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Cronache

Solito De Luca al vertice sulla terra dei fuochi, prima lascia la Prefettura di Caserta imprecando ma poi torna

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Fuori ci sono cronisti, cameraman, proteste, varia umanità. Piazza Vanvitelli a Caserta. C’è il Governo, si vuole mettere la parola fine alla Terra dei Fuochi. Ed è per questo che il Governo si è spostato a Caserta. È stato invitato anche Vincenzo De Luca, il presidente della Giunta regionale della Campania. Ha fatto un po’ di anticamera, poi gli hanno detto di aspettare e sarebbe entrato quando l’avrebbero chiamato e a quel punto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca ha lasciato la prefettura di Caserta, dove era in ancora in corso il vertice di governo – con Giuseppe Conte, Luigi Di Maio e Matteo Salvini e altri ministri – per la firma del Protocollo d’Intesa sulla Terra dei Fuochi e se ne è andato. Mentre lasciava piazza Vanvitelli a Caserta ha convocato una conferenza stampa alle 17.30 alla Reggia di Caserta sul tema dei rifiuti, quasi in contemporanea a quella del governo in prefettura.  Sulla monnezza, si sa, si gioca sempre una partita politica. Sulla pelle dei cittadini. Nel Governo nessuno se ne era accorto della assenza di De Luca e allora sembrava profilarsi una specie di incidente diplomatico. Anche se, a dire il vero, la riunione era di Governo. Alla fine però pare che grazie ai buoni uffici del ministro dell’ambiente, il buon De Luca è tornato schiumante di rabbia in Prefettura. Chi c’era accanto a lui l’ha sentito imprecare a lungo. È tornato giusto per assistere in  in Prefettura ad una sorta di mini vertice per i media (tutto era già deciso)  che precede la firma del Protocollo d’Intesa per il risanamento della Terra dei Fuochi. Alla conferenza stampa per il Governo manca il vicepremier Matteo Salvini (ma non c’è alcuna polemica perchè era atteso al Quirinale). E non c’è De Luca. Si parla della Campania, ma lui è altrove. 

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Cronache

Garlasco, nuove indagini sul delitto: interrogati Stasi, Sempio e il fratello di Chiara Poggi

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Proseguono le nuove indagini della Procura di Pavia sul delitto di Garlasco. Martedì saranno interrogati Andrea Sempio e Alberto Stasi, già condannato nel 2015 a 16 anni per l’omicidio di Chiara Poggi, sua fidanzata all’epoca dei fatti. Entrambi saranno ascoltati a Pavia.

Marco Poggi sentito come testimone

A Venezia, invece, sarà sentito come testimone Marco Poggi, fratello della vittima, trovata morta nella sua abitazione il 13 agosto 2007. Secondo quanto riportato dal Tg1, la sua audizione è ritenuta rilevante per ricostruire le abitudini e i rapporti del gruppo di amici, in cui era inserito anche lo stesso Sempio, figura su cui si sono riaccesi i riflettori investigativi.

Un’indagine ancora aperta

Nonostante la condanna definitiva di Stasi, la Procura ha riaperto l’indagine valutando nuovi elementi e movimenti sospetti. L’interrogatorio di Sempio, già coinvolto in ipotesi alternative di colpevolezza, rientra in questa nuova fase investigativa. Gli inquirenti sembrano voler approfondire eventuali incongruenze o omissioni nel racconto dei protagonisti dell’epoca.

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Cronache

Per amore finito vuole lanciarsi nel vuoto, salvato dai carabinieri

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Era lì, a cavalcioni sul guardrail che costeggia un tratto della strada tra Bisceglie e Trani. Un attimo dopo era a un passo da uno strapiombo. E lui, un carabiniere libero dal servizio che era in auto con sua moglie non ci ha pensato due volte: ha raggiunto quel ragazzo, uno studente meno che trentenne, che evidentemente voleva farla finita. Gli ha parlato per pochi minuti poi è riuscito a tirarlo a sé, immobilizzarlo e salvarlo.

È quanto vissuto, qualche giorno fa, dall’appuntato scelto qualifica speciale Francesco Marcone, in servizio nella tenenza di Bisceglie. Il militare, che ha 50 anni ed è molto stimato in città, era fuori servizio e mentre era in auto, all’altezza del Ponte Lama Torre della Guardia ha notato il giovane. Lo ha raggiunto, cercando di dissuaderlo e lo studente gli ha spiegato che a causa di un amore giunto al capolino, preferiva farla finita. Il carabiniere ha continuato a parargli e approfittando di un momento di distrazione lo ha afferrato, allontanato dallo strapiombo e salvato grazie anche all’aiuto di un passante. Il giovane è stato poi soccorso dal personale del 118 che lo ha portato in ospedale a Barletta per le cure del caso.

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Cronache

Sassi dal cavalcavia a Viterbo, nei guai gruppo di minorenni

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Un gruppo di minorenni è stato individuato dalla polizia dopo che ieri pomeriggio, sulla superstrada che collega Viterbo a Terni, un automobilista che stava viaggiando in direzione Orte, mentre passava sotto un cavalcavia in prossimità del quartiere viterbese Santa Barbara, ha sentito un forte colpo sul parabrezza che, subito dopo si è spaccato. L’uomo, d’istinto, ha alzato la testa e ha visto dei ragazzini che sostavano con il motorino sul ponte sotto cui era appena passato. Subito dopo si è fermato nella prima stazione di rifornimento, dove si è reso conto che il vetro della macchina era stato colpito da un sasso di grosse dimensioni, probabilmente lanciato dal cavalcavia. La polizia, avvertita dal guidatore, ha setacciato la zona e nel giro di pochissimo tempo ha rintracciato il gruppo di minorenni responsabili del lancio del sasso.

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