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Cronache

Sabaudia, incidente mortale sulla Migliara 56: muore 24enne schiantato contro un albero

Tragedia a Sabaudia: un 24enne ha perso la vita dopo essersi schiantato con la sua Smart contro un albero sulla Migliara 56. Indagini in corso.

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Un ragazzo di 24 anni è morto la scorsa notte a Sabaudia, in provincia di Latina, dopo aver perso il controllo della sua auto e schiantandosi contro un albero.

L’incidente sulla Migliara 56

Il dramma si è consumato lungo la Migliara 56, nel territorio di Sabaudia. Il giovane era alla guida di una Smart quando, per cause ancora in fase di accertamento, ha perso autonomamente il controllo del veicolo. L’auto ha terminato la sua corsa contro un albero posto sul lato sinistro della carreggiata.

I rilievi dei carabinieri

Sul posto sono intervenuti i carabinieri del nucleo operativo radiomobile della Compagnia di Terracina, che hanno effettuato i rilievi per ricostruire con esattezza la dinamica dell’accaduto. Per il 24enne non c’è stato nulla da fare: è deceduto sul colpo a causa della violenza dell’impatto.

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Cronache

Baudo, l’addio tra lo studio simbolo e la sua Militello

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– La sua prima volta al Teatro delle Vittorie fu accolto da un giovane Domenico Modugno, l’occasione era una puntata de Il Musichiere e quello che sarebbe diventato il Pippo nazionale aveva una bella giacca di velluto damascato, ma pur da ospite prese subito il timone chiedendo ad un imbarazzato Modugno, nell’eco del boato del pubblico, di essere accolto dal ”suo” Cin Cin. Sarà proprio il Teatro delle Vittorie, uno dei luoghi che lo hanno visto tante volte protagonista, ad accogliere il feretro di Pippo Baudo. In quello storico teatro è stato protagonista di programmi che hanno fatto la storia della tv, da Fantastico a Scommettiamo che?, da Mille lire al mese fino a Novecento. Domani quindi sarà di nuovo su quel palcoscenico per un ultimo saluto da parte del pubblico che lo ha tanto amato nel corso della sua sessantennale ed eccezionale carriera. ”Con questo tributo, voluto dai vertici Rai in accordo con i suoi famigliari, sono anche stati stabiliti gli orari di apertura della camera ardente: dalle 10 di lunedì 18 agosto fino alle 20 ; dalle 9 fino alle 12 di martedì 19 agosto”. I funerali – spiega sempre Viale Mazzini -si terranno invece nella sua amata Militello Val di Catania, e saranno celebrati il 20 agosto alle ore 16 nella Chiesa di Santa Maria della Stella.

Il sindaco Giovanni Burtone ha proclamato il lutto cittadino per mercoledì prossimo, giorno dei funerali. Del resto Militello in Val di Catania è il meraviglioso borgo, dove Giuseppe Raimondo Vittorio Baudo, detto Pippo era nato il 7 giugno 1936, figlio unico dell’avvocato Giovanni Baudo e della casalinga Innocenza Pirracchio. (”Ho capito di essere famoso quando hanno fatto lo sconto a mia madre che faceva la spesa”, disse una volta). Nel 2002 Militello è stata inserita, insieme ad altre sette città tardo barocche del Val di Noto, nella lista dei siti dichiarati dall’Unesco Patrimonio dell’umanità. La cittadina fa parte del circuito dei borghi più belli d’Italia ed è stata proclamata “borgo dei borghi 2025”. E a Catania Pippo fa tutti i suoi studi, prima la maturità poi la laurea in Giurisprudenza. Ma già la sera della laurea, come lui stesso raccontò più volte, saliva sul palco per presentare Miss Catania. E la strada che avrebbe intrapreso e l’avrebbe portato a Roma dove è scomparso ad 89 anni il 16 agosto era già segnata. Ora tornerà a casa per l’ultimo saluto del suo pubblico.

“Se il feretro dovesse arrivare ore prima del previsto allestiremo una camera ardente all’auditorium di San Domenico”, spiega ancora il sindaco Giovanni Burtone, che è anche deputato regionale Pd, parlando dei funerali di Baudo. “Ci coordineremo con la questura- afferma il sindaco – per tutti i servizi necessari considerato che ipotizziamo un’enorme affluenza di persone. Faremo montare dei maxischermi fuori dalla chiesa” “La scelta dei funerali nel suo paese – dice Burtone – è un atto di affetto che Pippo ha voluto dare alla sua città che gli è grata per quello che ha fatto per noi come uomo e come padre. Baudo era il padre di tutta l’Italia perchè è stato un uomo importante per la crescita di tutta la nazione”.

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Uccide a coltellate il cognato: maltrattava mia sorella

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L’ennesima lite è finita a coltellate e Josè Bryan Vera Siguenza, 29 anni, è stato arrestato per l’omicidio del cognato. Tragedia ieri sera in piazzale Ferrara a Milano, nel quartiere Corvetto, dove il trentaduenne Gabriel Jefferson Garcia Jimenez ha perso la vita dopo essere stato ferito in mezzo alla strada dal parente. Dietro allo scontro tra i due, entrambi originari dell’Ecuador, vi sarebbero dei presunti maltrattamenti subiti dalla sorella di Siguenza per mano del marito. Per questo lo avrebbe aggredito. Una versione sulla quale dovranno fare luce i carabinieri, al lavoro per ricostruire la precisa dinamica dell’omicidio. L’allarme è stato lanciato sabato sera poco prima di mezzanotte.

All’arrivo dei soccorritori in piazzale Ferrara, la vittima era a terra in condizioni disperate e il presunto killer si era già allontanato, forse nel tentativo di far perdere le proprie tracce. I militari della stazione Vigentino e i colleghi del Nucleo radiomobile, intervenuti sul posto, hanno raccolto immediatamente le prime testimonianze, anche grazie a minorenni presenti in zona, riuscendo a individuare e rintracciare l’uomo poco dopo a circa duecento metri dal luogo dell’accoltellamento. Una volta bloccato, ha confessato ciò che era accaduto ed è stato portato presso il carcere di San Vittore a disposizione dell’autorità giudiziaria. Il coltello utilizzato per l’aggressione è stato sequestrato. Garcia Jimenez è stato soccorso in fin di vita e trasportato all’ospedale Niguarda di Milano.

Poco dopo l’arrivo, però, i medici non hanno potuto fare altro che constatarne la morte. Le ferite erano troppo gravi e a nulla sono serviti i tentativi di rianimarlo. Stando a quanto ricostruito dagli investigatori, sembrerebbe che tra i due i rapporti fossero tesi da tempo. E in particolare per presunte violenze che Jimenez avrebbe messo in atto nei confronti della moglie. Da parte del ventinovenne vi sarebbe stato quindi un tentativo di difendere la sorella. Ma il movente deve essere ancora accertato. Il quartiere Corvetto, dove lo scorso autunno si sono registrate tensioni a seguito della morte di Ramy Elgaml, il 19enne che ha perso la vita in scooter al termine di un inseguimento con i carabinieri, è stato quindi scosso da un altro omicidio, dopo quello avvenuto la notte di Ferragosto. Antonia Nunzia Mancini, 64 anni, ha ucciso il compagno Vincenzo Ferrigno allettato per una grave malattia, per poi chiamare la polizia e confessare tutto. Il 73enne sarebbe stato accoltellato più volte e infine soffocato con un cuscino nella loro abitazione in via Pomposa. La donna è stata arrestata.

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Auto travolge scooter, morto anche un altro ragazzo

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– Si aggrava, con una seconda vittima, l’incidente avvenuto la notte di Ferragosto ad Arzignano, in provincia di Vicenza, dove un’auto ha travolto due moto con a bordo dei giovanissimi, uno dei quali deceduto all’istante. All’ospedale di Vicenza è morto infatti anche il 17enne Giulio Pizzolato, che guidava la motocicletta centrata in pieno dalla vettura. La sera stessa dell’incidente, sulla provinciale della Valchiampo, era morto invece a causa dei traumi subiti l’amico 16enne, Mattia Cardascia, che si trovava in sella come passeggero. Nello schianto era rimasto ferito anche un terzo giovane del gruppo, anch’egli 16enne, tuttora in ospedale dove i medici stanno monitorando le sue condizioni: il ragazzo non sarebbe in pericolo di vita.

Secondo una prima ricostruzione della polizia locale, le due moto si sarebbero scontrate contro l’auto, che avrebbe invaso la corsia opposta. Un impatto violentissimo, che ha scagliato i giovani contro il parabrezza della berlina e poi sull’asfalto. L’automobilista 50enne coinvolto nello scontro è stato posto agli arresti domiciliari. Gli agenti della Polizia locale sono al lavoro per ricostruire la dinamica dell’incidente ed accertare le responsabilità. Dolore è stato espresso dalla sindaca di Arzignano, Alessia Bevilaqua. “Silenzio e un Abbraccio di luce – ha scritto su Facebook – per Mattia e Giulio, due cuori volati troppo presto. La Città si raccoglie nell’affetto e si stringe con profonda vicinanza alle famiglie Un abbraccio anche agli altri ragazzi coinvolti nell’incidente, che l’amicizia sincera vi sostenga sempre”.

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