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Primo trapianto di polmone di maiale in un uomo, funziona per nove giorni

Per la prima volta un polmone di maiale trapiantato in un uomo in morte cerebrale è rimasto vitale e funzionale per nove giorni. Lo studio pubblicato su Nature Medicine apre nuove prospettive per la medicina dei trapianti.

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Per la prima volta un polmone di maiale, trapiantato in un uomo dichiarato in morte cerebrale, è rimasto vitale e funzionale per nove giorni. A darne notizia è uno studio pubblicato su Nature Medicine e condotto dal team di Jianxing He del First Affiliated Hospital of Guangzhou Medical University. Il risultato rappresenta un traguardo significativo nello xenotrapianto, ovvero il trapianto di organi da una specie all’altra.

I precedenti nella ricerca

Negli ultimi anni la scienza ha sperimentato con successo trapianti di reni, cuore e fegato da maiali geneticamente modificati. Nel 2023, al Massachusetts General Hospital di Boston, un rene suino venne trapiantato in un uomo di 62 anni affetto da insufficienza renale terminale. I polmoni, però, rappresentano una sfida più complessa per via della loro anatomia e fisiologia.

Lo studio in Cina

Il team cinese ha trapiantato il polmone sinistro di un maiale geneticamente modificato in un uomo di 39 anni cerebralmente morto dopo un’emorragia cerebrale. L’organo ha funzionato senza essere immediatamente rigettato dal sistema immunitario e ha mantenuto vitalità per l’intero periodo di osservazione.

I limiti emersi

Dopo 24 ore sono stati osservati i primi segni di danno polmonare, mentre tra il terzo e il sesto giorno sono comparsi segni di rigetto mediato da anticorpi. L’esperimento è stato interrotto al nono giorno, ma i ricercatori considerano il risultato incoraggiante.

Le prospettive future

Secondo gli esperti, lo xenotrapianto potrebbe rappresentare una soluzione concreta alla carenza di organi per i trapianti. Restano ancora numerose sfide da superare, ma il risultato di Guangzhou apre la strada a nuove possibilità terapeutiche per i pazienti con gravi patologie polmonari.

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Inter devastante: 5-0 al Torino nel debutto a San Siro

Esordio perfetto per Cristian Chivu sulla panchina dell’Inter: i nerazzurri battono 5-0 il Torino a San Siro con doppietta di Thuram, gol di Bastoni, Lautaro e Bonny.

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L’Inter apre la stagione di Serie A con una vittoria travolgente: 5-0 al Torino a San Siro. Dopo la delusione della finale di Champions contro il Paris Saint-Germain, i nerazzurri mostrano freschezza, intensità e fame di successi, nel segno del nuovo tecnico Cristian Chivu, al debutto sulla panchina.

Gol e spettacolo sotto gli occhi di San Siro

A sbloccare il match è Alessandro Bastoni, che al 18’ gira di testa un corner di Barella. La doppietta di Marcus Thuram, applaudito sugli spalti da padre e fratello, conferma la sua forma scintillante. Lautaro Martínez, oltre a un gol da vero rapinatore d’area, trascina la squadra con assist e pressing alto. A completare la festa ci pensa Bonny, che trova la rete al debutto su assist del capitano argentino.

I nuovi acquisti convincono subito

Tra le note più positive, il debutto di Luka Sucic: il croato incanta per visione di gioco e qualità tecniche, offrendo a Thuram un passaggio illuminante che ricorda i tocchi del suo compagno di nazionale Modric. Anche gli altri nuovi innesti sembrano già ben integrati nei meccanismi di Chivu.

Un’Inter pronta a sfidare il Napoli

San Siro applaude una squadra intensa, compatta e aggressiva, capace di mettere alle corde gli avversari. L’Inter dà l’impressione di essere già pronta a contendere il titolo al Napoli di Conte, che parte da campione in carica.

Torino travolto e in difficoltà

Per il Torino di Marco Baroni, invece, una serata da dimenticare. I granata hanno perso tre palloni pesanti nella propria metà campo, subendo altrettanti gol. La squadra non ha mai trovato la forza di reagire, lasciando delusi i duemila tifosi presenti a San Siro. Baroni dovrà rivedere presto la sua impostazione per evitare nuove batoste.

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Esteri

Ex brigatista Leonardo Bertulazzi torna ai domiciliari in Argentina: attesa per lo status di rifugiato

La Cassazione argentina ha disposto i domiciliari per l’ex brigatista Leonardo Bertulazzi, 73 anni, per motivi di salute. In attesa della decisione sullo status di rifugiato, resta sospesa l’estradizione in Italia.

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La Corte Federale di Cassazione argentina ha annullato la custodia in carcere per Leonardo Bertulazzi, ex membro delle Brigate Rosse di 73 anni, disponendo il ritorno agli arresti domiciliari a Buenos Aires. La misura è stata motivata dall’età avanzata e dalle sue condizioni di salute, segnate da problemi cardiaci, visivi e da un precedente ictus.

Le condizioni della sorveglianza

Bertulazzi sconterà la misura nella casa della moglie, con cui convive da oltre 32 anni, e sarà dotato di cavigliera elettronica. La sorveglianza sarà garantita da una pattuglia della Polizia Federale, attiva 24 ore su 24, con la possibilità di accedere a controlli medici.

La posizione della difesa

Secondo l’avvocato Rodolfo Yanzón, la giudice Maria Servini ha riconosciuto la sussistenza del diritto di Bertulazzi ai sensi della Convenzione ONU, in attesa della decisione finale sul suo status di rifugiato politico. La difesa sottolinea che, con la protezione attualmente vigente, non sarebbe possibile procedere con l’estradizione.

Le conseguenze in caso di estradizione

Se in futuro venisse autorizzata l’estradizione in Italia, l’ex brigatista non finirebbe comunque in carcere, ma avrebbe diritto a un nuovo processo. La Corte d’Appello di Genova dovrebbe riesaminare da capo le accuse relative al sequestro dell’imprenditore Pietro Costa e alla partecipazione a banda armata negli anni ’70. L’accusa sarebbe quindi chiamata a provare la sua colpevolezza quasi cinquant’anni dopo i fatti, secondo le garanzie di un processo equo previste dalla normativa italiana attuale.

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Esteri

Lil Nas X arrestato a Los Angeles: accusato di aggressione e resistenza alla polizia

Il rapper americano Lil Nas X è stato arrestato a Los Angeles e accusato di aggressione a pubblico ufficiale e resistenza. Cauzione fissata a 75.000 dollari, nuova udienza il 15 settembre.

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Il rapper americano Lil Nas X, noto al grande pubblico per il successo mondiale Old Town Road, è stato arrestato a Los Angeles dopo un episodio che ha destato scalpore. La polizia lo ha fermato mentre camminava di notte completamente nudo nella zona di Studio City, dando luogo a una serie di accuse gravi.

Le accuse contro il rapper

Il vero nome dell’artista è Montero Hill e al suo arrivo in tribunale si è dichiarato non colpevole di tre capi d’accusa per aggressione a pubblico ufficiale e di uno per resistenza. La cauzione è stata fissata a 75.000 dollari, con obbligo di comparizione al processo fissato per il 15 settembre.

I video sui social

Sui social sono circolati diversi filmati che hanno amplificato il caso: in uno, Lil Nas X appare con stivali da cowboy e biancheria bianca, in un altro diffuso da Tmz, viene ripreso senza vestiti mentre cammina lungo una delle strade principali della città californiana.

Le prossime tappe giudiziarie

Il caso ha suscitato grande attenzione mediatica negli Stati Uniti e non solo. Se riconosciuto colpevole, il rapper potrebbe rischiare una pena severa. Per ora, la prossima udienza rappresenta il momento decisivo per chiarire le responsabilità e il destino giudiziario dell’artista.

 

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