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Cronache

Operaia 40enne muore incastrata in un macchinario: lascia una bimba di 4 anni

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Laila El Harim aveva 40 anni. Ha perso la vita in un incidente sul lavoro avvenuto in un’azienda di Camposanto, in provincia di Modena. L’azienda si chiama Bombonette, ditta specializzata nella lavorazione della carta e packaging per pasticceria. La vittima è di origini marocchine. Abitava nella vicina Bastiglia. Lascia un compagno e la figlioletta di 4 anni. Secondo una prima sommaria ricostruzione sarebbe rimasta incastrata in un macchinario, probabilmente una fustellatrice.

Sul posto sono immediatamente intervenuti i vigili del fuoco e i sanitari del 118, ma per la lavoratrice non c’era più nulla da fare. L’Ispettorato Nazionale del Lavoro “ha immediatamente avviato un’attività ispettiva che consenta di determinare le cause e le responsabilità dell’accaduto. Gli accertamenti in corso vedono coinvolti l’Ispettorato Territoriale di Modena, il Servizio prevenzione e sicurezza ambienti di lavoro della Ausl e i carabinieri del Comando provinciale di Modena. Sull’incidente e su eventuali ipotesi di reato, ovviamente è competente la Procura di Modena.

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Cronache

Camorra hi-tech: usavano cellulari russi criptati per sfuggire alle intercettazioni

Otto arresti tra i clan Licciardi e Sautto-Ciccarelli. Dalle indagini della DDA di Napoli emerge l’uso di telefoni “militari” di marca russa Aquarius.

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Per comunicare senza essere intercettati dalla magistratura e dalle forze dell’ordine, i clan della camorra si affidavano a cellulari russi criptati, dotati di un sistema di sicurezza di livello militare. È quanto emerge dall’inchiesta coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, che ha portato all’arresto di otto presunti affiliati ai clan Licciardi e Sautto-Ciccarelli.

A raccontarlo è Vincenzo Iuorio, ex appartenente al gruppo “Don Guanella” del clan Licciardi, ora collaboratore di giustizia. Iuorio ha spiegato agli inquirenti il funzionamento dei telefoni usati dagli affiliati: «Avevamo i telefoni criptati, intendo dire i telefoni di marca Aquarius, con cui puoi comunicare con una certa tranquillità… li usavamo solo per i messaggi».

Un sistema progettato per eludere controlli e sequestri

Secondo quanto riferito dal pentito, questi dispositivi non montano sistemi operativi tradizionali, ma piattaforme modificate per impedire l’accesso anche in caso di sequestro da parte delle forze dell’ordine: «Erano abbastanza sicuri – spiega – perché dotati di codice. Se li sequestrano e non hai il codice, con vari tentativi li rendi inutilizzabili».

I telefoni venivano utilizzati esclusivamente per la messaggistica criptata, evitando così qualsiasi tracciamento vocale. Inoltre, per aumentare l’anonimato, ogni affiliato si identificava tramite alias. Il boss Gennaro Sautto, ad esempio, era noto nei messaggi come “Messi”.

Tecnologia e narcotraffico: legami con reti internazionali

L’approvvigionamento di questi telefoni russi – verosimilmente modelli Aquarius progettati per la comunicazione sicura – avveniva grazie ai contatti con trafficanti di droga, dimostrando ancora una volta l’interconnessione tra camorra e mercati criminali internazionali.

L’inchiesta condotta dalla Squadra Mobile di Napoli ha evidenziato come le organizzazioni mafiose siano sempre più orientate a strategie di difesa tecnologica avanzata, capaci di complicare non poco l’attività investigativa, specialmente in ambito di criminalità organizzata e traffici illeciti.

(L’immagine in evidenza è stata realizzata con sistemi di intelligenza artificiale ed ha solo scopi illustrativi)

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Cronache

Campi Flegrei, lieve calo del sollevamento del suolo. Aprile regala una tregua dalle scosse

Quarantasei micro-terremoti nell’ultima settimana, emissioni di CO₂ stabili e nessun picco di attività vulcanica: il bollettino settimanale dell’Osservatorio Vesuviano traccia un quadro stabile ma sotto osservazione.

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Dopo un marzo segnato da un’intensa attività sismica, il mese di aprile sta offrendo una tregua ai Campi Flegrei. Nella settimana tra il 14 e il 20 aprile, l’Osservatorio Vesuviano dell’Ingv ha registrato 46 eventi sismici con magnitudo superiore a zero ma mai oltre 1.8, tutti classificati come micro-terremoti. Un dato che, sebbene da monitorare, appare confortante dopo i 659 eventi sismici di marzo, tra cui un sisma di magnitudo 4.6.

Sollevamento del suolo: rallenta la velocità

Uno degli indicatori più osservati nell’area flegrea è il sollevamento del suolo, segnale importante per valutare la dinamica del vulcano. Secondo l’Ingv, la velocità media mensile di sollevamento si è assestata sui 25 millimetri, in lieve diminuzione rispetto alle settimane precedenti.

Pisciarelli: temperatura stabile e flussi di gas costanti

Dal punto di vista geochimico, il quadro resta stabile. La temperatura della fumarola secondaria di Pisciarelli, uno dei punti più sensibili dell’area vulcanica, ha mostrato un valore medio settimanale di circa 96°C, con lievi variazioni solo durante le piogge. Nessuna anomalia è stata registrata nei flussi di anidride carbonica (CO₂) dal suolo, che rimangono elevati ma costanti, attestandosi intorno alle 5.000 tonnellate al giorno.

Trend pluriennale confermato

Nell’area nord-orientale della Solfatara, dove la stazione di monitoraggio Flxov8 registra in continuo i flussi di gas, non si segnalano variazioni significative rispetto ai trend già noti degli ultimi anni. Questo significa che, pur rimanendo su valori alti, i parametri monitorati non evidenziano nuove accelerazioni nel processo di degassamento.

Il confronto con marzo

Il confronto con il mese di marzo rende evidente la tregua di aprile. Dei 659 terremoti registrati il mese scorso, la maggior parte (l’89,2%) ha avuto una magnitudo inferiore a 1.0 o non determinabile. Solo quattro eventi hanno superato magnitudo 3.0, e uno solo ha raggiunto 4.6, causando allarme nella popolazione e disagi alle strutture del territorio.

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Campi Flegrei, Pasqua nera per il turismo: disdette al 30% dopo le scosse di marzo

Federalberghi: “La peggiore Pasqua degli ultimi 30 anni”. Il bradisismo continua a colpire turismo e commercio.

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Ciò che si temeva è puntualmente accaduto: le scosse di bradisismo che da mesi interessano i Campi Flegrei hanno avuto un impatto devastante sul settore turistico. Il 30% delle prenotazioni alberghiere per il periodo pasquale è stato cancellato dopo la forte scossa del 13 marzo, e solo una piccola parte — meno del 5% — è stata recuperata.

A lanciare l’allarme è Roberto Laringe, presidente di Federalberghi Campi Flegrei, che non usa giri di parole: «È stata la Pasqua peggiore degli ultimi 30 anni. Le disdette sono state tante, e l’occupazione delle camere è calata del 25% rispetto allo scorso anno».

Le disdette colpiscono il turismo italiano, reggono gli stranieri

Il danno è stato soprattutto sul fronte del turismo interno: «Le disdette hanno riguardato principalmente il mercato italiano», spiega Laringe. I turisti stranieri, invece, sembrano meno impressionati dai fenomeni sismici: «Il mercato americano, ad esempio, continua a crescere». Tuttavia, la situazione resta fragile: «Nei periodi di tregua il mercato si riprende, ma basta una scossa a riazzerare tutto».

Qualche timido segnale positivo arriva dalle prenotazioni per il ponte del primo maggio e i prossimi weekend di primavera, che potrebbero salvare parzialmente la stagione. «Si spera nel last minute», ammette Laringe.

Pozzuoli in crisi, allarme anche per il commercio

Non solo turismo: anche il commercio, soprattutto a Pozzuoli, accusa il colpo. Il sindaco Luigi Manzoni ha riconosciuto le difficoltà, parlando di una “crisi atavica accentuata dal bradisismo”. Nei prossimi mesi sarà presentato un piano di mobilità urbana per favorire la ripresa, ma i commercianti chiedono interventi concreti e immediati.

«Serve una strategia di comunicazione efficace, progetti, eventi» — incalza Nicola Scamardella, presidente di Confcommercio Pozzuoli — «non solo per reagire al bradisismo, ma per affrontare la mancanza di programmazione che ci penalizza da anni».

L’appello degli operatori: “Servono campagne di comunicazione”

Nonostante l’impegno annunciato dal ministro del Turismo Daniela Santanché, che il 2 aprile ha incontrato gli imprenditori del territorio, «non si sono ancora viste vere campagne di comunicazione dedicate ai Campi Flegrei», denunciano gli operatori.

La strategia promessa prevedeva misure di sostegno alle imprese e promozione del territorio per contrastare gli allarmismi eccessivi. Ma per ora, ogni scossa porta con sé nuove disdette e ulteriori defezioni.

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