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Cronache

Rifiuti Roma: allerta caldo, monitorate aree sensibili

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Con l’arrivo del grande caldo, dopo giorni di caos rifiuti in diverse zone di Roma, e’ stato intensificato lo svuotamento e l’igienizzazione dei cassonetti e il monitoraggio costante delle aree sensibili nei pressi di ospedali e asili. Con l’allarme alte temperature, cosi’, si fa piu’ intensa l’attivita’ dell’Ama nella Capitale per evitare problemi di igiene pubblica. “Prosegue a ciclo continuo l’attivita’ di svuotamento dei cassonetti stradali e di pulizia nelle aree che, a macchia di leopardo, presentano ancora giacenze di rifiuti”, fa sapere la municipalizzata. Ma le ripercussioni delle recenti difficolta’ nella raccolta dell’immondizia cittadina si fanno sentire sui territori. La Lega, ad esempio, fa sapere che l’Aula consiliare del municipio VIII di Roma, quello della Garbatella, ha approvato “una mozione non all’ordine del giorno per impegnare il presidente a farsi portavoce presso il sindaco affinche’ si risolva quanto prima l’emergenza rifiuti soprattutto per scongiurare l’emergenza sanitaria e per garantire la salute pubblica”. Franco Federici e Raffaella Rosati, rispettivamente capogruppo del Carroccio e vicepresidente del consiglio municipale, spiegano che “tutte le forze politiche del Municipio hanno firmato l’atto ad eccezione dei consiglieri del M5S che hanno deciso di lasciare l’aula. Abbiamo vinto una battaglia, ma restiamo sempre vigili a monitorare il territorio, incontrando i residenti e facendoci portavoce del malcontento diffuso ormai su tante problematiche”. L’Ama, nel frattempo, d’intesa e in coordinamento con l’amministrazione di Roma Capitale, ha intensificato le attivita’ di igienizzazione e sanificazione dei contenitori stradali, in particolare quelli marroni dedicati agli scarti alimentari e organici. A queste operazioni – fa sapere la societa’ – si accompagna il monitoraggio di punti sensibili come aree esterne di scuole, asili nido, ospedali, fermate di bus e metro, con interventi mirati che scattano in caso di necessita’. L’impianto Tmb aziendale di Rocca Cencia, dopo un recente guasto che lo aveva temporaneamente fermato, ha ripreso ad operare regolarmente. Secondo l’azienda “la situazione e’ complessivamente in progressivo miglioramento. Gli interventi proseguiranno anche nei prossimi giorni secondo itinerari prestabiliti su tutto il territorio comunale. Sono oltre 1.500 i cassonetti stradali igienizzati mediamente ogni giorno. La sanificazione avviene mediante una pompa installata sullo stesso compattatore che svuota il cassonetto e che, immediatamente dopo, inietta all’interno del contenitore un liquido/polvere enzimatica”.

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Cronache

Caso Huawei, l’avvocato di Lucia Simeone: mai emesse fatture, pronta a difendersi anche in Belgio

Il legale della collaboratrice dell’europarlamentare Martusciello smentisce ogni coinvolgimento: “Non ha partita Iva, i bonifici ricevuti sono personali”.

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Lucia Simeone, collaboratrice dell’europarlamentare Fulvio Martusciello (Forza Italia), è al centro di un’indagine della magistratura belga su presunte tangenti versate per favorire Huawei nella partita del 5G all’interno delle istituzioni europee. La donna è stata raggiunta da un mandato di arresto europeo ed è comparsa oggi davanti alla Corte d’Appello di Napoli per rispondere alle domande del giudice e del sostituto procuratore generale.

A riferire i dettagli della sua posizione è l’avvocato Antimo Giaccio, difensore della Simeone:
«Secondo quanto emerge da una traduzione ritenuta fedele degli atti, la procura belga contesta a Lucia Simeone il concorso nell’emissione di due fatture che riteniamo essere assolutamente inventate», ha affermato il legale. «L’indagata non è intestataria di alcuna partita Iva e non gestisce attività che prevedano l’emissione di fatture».

I bonifici? «Scambi personali con un ex collega»

Al centro dell’inchiesta ci sarebbero circa 46mila euro in bonifici che, secondo gli inquirenti, avrebbero avuto lo scopo di condizionare alcuni eurodeputati a firmare una lettera a favore di Huawei per chiedere l’apertura del mercato europeo del 5G.

Ma l’avvocato Giaccio precisa: «I bonifici a cui fanno riferimento gli atti sono stati ricevuti da Miguel Benoliel de Carvalho Wahnon Martens, ex collega portoghese dell’onorevole Martusciello e persona con cui Lucia Simeone ha un rapporto personale e di colleganza». Lo stesso legale sottolinea che anche la sua assistita ha effettuato piccoli bonifici all’uomo, da 400 o 500 euro, di natura privata.

Pronta a difendersi in Belgio

Durante l’udienza odierna, Lucia Simeone ha risposto a tutte le domande che le sono state rivolte. Il suo avvocato ha richiesto la concessione della libertà, ribadendo la disponibilità della sua assistita a difendersi in giudizio anche in Belgio, qualora venisse autorizzata l’estradizione.

«È pronta ad affrontare il processo, determinata a dimostrare la propria totale estraneità ai fatti contestati», ha concluso il penalista.

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In Italia 70 detenuti transgender, ‘vivono isolamento’

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Sono sei gli istituti penitenziari italiani che accolgono le persone transgender, per una settantina di detenuti in totale. La loro situazione di “doppia difficoltà”, per la limitazione della libertà e l’appartenenza ad una particolare minoranza è sottolineata dal garante regionale per i detenuti in Emilia-Romagna Roberto Cavalieri che ha promosso per il 9 aprile, nella sede della Regione a Bologna, un convegno di approfondimento sul tema. Il focus sarà sulla sezione di Reggio Emilia dove, viene spiegato, istruzione, formazione professionale e accesso al lavoro, fondamentali per la rieducazione, non vengono garantiti: “Per queste persone si traduce in un vero e proprio isolamento, con la conseguenza della violazione di un diritto fondamentale”, secondo il garante. I dati più aggiornati sono nel rapporto sulle condizioni di detenzione curato di Antigone per il 2023, che conta 69 persone transgender in sezioni protette omogenee riservate, due collocate in una sezione promiscua nuovi giunti, una collocata in isolamento circondariale.

Gli istituti sono Rebibbia Nuovo Complesso (16 su una capienza di 30 posti), Como (11), Reggio Emilia (11), Napoli-Secondigliano (11, di cui 8 collocate nella sezione per persone transgender, su una capienza di 24 posti), Ivrea (7 su una capienza di 20 posti) e Belluno (16). “La scelta di gestire la collocazione in sezioni protette attraverso ‘circuiti’ (connotati dal carattere dell’informalità), anziché attraverso ‘regimi’ (che invece formalizzano la limitazione del diritto all’uguaglianza di accesso al trattamento), non si traduce, nella materialità della condizione detentiva, nel godimento del pieno diritto al trattamento, anzi, può rivelarsi di fatto come una condizione punitiva”, osserva Antigone. “L’essere percepiti e trattati come ‘eccezione’ dentro al carcere non va inteso in termini di opportunità di accedere a una condizione per vari aspetti privilegiata, bensì, al contrario, significa rischiare o sperimentare forme di pluri-stigmatizzazione ed emarginazione”, continua.

“Servirebbe attivare percorsi personalizzati che tengano conto di questa condizione particolare e che non trascurino l’aspetto del disagio psichico che queste persone spesso manifestano”, dice il garante Cavalieri. Nella sezione reggiana (attiva dal 2018), denominata Orione, “il problema riguarda l’offerta di servizi rientranti nel trattamento in carcere, decisamente più carente rispetto ai detenuti maschi”, spiega il garante. Inoltre, “nel caso dei transgender deve essere assicurata la fruizione delle terapie ormonali e della psicoterapia a supporto del percorso di transizione. Un aspetto che, però, non trova piena attuazione a Reggio Emilia, a causa della carenza in struttura di personale sanitario”.

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Gaja ai sommelier, ‘non abbiate paura di Ia e naso artificiale’

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L’innovazione e il progresso tecnologico legato all’intelligenza artificiale non possono spaventare un sommelier professionista. E’ il messaggio del produttore piemontese Angelo Gaja ai numerosi sommelier diplomati oggi durante il 44/o Forum della cultura dell’olio e del vino della Fondazione italiana Sommelier (Fis). “Un naso artificiale potrà forse distinguere – ha detto Gaja – la concentrazione di un vino. Ma c’è qualcos’altro che il naso artificiale non sarà mai capace di fare e che ha bisogno di voi a un certo punto per individuare quando un vino è elegante. L’eleganza di un vino è infatti un aspetto emozionale, non c’è una misurazione meccanica. Solo il soggetto umano ne è capace. Quindi non dobbiamo aver timore dell’intelligenza artificiale e del naso artificiale che arriverà perché la capacità suprema è sempre quello del soggetto che ne è capace”.

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