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Cronache

Rimprovera il figlio che gira un video social, accoltellata

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Un ragazzo di 16 anni è stato arrestato dai carabinieri di Savona con l’accusa di tentato omicidio della madre, accoltellata durante una lite. Secondo quanto ricostruito dai militari, la donna aveva rimproverato il figlio che stava spostando alcuni mobili per creare lo spazio in cui girare un video da postare sui social. Il rimprovero ha fatto perdere la testa al ragazzo che prima ha insultato e minacciato la madre, poi ha tentato di colpirla con una testata e quando è stato allontanato ha afferrato un coltello da cucina e le ha sferrato due fendenti ad un fianco senza colpirla. Di fronte alla furia del figlio, la madre ha tentato di disarmarlo, ferendosi alla mano nell’afferrare la lama del coltello. L’adolescente a quel punto è fuggito, danneggiando in strada sia l’auto della madre che un altro mezzo parcheggiato nelle vicinanze. Al loro arrivo i carabinieri hanno trovato la casa a soqquadro e la donna ferita: dopo essersi assicurati che non fosse in pericolo di vita ed averla affidata alle cure del personale medico, hanno iniziato le ricerche del 16enne, trovandolo poco dopo. E’ stato arrestato ed accompagnato presso un centro di prima accoglienza a disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Genova. Dovrà rispondere dei reati di tentato omicidio e danneggiamento. Secondo quanto riferito dalle forze dell’ordine il ragazzo aveva già avuto in passato atteggiamenti ostili nei confronti della madre.

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Cronache

Arbitro dà rigore, botte ai giocatori dai tifosi entrati in campo

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“Rigore è quando arbitro fischia” diceva Vujadin Boskov, allenatore famoso per le sue massime. Non erano d’accordo alcuni spettatori del match fra Fc Garlasco 1976 e Cesano Boscone Idrostar dello scorso 1 aprile che, quando l’arbitro ha assegnato un rigore sono entrati in campo e hanno picchiato tre giocatori della squadra ospite. Aggressione che ha innescato la risposta dei tifosi della squadra milanese di Cesano Boscone. La gara del campionato Juniores in corso a Garlasco, nel Pavese, trasformata in rissa, è stata quindi sospesa. Ora i carabinieri di Vigevano hanno denunciato a piede libero due ventenni per lesioni aggravate in concorso. Sono entrambi residenti a Vigevano, disoccupati e incensurati.

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Cronache

Falsi incidenti, cinque denunce nell’Avellinese

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Falso ideologico e tentata truffa ai danni di un’agenzia assicurativa con sede a Verona. A conclusione delle indagini degli agenti del Commissariato di Lauro, in provincia di Avellino, cinque persone residenti nel Vallo di Lauro con analoghi precedenti a carico, sono state iscritte nel registro degli indagati per una serie di falsi incidenti stradali al fine di intascare i relativi indennizzi. Dalle indagini è emerso anche il caso di una donna che d’accordo con il conducente dell’auto aveva inscenato un finto investimento nel centro di Avellino, che si era fatta refertare in ospedale per lesioni ed escoriazioni. Ulteriori elementi nei confronti degli indagati sono stati acquisiti dalle conversazioni al telefono nelle quali venivano organizzati i falsi incidenti.

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Cronache

Non accetta la fine della relazione, vessa e violenta la fidanzatina: arrestato un 17enne

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Per delega del Procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Napoli si comunica che nella mattinata odierna i Carabinieri della Compagnia di Sorrento, in esecuzione di un’ordinanza cautelare emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale per i Minorenni di Napoli, hanno proceduto all’arresto di un 17enne della Penisola Sorrentina, destinatario della misura cautelare della custodia in IPM, perché gravemente indiziato in ordine a gravissimi episodi di atti persecutori, violenza sessuale e rapina.

Gli eventi risalgono ai mesi di giugno, luglio e agosto 2023, allorché l’indagato, non accettando la fine della relazione sentimentale con la fidanzata, avrebbe costretto la minore a subire atti di violenza, con minacce gravi rivolte anche a prossimi congiunti e costringendola di fatto a vivere in un perdurante stato di ansia e sotto minaccia costante di morte.

I militari, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Napoli, espletavano accurate indagini che consentivano di raccogliere il grave quadro indiziario compendiato nel provvedimento cautelare eseguito in data odierna.

Al termine delle formalità di rito, l’arrestato è stato associato presso l’istituto penale per i minorenni di Nisida.

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