– La sua prima volta al Teatro delle Vittorie fu accolto da un giovane Domenico Modugno, l’occasione era una puntata de Il Musichiere e quello che sarebbe diventato il Pippo nazionale aveva una bella giacca di velluto damascato, ma pur da ospite prese subito il timone chiedendo ad un imbarazzato Modugno, nell’eco del boato del pubblico, di essere accolto dal ”suo” Cin Cin. Sarà proprio il Teatro delle Vittorie, uno dei luoghi che lo hanno visto tante volte protagonista, ad accogliere il feretro di Pippo Baudo. In quello storico teatro è stato protagonista di programmi che hanno fatto la storia della tv, da Fantastico a Scommettiamo che?, da Mille lire al mese fino a Novecento. Domani quindi sarà di nuovo su quel palcoscenico per un ultimo saluto da parte del pubblico che lo ha tanto amato nel corso della sua sessantennale ed eccezionale carriera. ”Con questo tributo, voluto dai vertici Rai in accordo con i suoi famigliari, sono anche stati stabiliti gli orari di apertura della camera ardente: dalle 10 di lunedì 18 agosto fino alle 20 ; dalle 9 fino alle 12 di martedì 19 agosto”. I funerali – spiega sempre Viale Mazzini -si terranno invece nella sua amata Militello Val di Catania, e saranno celebrati il 20 agosto alle ore 16 nella Chiesa di Santa Maria della Stella.
Il sindaco Giovanni Burtone ha proclamato il lutto cittadino per mercoledì prossimo, giorno dei funerali. Del resto Militello in Val di Catania è il meraviglioso borgo, dove Giuseppe Raimondo Vittorio Baudo, detto Pippo era nato il 7 giugno 1936, figlio unico dell’avvocato Giovanni Baudo e della casalinga Innocenza Pirracchio. (”Ho capito di essere famoso quando hanno fatto lo sconto a mia madre che faceva la spesa”, disse una volta). Nel 2002 Militello è stata inserita, insieme ad altre sette città tardo barocche del Val di Noto, nella lista dei siti dichiarati dall’Unesco Patrimonio dell’umanità. La cittadina fa parte del circuito dei borghi più belli d’Italia ed è stata proclamata “borgo dei borghi 2025”. E a Catania Pippo fa tutti i suoi studi, prima la maturità poi la laurea in Giurisprudenza. Ma già la sera della laurea, come lui stesso raccontò più volte, saliva sul palco per presentare Miss Catania. E la strada che avrebbe intrapreso e l’avrebbe portato a Roma dove è scomparso ad 89 anni il 16 agosto era già segnata. Ora tornerà a casa per l’ultimo saluto del suo pubblico.
“Se il feretro dovesse arrivare ore prima del previsto allestiremo una camera ardente all’auditorium di San Domenico”, spiega ancora il sindaco Giovanni Burtone, che è anche deputato regionale Pd, parlando dei funerali di Baudo. “Ci coordineremo con la questura- afferma il sindaco – per tutti i servizi necessari considerato che ipotizziamo un’enorme affluenza di persone. Faremo montare dei maxischermi fuori dalla chiesa” “La scelta dei funerali nel suo paese – dice Burtone – è un atto di affetto che Pippo ha voluto dare alla sua città che gli è grata per quello che ha fatto per noi come uomo e come padre. Baudo era il padre di tutta l’Italia perchè è stato un uomo importante per la crescita di tutta la nazione”.