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Cronache

Protocollo Corte Appello Milano-Odg, salva sala stampa Tribunale

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Con la firma del protocollo tra il Presidente della Corte d’Appello di Milano, Giuseppe Ondei, e il Presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Lombardia, Riccardo Sorrentino, la storica sala stampa all’interno del Palazzo di Giustizia è definitivamente salva, così come è salvo “il diritto all’informazione dei cittadini” sui “fatti di cronaca che trovano epilogo” nelle aule giudiziarie. Il documento, sottoscritto oggi, consente ai giornalisti, “presenza assidua e costante nel tempo” , di non dovere lasciare la stanza N°491 dedicata ad Annibale Carenzo, simbolo della cronaca giudiziaria milanese.

E questo grazie all’intervento dello stesso presidente Ondei e all’impegno della Fondazione Fiera di Milano con il suo presidente Enrico Pazzali che “ha manifestato la diponibilità ed effettuare piccole opere di manutenzione” ordinaria dei locali che, scaduta la concessione rilasciata dal Demanio, sono stati riconsegnati dall’Associazione Lombarda dei Giornalisti, alla Corte d’Appello.

“Con la firma di oggi – ha spiegato il Presidente Ondei – gli uffici giudiziari di Milano confermano la presenza all’interno degli stessi di una sala stampa per dare possibilità a tutti i giornalisti di poter svolgere al meglio il proprio lavoro con tempestività e in condizioni dignitose. Sarà una sala stampa attrezzata con arredi nuovi, un cablaggio per linee veloci e tecnologicamente avanzata”.

Sorrentino ha invece tenuto a sottolineare che “l’Ordine dei Giornalisti apprezza la sensibilità mostrata dalla Corte d’appello verso l’informazione, elemento importante del nostro sistema costituzionale, e conferma l’importanza che la cronaca giudiziaria ricopre per tutto il mondo giornalistico. E’ un settore che assume sempre più un valore paradigmatico per la delicatezza delle informazioni e per le competenze che richiede e impone al giornalista, chiamato sempre più a svolgere un ruolo di traduttore culturale. Non era scontato”.

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Cronache

Vance: felice di averlo visto ieri, lo ricorderò per sempre

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“Ho appena appreso della morte di Papa Francesco. Il mio pensiero va ai milioni di cristiani in tutto il mondo che lo hanno amato. Sono stato felice di vederlo ieri, nonostante fosse molto malato. Ma io lo ricorderò sempre per le sue omelie nei primi giorni del Covid, È stato veramente meraviglioso”: sono le parole su X del vicepresidente americano, JD Vance, che ieri nel corso della sua visita in Vaticano era stato brevemente ricevuto a Santa Marta dal Pontefice.

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Cronache

Figli violenti tra Napoli e Portici, due arresti dei carabinieri

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Storie di violenze in famiglia tra Napoli e la vicina Portici: in un caso un figlio ha cercato di strangolare la madre, nell’altro una donna ha picchiato con calci e pugni la mamma ottantenne e la sorella. A Ponticelli, periferia di Napoli, quando i carabinieri hanno spalancato la porta, le mani di un 46enne napoletano erano ancora strette al collo della madre. E non è bastato l’intervento dei militari a fermare rabbia, insulti e minacce di morte. I militari erano stati allertati da una telefonata al 112: qualcuno aveva sentito urlare e probabilmente non era la prima volta. I carabinieri della stazione di Ponticelli e quelli del nucleo radiomobile sono arrivati in pochi istanti e hanno scoperto che il 46enne, già noto alle forze dell’ordine, aveva appena aggredito la madre.

I motivi non sono ancora chiari ma, da quello che è emerso, non sarebbe stata la prima volta. L’uomo è finito in manette e dovrà rispondere di maltrattamenti in famiglia. Storia simile nella vicina Portici. In questo caso la storia è tutta al femminile. Una 50enne, in casa con la madre di 83 anni e la sorella, forse a causa dell’abuso di alcolici, ha preso a calci e pugni le due vittime, sarebbero state colpite anche con un cellulare, ripetutamente. Secondo quanto ricostruito dai militari della stazione di Portici, intervenuti dopo una chiamata al 112, la 50enne avrebbe imputato a sorella e madre la sparizione di un gatto. La donna è stata portata nel carcere di Secondigliano. Delicate le condizioni delle vittime. Per la 83enne visibili ematomi alla schiena provocati dai calci ricevuti. Tra naso e bocca una vistosa perdita di sangue causata dai colpi inferti con lo smartphone. Anche la sorella ha riportato ferite ed escoriazioni su tutto il corpo. Se la caveranno con qualche giorno di prognosi.

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Cronache

Malore durante gita di Pasqua, donna di Pozzuoli muore in agriturismo in Irpinia

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Tragedia di Pasqua in un agriturismo in provincia di Avellino. Una donna di 74 anni di Pozzuoli (Napoli), in gita insieme ai familiari, è stata stroncata da un malore improvviso poco prima dell’ora di pranzo. Inutili i tentativi di rianimarla. Sul posto, in località Scampata, i carabinieri di Ariano Irpino e i sanitari del 118 che hanno constatato il decesso. La salma, su disposizione della Procura di Benevento, è stata trasferita nel capoluogo sannita all’ospedale “San Pio”.

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