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Tecnologia

Parla italiano la “Bepi Colombo”, sonda spaziale europea in viaggio verso Mercurio alla scoperta del Sole

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I due razzi laterali sono prodotti dell’industria aerospaziale italiana. Aiuteranno il motore centrale del potente razzo vettore “Ariane 5” a navigare nello spazio, in una delle missioni interplanetarie più ambiziose mai realizzate dall’uomo.

Sonda spaziale. BepicColombo è già in viaggio verso Mercurio

“Bepi Colombo” è la sonda europea (dell’ESA, l’Agenzia Spaziale Europea) che ha lasciato nottetempo (alle 3,45 in Italia) la base di Kourou, in Guyana francese, per intraprendere un viaggio che durerà sette anni. Con varie tappe, prima di raggiungere la meta: Mercurio, il pianeta più vicino al Sole, e uno dei meno conosciuti ed esplorati sinora nel nostro Sistema Solare. L’unica sonda che lo ha esplorato in dettaglio finora, è la “Messenger” della NASA, vent’anni dopo i primi, storici sorvoli della “Mariner 10”. Bepi Colombo, con molta tecnologia e scienza made in Italy, viaggia verso Mercurio, per andare ad ampliare le conoscenze su questo pianeta, e svelarne molti misteri. Come per quasi tutte le missioni di sonde robotizzate che viaggiano oltre l’orbita terrestre, e nel nostro Sistema Solare, prima di raggiungere Mercurio, farà alcune tappe: la prima “trasvolata” di Mercurio è prevista nel 2021, ma l’arrivo con ingresso definitivo nella sua orbita è in programma per il 2025. Un viaggio di 7 anni, con la sonda che, dapprima, compirà tre “fiondate gravitazionali”: una con la Terra nel 2020, e due con Venere nel 2021. E poi altri sei sorvoli di Mercurio prima del definitivo posizionato nell’orbita del più piccolo dei pianeti del nostro Sistema Solare, dove la temperatura in superficie varia dai 340 gradi centigradi quando illuminato dal Sole, e meno 200 quando è in ombra.  L’Italia è protagonista di primo piano nella missione, a cominciare dal nome. Bepi Colombo infatti prende il nome dal professor Giuseppe Colombo, meccanico celeste dell’Università di Padova e consulente NASA per lo studio delle traiettorie interplanetarie. Studiando gli esatti movimenti di Mercurio, aveva suggerito di indirizzare la sonda “Mariner 10” verso quel pianeta: siamo nel 1974 e fino ad allora nessuna missione aveva osservato Mercurio da vicino. Bepi Colombo vede un forte coinvolgimento industriale italiano, con Thales Alenia Space in primo piano nel team europeo guidato da Airbus Defence & Space, che ha coordinato 35 aziende.    A bordo, degli 11 strumenti principali, 4 sono italiani, sotto la guida dell’ASI, unendo Università di Roma, Enea e INAF.

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13 Paesi Ue per i mini reattori nucleari, anche Roma firma

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Tredici Paesi Ue, tra i quali anche l’Italia, chiedono “un quadro industriale e finanziario favorevole per i progetti nucleari”, promuovendo “la ricerca e l’innovazione in particolare per i piccoli reattori modulari e i reattori modulari avanzati”. Lo si legge in una nota congiunta diffusa da Parigi, a capo dell’alleanza sul nucleare, al termine di una riunione con la Commissione europea. Il documento è stato sottoscritto da Bulgaria, Croazia, Finlandia, Francia, Ungheria, Polonia, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia e Slovenia. L’Italia, insieme a Belgio e Paesi Bassi, ha firmato in qualità di Paese osservatore.

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Da AI e realtà virtuale il primo ologramma 3D dell’embrione umano

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Intelligenza artificiale (AI) e realtà virtuale hanno permesso di vedere per la prima volta come l’embrione si sviluppa nell’utero durante la gravidanza, riproducendone l’ologramma in 3D. Pubblicato sulla rivista Human Reproduction, il risultato si deve al gruppo della ginecologa Melek Rousian, dell’Università di Rotterdam, nei Paesi Bassi, e indica che più lentamente avviene lo sviluppo embrionale, più aumenta il rischio di un aborto. Di conseguenza, la nuova tecnica fornisce un indicatore utile per prevedere se una gravidanza è a rischio, oppure se ha alte probabilità di concludersi con la nascita di un bambino.

“Abbiamo scoperto che, più è lungo il tempo che l’embrione impiega a svilupparsi, più aumenta il rischio di un aborto”, ha osservato Rousian, riferendosi alle osservazioni fatte con il suo gruppo sulle prime dieci settimane di gravidanza. I ricercatori hanno utilizzato le tecniche più avanzate della diagnosi per immagini e della realtà virtuale per ottenere ologrammi in 3D degli embrioni e in questo modo hanno potuto osservare con un dettaglio senza precedenti ogni fase dello sviluppo, compresa la formazione di braccia e gambe, il modo in cui si modella il cervello e hanno potuto anche misurare il volume e la lunghezza complessive dell’embrione. Grazie a queste nuove tecniche, rileva Rousian, in futuro sarà possibile stimare la probabilità che una gravidanza vada a termine e segnalare un eventuale rischio di aborto.

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Nyt, parte del codice sorgente di Twitter trapelato online

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Nuova grana per Twitter nell’era di Musk. Parti del codice sorgente della piattaforma, il codice del computer su cui gira il social network, sono trapelate online, secondo un’azione legale intentata da Twitter. Lo scrive il New York Times, sottolineando che si tratta di una rara e importante esposizione di proprietà intellettuale, in un momento in cui la società fatica a ridurre i problemi tecnici e a risollevarsi dalle debacle commerciali sotto Elon Musk.

Venerdì Twitter si è mossa per rimuovere il codice trapelato inviando un avviso di violazione del copyright a GitHub, una piattaforma di collaborazione online per sviluppatori di software dove è stato postato il codice. GitHub ha rispettato la diffida e ha rimosso il codice il giorno stesso. Non è chiaro da quanto tempo il codice trapelato fosse online, ma sembra che fosse pubblico da almeno diversi mesi, anche se Twitter se ne sarebbe accorta solo recentemente.

La compagnia che cinguetta ha anche chiesto al tribunale distrettuale degli Stati Uniti del distretto settentrionale della California di ordinare a GitHub di identificare la persona che ha condiviso il codice e qualsiasi altra persona che lo ha scaricato. E ha avviato una indagine interna, dove si suppone che chiunque sia stato abbia già lasciato la società lo scorso anno, quando Musk ha lanciato licenziamenti di massa. Una delle preoccupazioni è che il codice, generalmente custodito nella massima segretezza, includa vulnerabilità di sicurezza che potrebbero fornire agli hacker o ad altre parti motivate i mezzi per estrarre i dati degli utenti o mandare in tilt il sito.

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