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Preziosi, patron del Genoa: De Laurentiis interessato a Piatek e Kouamè, ma chiudere trattative con lui è sempre una impresa

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“Amin Younes? Era un calciatore che volevamo, ma il Napoli ha fatto prima di noi. Prenderlo in prestito a gennaio per facilitarne il recupero? Noi non facciamo la palestra di nessuno. Il calciatore verrebbe a gennaio se fossimo in grado di acquistarlo, ma non in prestito”. Il presidente del Genoa, Enrico Preziosi, al telefono con Radio Marte parla di calciomercato e la discussione ovviamente va subito ad uno dei più bravi calciatori del momento.

Enrico Preziosi. Patron del Genoa

“Piatek? Per ora sono solo chiacchiere – spiega Preziosi – Il Napoli è interessato a lui e a Kouamè perchè è una grande squadra e cerca grandi calciatori. Questo interessamento lo posso confermare, ma finora nessuno del Napoli mi ha scritto niente di ufficiale per chiedermi questi due calciatori. Per il momento abbiamo solo “cazzeggiato” come è accaduto spesso tra il Genoa ed il Napoli vedi, ad esempio, i casi Milito, Palacio, Criscito e Perin. Su Perin, per esempio, dopo averlo trattato a lungo e non aver chiuso l’affare, De Laurentiis mi chiamò per offrirmi 5 milioni in più quando l’avevo già venduto alla Juventus. Noi siamo disponibili a trattare – conclude Preziosi – ma ritengo che con De Laurentiis sia molto complicato chiudere una trattativa”.

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Esteri

Elon Musk nella bufera: condivide post revisionista su Stalin, Hitler e Mao e poi lo cancella

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Nuovo scivolone social per Elon Musk, che su X (ex Twitter) ha condiviso un post altamente controverso, per poi rimuoverlo rapidamente dopo una forte reazione negativa.

L’imprenditore, noto per il suo rapporto privilegiato con Donald Trump, ha condiviso un post che minimizzava le responsabilità storiche di tre dei più sanguinari dittatori del XX secolo: Joseph Stalin, Adolf Hitler e Mao Zedong. Il post affermava falsamente che non erano stati loro a causare la morte di milioni di persone, ma i loro dipendenti del settore pubblico.

LA TEMPESTA SOCIAL E LA RIMOZIONE DEL POST

Musk ha condiviso il post senza commenti, ma poco dopo ha cancellato tutto, travolto dalle critiche di utenti e storici, che hanno definito il contenuto antisemita e sprezzante nei confronti del genocidio.

Gli studiosi hanno ampiamente documentato che:

  • Stalin ha causato la morte di milioni di persone tra gulag, carestie indotte e purghe politiche.
  • Hitler è stato il mandante del genocidio dell’Olocausto, sterminando sei milioni di ebrei e milioni di altre vittime.
  • Mao ha scatenato la rivoluzione culturale e il Grande Balzo in Avanti, provocando milioni di morti tra persecuzioni e carestie.

Non è la prima volta che Musk sposa tesi revisioniste o minimizza le posizioni estremiste di alcuni gruppi di estrema destra europea, come Alternativa per la Germania (AfD). Inoltre, ha scatenato polemiche per un saluto considerato nazista durante un comizio di Donald Trump.

IL RAPPORTO CON NETANYAHU E LE ACCUSE DI ANTISEMITISMO

Nonostante le ripetute accuse di post e dichiarazioni antisemite, Musk ha mantenuto un forte legame con il premier israeliano Benjamin Netanyahu, che non lo ha mai criticato pubblicamente e continua a considerarlo un alleato.

Negli ultimi anni, il patron di Tesla e SpaceX ha perso diversi inserzionisti a causa di post considerati controversi. Tuttavia, la sua influenza su X e il suo rapporto con i leader conservatori, compreso Trump, lo hanno mantenuto al centro del dibattito politico e mediatico.

L’ULTIMA PROVOCAZIONE: LA DOMANDA SUL FALLITO ATTENTATO A TRUMP

A pochi giorni dal fallito attentato contro Donald Trump, Musk ha acceso un’altra polemica chiedendo su X perché nessuno avesse mai tentato di uccidere l’ex presidente Joe Biden o la sua vice Kamala Harris.

Un’altra dichiarazione che ha sollevato sconcerto e indignazione, confermando ancora una volta il suo stile provocatorio e la sua inclinazione a polarizzare l’opinione pubblica.

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Esteri

SpaceX, successo per la missione Crew-10: la capsula Dragon attracca sulla ISS

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La capsula Dragon di SpaceX, lanciata venerdì con quattro astronauti a bordo, ha attraccato con successo alla Stazione Spaziale Internazionale (ISS) alle 6.06 ora italiana. L’annuncio è arrivato direttamente dall’azienda aerospaziale di Elon Musk, che ha confermato il regolare svolgimento della manovra.

A bordo della missione Crew-10 si trovano Anne McClain e Nichole Ayers, astronauti della NASA, il giapponese Takuya Onishi e il cosmonauta russo Kirill Peskov.

CAMBIO DI EQUIPAGGIO E IL CASO “STARLINER”

L’arrivo della Crew-10 permetterà ora il rientro sulla Terra dell’equipaggio della missione Crew-9, composto dall’astronauta Nick Hague e dal cosmonauta Aleksandr Gorbunov. A questi si aggiungeranno anche Butch Wilmore e Sunita Williams, astronauti della NASA bloccati sulla ISS da oltre sei mesi a causa di un’avaria alla capsula Starlinerdi Boeing, che avrebbe dovuto riportarli a casa.

L’attracco della Dragon segna un altro successo per SpaceX, che continua a consolidare il proprio ruolo nelle missioni spaziali con equipaggio umano, garantendo trasporti affidabili per la NASA e i suoi partner internazionali.

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Esteri

Incendio in discoteca, 50 morti in Macedonia del Nord

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Un incendio scoppiato in una discoteca della Macedonia del Nord, dove più di mille persone si erano radunate per un concerto, ha causato la morte di almeno 50 persone, ha riferito l’agenzia statale Mia citando il ministero dell’Interno. “Almeno 50 persone sono morte in una discoteca a Kocani”, una cittadina a circa 100 chilometri a est della capitale Skopje, dove “circa 1.500 persone assistevano ad un concerto”, afferma Mia.

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