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Cronache

Nubifragi, frane, grandine: il maltempo flagella il nord

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Due esondazioni del fiume Seveso a Milano avvenute nel giro di poche ore, in seguito alle forti piogge, un uomo di 65 anni trovato morto nel Torinese, nel Comune di Villarfocchiardo, e allarme frana in Valtellina, con 150 persone evacuate, e in A5 con 18 km dell’autostrada chiusi. Ancora al Nord, questa volta in Emilia, un nubifragio con grossi chicchi di grandine ha interessato Modena e in parte Bologna, provocando in qualche caso danni alle auto, il tutto con venti fortissimi che hanno toccato i 111 chilometri orari. E’ il bilancio del maltempo nel nord Italia, dopo le forti piogge e le grandinate delle ultime ore. Un violento nubifragio si e’ abbattuto, intorno alle 9, sulla citta’ di Milano e sull’hinterland metropolitano e, alle porte della citta’, non distante dal carcere di Bollate, una donna e’ rimasta intrappolata con la sua auto all’interno di un sottopasso ed e’ riuscita a salvarsi, scappando prima di finire sommersa dall’acqua. A Milano citta’ il fiume Seveso, sorvegliato speciale da ieri pomeriggio, e’ esondato una prima volta nella zona nord intorno alle 9.55.  E’ stata “una piccola esondazione”, come ha sottolineato il Comune di Milano, rientrata alle 10.15, che pero’ ha portato alla chiusura di alcune strade. Una seconda e piu’ forte esondazione del fiume ha colpito la zona nord della citta’, nel quartiere Niguarda, attorno alle 11.15, e nel frattempo anche i livelli del fiume Lambro hanno iniziato a destare preoccupazione. La seconda esondazione “e’ stata piu’ forte – ha spiegato l’assessore alla Mobilita’ e Ambiente del Comune, Marco Granelli – per le piogge cadute in Brianza e lo scolmatore”, che ha la funzione di diminuire la portata di piena del fiume prelevandone una parte, “sta lavorando ma non basta”.

Il Seveso e’ poi rientrato verso le 12 ma questa seconda esondazione ha peggiorato la situazione della viabilita’. La Polizia locale ha chiuso alcuni viali e i sottopassi allagati. Sono stati deviati anche i percorsi degli autobus ed e’ stata sospesa la circolazione dei treni sulla linea 3 della metropolitana tra le fermate Sondrio e Comasina, per un problema alla rete fognaria dovuto al maltempo. Nel primo pomeriggio la situazione meteo e’ migliorata su Milano: “Non piove piu’ sui bacini di Seveso e Lambro – ha aggiornato Granelli -. I livelli del Seveso sono ormai notevolmente bassi, il Lambro sta scendendo ma molto lentamente. Non dovremmo avere altre esondazioni”. In Piemonte, e’ stato trovato morto Lidio Folco, il 65enne disperso da ieri nei boschi a monte della frazione Vignassa, comune di Villarfocchiardo (Torino). Non e’ ancora chiaro se sia scivolato lungo il fiume, dove nella zona si sono abbattuti forti temporali, o se sia stato colpito da un malore improvviso. Tra Piemonte e Val d’Aosta sono stati chiusi 18 km dell’A5 a causa di un pericolo frana dovuto probabilmente alle forti piogge e una violenta grandinata si e’ abbattuta anche sul Cuneese. Pericolo frana anche in Valtellina con 150 persone evacuate in Val Lesina e altre 250 con le valigie pronte nel caso la situazione meteorologica peggiorasse, e disagi anche nella provincia di Bergamo.

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Garlasco, nuove indagini sul delitto: interrogati Stasi, Sempio e il fratello di Chiara Poggi

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Proseguono le nuove indagini della Procura di Pavia sul delitto di Garlasco. Martedì saranno interrogati Andrea Sempio e Alberto Stasi, già condannato nel 2015 a 16 anni per l’omicidio di Chiara Poggi, sua fidanzata all’epoca dei fatti. Entrambi saranno ascoltati a Pavia.

Marco Poggi sentito come testimone

A Venezia, invece, sarà sentito come testimone Marco Poggi, fratello della vittima, trovata morta nella sua abitazione il 13 agosto 2007. Secondo quanto riportato dal Tg1, la sua audizione è ritenuta rilevante per ricostruire le abitudini e i rapporti del gruppo di amici, in cui era inserito anche lo stesso Sempio, figura su cui si sono riaccesi i riflettori investigativi.

Un’indagine ancora aperta

Nonostante la condanna definitiva di Stasi, la Procura ha riaperto l’indagine valutando nuovi elementi e movimenti sospetti. L’interrogatorio di Sempio, già coinvolto in ipotesi alternative di colpevolezza, rientra in questa nuova fase investigativa. Gli inquirenti sembrano voler approfondire eventuali incongruenze o omissioni nel racconto dei protagonisti dell’epoca.

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Per amore finito vuole lanciarsi nel vuoto, salvato dai carabinieri

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Era lì, a cavalcioni sul guardrail che costeggia un tratto della strada tra Bisceglie e Trani. Un attimo dopo era a un passo da uno strapiombo. E lui, un carabiniere libero dal servizio che era in auto con sua moglie non ci ha pensato due volte: ha raggiunto quel ragazzo, uno studente meno che trentenne, che evidentemente voleva farla finita. Gli ha parlato per pochi minuti poi è riuscito a tirarlo a sé, immobilizzarlo e salvarlo.

È quanto vissuto, qualche giorno fa, dall’appuntato scelto qualifica speciale Francesco Marcone, in servizio nella tenenza di Bisceglie. Il militare, che ha 50 anni ed è molto stimato in città, era fuori servizio e mentre era in auto, all’altezza del Ponte Lama Torre della Guardia ha notato il giovane. Lo ha raggiunto, cercando di dissuaderlo e lo studente gli ha spiegato che a causa di un amore giunto al capolino, preferiva farla finita. Il carabiniere ha continuato a parargli e approfittando di un momento di distrazione lo ha afferrato, allontanato dallo strapiombo e salvato grazie anche all’aiuto di un passante. Il giovane è stato poi soccorso dal personale del 118 che lo ha portato in ospedale a Barletta per le cure del caso.

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Sassi dal cavalcavia a Viterbo, nei guai gruppo di minorenni

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Un gruppo di minorenni è stato individuato dalla polizia dopo che ieri pomeriggio, sulla superstrada che collega Viterbo a Terni, un automobilista che stava viaggiando in direzione Orte, mentre passava sotto un cavalcavia in prossimità del quartiere viterbese Santa Barbara, ha sentito un forte colpo sul parabrezza che, subito dopo si è spaccato. L’uomo, d’istinto, ha alzato la testa e ha visto dei ragazzini che sostavano con il motorino sul ponte sotto cui era appena passato. Subito dopo si è fermato nella prima stazione di rifornimento, dove si è reso conto che il vetro della macchina era stato colpito da un sasso di grosse dimensioni, probabilmente lanciato dal cavalcavia. La polizia, avvertita dal guidatore, ha setacciato la zona e nel giro di pochissimo tempo ha rintracciato il gruppo di minorenni responsabili del lancio del sasso.

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