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Cronache

Papa Francesco torna tra i fedeli: sorrisi a un mese intervento

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Il Papa, ad un mese dall’intervento chirurgico, e’ tornato tra i fedeli. Oggi si e’ tenuta in Vaticano l’udienza generale con molti pellegrini provenienti da diversi Paesi. Tanti i bambini, accompagnati da associazioni o dai loro insegnanti. Papa Francesco e’ apparso in buona salute anche se a tratti la voce risultava ancora un po’ debole. Accolto da un grande applauso nell’Aula Nervi ha dispensato sorrisi e ha fatto il segno del pollice in su, per confermare il suo star bene ma soprattutto il suo buonumore. E alla fine dell’udienza ha voluto lanciare un forte appello alla comunita’ internazionale perche’ aiuti il Libano, ricordando l’anniversario dell’esplosione al porto di Beirut. “Cari libanesi il mio desiderio di venire a visitarvi e’ grande”, ha aggiunto. Intanto le chiese di tutta Italia si preparano all’entrata in vigore del green pass. Non sara’ necessario ne’ per le Messe ne’ per le processioni, anche se la Conferenza Episcopale Italiana ha raccomandato a tutte le parrocchie di far osservare con attenzione le norme di sicurezza gia’ adottate da oltre un anno, come le mascherine, il distanziamento e alcuni altri accorgimenti come l’abolizione della stretta di mano per il segno della pace o lo svuotamento delle acquasantiere, che di fatto ormai sono il supporto ai dispenser di gel idroalcolico. Non serve il green pass neanche pe partecipare alle attivita’ di oratorio i ai centri estivi. Diverso e’ il discorso per attivita’ culturali al chiuso e anche per i musei diocesani per l’ingresso dei quali e’ richiesta la certificazione verde. Stesso discorso in Vaticano dove si accede senza in basilica ma invece sara’ necessario, a partire dal 6 agosto, per accedere ai Musei Vaticani. Intanto ha destato polemiche il cartello affisso, e poi tolto, sulla porta della chiesa di San Paolo a Casale Monferrato (Alessandria): “Chi non e’ vaccinato costituisce grave pericolo. Non e’ gradito in questa chiesa”. Il rettore don Paolo Busto, che e’ anche direttore del settimanale diocesano Vita Casalese, non ha mai fatto mistero della sua posizione a favore dei vaccini. “Occorre vaccinarsi”, titolava un paio di settimane fa, arrivando a chiedere che “chi non si vaccina, se si ammala, si paghi l’ospedale”. Sulla questione e’ intervenuto il vescovo, monsignor Gianni Sacchi. “Il cartello di don Paolo non aveva la finalita’ di escludere nessuno. Era un atto di carita’ verso le persone fragili e anziane che frequentano la chiesa di San Paolo. Noi ci atteniamo al documento recente della Cei, senza escludere nessuno”.

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Cronache

Tenta la truffa con un messaggio sulla pagina Fb della Questura

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Si susseguono nelle ultime settimane i tentativi di truffe online, spesso portate avanti attraverso richieste di denaro necessarie a sostenere fantomatiche cure salva vita. L’ultima, in ordine di tempo, ha avuto però un bersaglio inaspettato: la Questura di Trento. È stato infatti pubblicato dall’utente “Charlotte Petra” un commento ad un post della Questura cittadina.

“Ho una malattia grave, un cancro alla gola che mi condanna a morte certa, e in totale ho 800.000 euro, che vorrei trasmettere a una persona affidabile e onesta. Ho una società che importa olio d’oliva rosso in Portogallo e 6 anni fa ho perso mio marito, l’ho sperimentato molto e non posso sposarmi fino ad oggi, non abbiamo figli. Voglio donare questo importo prima di morire in modo che i miei giorni siano contati a causa di questa malattia per la quale non riesco a trovare una cura, ma una società in Portogallo non vuole sapere se puoi usare questa donazione. Questa è la mia e-mail: charlottegudrunpetra@gmail.com”.

Tuttavia, non vi è stata – da parte del personale della Questura – alcuna interazione, necessaria affinché questa tipologia di truffa potesse avere successo. Questo infatti il metodo che viene utilizzato in questi casi: una somma di denaro allettante, accompagnata ad una storia commuovente, viene messa a disposizione dell’utente inconsapevole, a fronte dell’effettuazione di un bonifico immediato affinché tale somma – asseritamente “bloccata”, come in questo caso – possa essere trasferita al cittadino ignaro della truffa. La Questura invita quindi la cittadinanza a fare attenzione ad ogni improvvisa richiesta di denaro da parte di enti, di estranei, nonché di quelle provenienti da fantomatici figli che lamentano lo smarrimento del proprio telefono cellulare e richiedono – attraverso un numero di telefono diverso dal proprio – denaro per cure mediche improvvise, segnalando tempestivamente ogni operazione sospetta alle Forze dell’Ordine.

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Tragedia a Napoli, giovane turista tedesca investita e uccisa da un camion dei rifiuti

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Una vacanza attesa si è trasformata in tragedia per Lisa Herbrich, turista tedesca di 27 anni, morta in seguito a un tragico incidente stradale a Napoli. L’incidente è avvenuto intorno alle 2 del mattino di lunedì, quando Lisa, mentre percorreva via Foria su una bicicletta elettrica a noleggio, è stata investita da un camion dell’Asìa, azienda di raccolta rifiuti.

Nonostante i tentativi di rianimazione effettuati dai soccorritori del 118 e il trasporto urgente prima all’ospedale Vecchio Pellegrini e poi all’ospedale del Mare, la giovane non ha superato i gravi traumi riportati, tra cui un’emorragia cranica importante. La salma è stata messa a disposizione dell’autorità giudiziaria presso il Policlinico federiciano, in attesa degli esami autoptici che saranno cruciali per le indagini.

La polizia municipale dell’Unità Operativa Chiaia, guidata da Bruno Capuano, sta conducendo le indagini per chiarire la dinamica dell’incidente, avvalendosi anche delle immagini delle telecamere di sicurezza della zona. Dai primi accertamenti, sembra che un improvviso cambio di direzione della ciclista possa aver reso inevitabile l’impatto con il camion che stava svolgendo la sua abituale raccolta di rifiuti.

L’autocarro e la bicicletta sono stati sequestrati per ulteriori analisi, mentre il conducente del camion è stato sottoposto a test per valutare il suo stato psicofisico al momento dell’incidente.

Il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, ha espresso il suo cordoglio: «Siamo profondamente addolorati per questo tragico incidente e ci stringiamo ai familiari della vittima in questo momento di grande dolore. Speriamo che le indagini possano presto chiarire le dinamiche e le eventuali responsabilità.»

Lisa Herbrich, che aveva già visitato Napoli e l’Italia per motivi di studio, era tornata in città con alcuni amici per una breve vacanza. La sua morte ha scatenato una vasta ondata di solidarietà, specialmente tra la comunità ciclistica. Luca Simeone, direttore del Napoli Bike Festival, ha sottolineato il deterioramento delle condizioni di sicurezza stradale per i soggetti più vulnerabili e ha annunciato l’intenzione di richiedere un’audizione alla Prefettura di Napoli. Inoltre, è prevista l’apposizione di una bici bianca nel luogo dell’incidente, in memoria della giovane studentessa.

Questo tragico evento riaccende il dibattito sulla sicurezza stradale nelle grandi città italiane e sull’importanza di garantire un ambiente sicuro per tutti gli utenti della strada, in particolare per i ciclisti e i pedoni, frequentemente esposti a rischi elevati.

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Cronache

Peculato e truffa, arrestato primario a Cagliari

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Avrebbe effettuato prestazioni di intra moenia in un ambulatorio dell’ospedale in cui lavorava ma senza versare poi all’azienda sanitaria quanto previsto dalla normativa. Il primario del reparto di urolgia dell’ospedale Santissima Trinità di Cagliari, Antonello De Lisa, 64 anni è stato arrestato dai carabinieri e adesso si trova ai domiciliari. Il medico e docente universitario, molto conosciuto non solo in Sardegna, è accusato di peculato e truffa. Le indagini sono state condotte dai carabinieri del Nas di Cagliari e sono partite circa due mesi fa. A seguito di alcune perquisizioni negli uffici del medico, su richiesta del pm Nicola Giua Marassi che coordina le indagini, è arrivato un primo provvedimento del Gip con la sospensione del primario dalla professione ospedaliera. De Lisa ha continuato in queste settimane a insegnare. Adesso si sono modificate le esigenze cautelari e per il medico sono scattati gli arresti domiciliari.

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