sono impegnati in un’indagine delicata e potenzialmente pericolosa. Durante un’operazione di controllo in un terreno situato in via Epitaffio, sono stati rinvenuti due bazooka e tre bombe a mano, un vero e proprio arsenale da guerra nascosto tra la vegetazione.

Un’area sotto esame

I militari hanno richiesto l’intervento dei vigili del fuoco per sfoltire la vegetazione e ampliare l’area di sopralluogo, rendendo possibile una verifica più approfondita della zona. L’obiettivo è accertare se ci siano ulteriori armi o altri elementi di interesse investigativo.

Gli artificieri in azione

Sul posto sono attesi gli artificieri del comando provinciale di Napoli e la sezione rilievi del nucleo investigativo di Castello di Cisterna, specializzati nella gestione di materiali esplosivi. La loro presenza è fondamentale per mettere in sicurezza l’area e scongiurare eventuali rischi per la popolazione e per le stesse forze dell’ordine impegnate nell’operazione.

Indagini in corso

Le autorità stanno lavorando per risalire alla provenienza delle armi e alle persone coinvolte nella loro detenzione. La presenza di un arsenale di tale portata fa ipotizzare legami con attività criminali organizzate, ma al momento non sono stati rilasciati ulteriori dettagli sulle piste investigative.

Un segnale inquietante

Questo ritrovamento accende i riflettori su un tema delicato: la diffusione di armi da guerra sul territorio e il loro possibile utilizzo in contesti criminali. La scoperta di oggi rappresenta un ulteriore monito sulla necessità di intensificare i controlli per garantire la sicurezza dei cittadini.

Le indagini proseguono e nei prossimi giorni si attendono ulteriori sviluppi su questa vicenda che ha sconvolto la comunità di Giugliano.

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Cronache

Anziana morta nel Modenese, l’ipotesi è un’auto pirata

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Una donna di 81 anni è morta ieri sera a Concordia, in provincia di Modena e l’ipotesi è che sia stata investita da un’auto pirata. E’ successo intorno alle 18 in via per Novi, il corpo è stato trovato a poca distanza da casa. Sono intervenuti carabinieri e vigili del fuoco. Sembra che avesse feriti compatibili con un investimento e sono in corso indagini e ricerche per risalire al veicolo che l’avrebbe urtata, allontanandosi nel buio. Si guarderanno le telecamere della zone e si cercano testimoni.

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